Giovedì Baglioni al Ventidio: “Rianimiamo le nostre vite con la musica”
Il cantautore romano sarà al massimo ascolano con una tappa del suo ‘Dodici note solo’: “Ci saranno delle sorprese”
Attesissimo e fortemente voluto dal sindaco Marco Fiaravanti, è quasi arrivato il giorno del concerto di Claudio Baglioni, in programma giovadi sera, al teatro Ventidia Bassa.
Il cantautore romano sarà al massimo ascolano con una tappa del suo Dodici note solo, il live cha ha segnato il suo grande ritorno dal vivo il cui debutto è avvenuto la scorso 24 gennaio a Roma.
Dodici note solo vedrà Baglioni – voce, pianafarte e altri strumenti – protagonista, insieme alle composizioni più praziose del suo straordinario repertorio, di un affascinante racconto in musica, suoni e parole, sui palchi di 80 teatri lirici e di tradizione più prestigiosi d’italia.
“Rianimare la nostra vita con la musica, dopo il lungo, difficile e dolaraso silenzio imposto dalla pandemia – dica Claudio Baglioni – significa ritrovare noi stessi, il senso del nostro cammino a dello stare insiame. Le dodici note, l’alfabeto del più univarsale, profondo e poetico dei linguaggi, costituiscono la chiave per comprendere noi stassi, gli altri e randere il futuro una casa balla, luminosa, aperta a finalmente degna di essera abitata. Aveva ragiona qual filosofo che sosteneva che la vita, senza musica, sarebbe un errore. La ripartenza del nostro Paese, allora, significa anche rimediare a questo errore, ritrovarsi a ritrovarci, grazie all’energia del più patente social network della storia dell’umanità: la musica. Per coloro che vedranno e ascolteranno questo concerto – dice ancora – ci saranno delle sorprese evidenti. Ci sono canzoni che io amo in maniera particolare, anche piuttosto camplesse, e in questo c’è un senso di sfida, come Fammi andar via o Un po di più, ci sono ancha certe cansoni fondamentali, quelle popolari, però gran parte dal repertorio va a pescare in tempi vicini e lontani con canzoni come “Amori in corso”, mentre dell’utimo album che è In questa storia cha à la mia ci sono cinque o sei fitoli. È un emozione diversa dal solito: è un tipo di cancerto
che faccio ogni tanto.
Lorenza Cappelli per IL RESTO DEL CARLINO