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Claudio Baglioni – Scaletta La Spezia 26/02/2022

Claudio Baglioni riprende da LA SPEZIA il suo Tour teatrale DODICI NOTE SOLO 2022, dopo la pausa forzata a causa della sua positività al Covid.

Ha emozionato i circa 950 spettatori del Teatro Lirico con la sedicesima data in un Teatro sold out e con un pubblico caloroso e partecipe.

Una scaletta rivoluzionata in parte, con alcune novità e qualche spostamento.

Claudio Baglioni in gran forma sia vocale che fisica. Il Covid sembra solo un brutto ricordo.

Di seguito la scaletta dello SHOW. Per non rovinare la sorpresa a chi vuole godersi il suo prossimo show senza spoiler, abbiamo pensato di “chiuderla” in una finestrella. Se volete leggerla cliccate sul link di seguito se volete uscire cliccate qui.

Scaletta - La Spezia 26 febbraio 2022

  • Ore 21:00 Sale sul palco Claudio Baglioni. 
  • È la sedicesima serata di questo tour, che riprende dopo l’interruzione che ha costretto Claudio a sospendere per alcuni giorni , dopo aver contratto Omicron 2.
    Il Nostro s’è fortunatamente ripreso ed appare in piena forma.
    • Ore 21:01 Solo – pianoforte
  • Seguono alcuni minuti di intrattenimento ironico e piacevole ed un primo mazzo di fiori che spunta sul palco.
    Una chiosa, un suo piccolo cameo di parole, anticipa ogni brano.
    Sono piccole perle che accompagnano lo spettatore con gentilezza ora su una, ora sull’altra, “caravella del tempo”: un pianoforte, una tastiera, una clavinova.
    Parole che sono come pennellate e vogliono lasciare una piccola traccia di presentazione per ogni canzone.
    • Ore 21:11 Io dal mare – tastiera
    • Ore 21:17 Dieci dita – clavinova
    • Ore 21:24 Strada facendo – pianoforte –

    Claudio Baglioni applaude il pubblico che ha cantato con lui.

    • Ore 21:31 Fotografie – tastiera
    • Ore 21:37 Uomini persi – clavinova
    • Ore 21:44 Gli anni più belli – pianoforte
    • Ore 21:57 Tutto in un abbraccio– clavinova.
    • Ore 22:02 I vecchi pianoforte
    • Ore 22:11 Stai su – tastiera
    • Ore 22:16 Notti – tastiera
    • Ore 22:19 Dodici note – clavinova

    Non lascia mai il palco, neppure per un minuto. Non è previsto un intervallo. Parla di ragioni legate al voler evitare assembramenti, ma si ha più la sensazione che sia impossibile per lui allontanarsi, anche per un solo istante, dal suo pubblico ed interrompere quel filo magico di comunicazione che è riuscito ad instaurare. Si va avanti. E allora la sua personale ed unica réclame non può che essere alle…

    • Ore 22:28 E adesso la pubblicità – pianoforte
    • Ore 22;32 Vivi pianoforte
    • Ore 22:38 Fammi andar via tastiera
    • Ore 22:46 Acqua dalla luna
  • Racconta della difficoltà a creare una scaletta di pezzi quando si deve scegliere tra una produzione così vasta. Qualcuno resta sempre indietro.
    • Ore 22:51 Quante volte – pianoforte
    • Ore 22:57 Amori in corso – clavinova
    • Ore 23:03 Mal d’amore – pianoforte
    • Ore 23:09 Poster – clavinova
    • Ore 23:14 Uomo di varie età
    • Ore 23:20 Avrai – pianoforte
    • Ore 23:30 MIlle giorni di te e di me – clavinova. 
  • A fine canzone standing ovation del pubblico. Claudio Baglioni lascia il palco momentaneamente. Al suo ritorno intona con il pubblico Ale – oo
    • Ore 23:31 Con tutto l’amore che posso – tastiera
    • Ore 23:34 Io me ne andrei
    • Ore 23:36 E tu – tastiera
    • Ore 23:38 Questo piccolo grande amore – pianoforte.
    • Ore 23:40 Amore bello – pianoforte
    • Ore 23:43 E tu come stai? – pianoforte
  • Sottolinea, anche se è immediato per chiunque comprenderlo, come ciascuna di queste date sia unica ed irripetibile e sia una maniera per stare assieme, senza cadere mai nella ripetitività della “replica”.
    Come riuscire a portare, in sicurezza, 70.000 persone a teatro, perché questo sarà il numero di biglietti staccati a fine tour, in questo tempo di pandemia.
    • Ore 23:48 Sono io – clavinova
    • Ore 23:50 Io sono qui – clavinova
    • Ore 23:55 La vita è adesso – clavinova.

    Il pubblico si alza in piedi per cantare

    • Ore 00:04 Claudio saluta il pubblico, augurando una bellissima notte .
  • Mentre il pubblico esce in sottofondo si ascoltano Le note di Tieniamente.
  • Il pubblico , in maniera ordinata, lascia la sala.
  • Ma il cuore rimane incollato a queste poltrone, si fatica a trascinarlo via da qui.
  • Grazie a Tatiana Stefanini per la consulenza da La Spezia

    Se hai partecipato a questo spettacolo puoi inviarci un tuo resoconto o le tue foto alla mail wop@doremifasol.org

    Puoi usare il campo commenti di seguito per lasciarci un tuo pensiero sul concerto

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    6 Commenti

    1. Il concerto del 26 a La Spezia è stato unico nel suo genere, è una vita che seguo i suoi concerti ma in questo, oltre alla felicità nel constatare la sua guarigione, c’era solo Lui, la sua voce incantevole, le sue poesie, la sua simpatia e la sua immensa umanità.
      Grazie per avermi fatto staccare la spina per tre ore dalla triste realtà…
      Grazie per aver reso sempre la mia vita migliore

    2. Ieri sera Claudio mi ha emozionato come fa da 50 anni..
      E stato bello nel piccolo teatro di spezia…era intimo.. lui è infinito….
      Mi e sembrato di tornare a vivere serena…
      Grazie mio Grande Mago…ci rivediamo il 28 marzo❤️

    3. Questa lettera è per una mia amica.
      Che ha un biglietto nel cassetto del tour Solo 2022, ma non sa ancora se ci andrà.
      Le manca un po’ di energia per ripartire, in questa vita appesantita da due anni di pandemia e di solitudine.
      Allora, voglio raccontare a lei, ed un po’ anche a chi ha la pazienza di leggere, ciò che ho sentito e visto ieri sera, in un piccolo teatro di provincia, di quelli costruiti durante il ventennio, molto squadrato, senza marmi, né stucchi, solo tante scale, ma pur sempre un formidabile contenitore di sogni.
      Claudio Baglioni è, senza ombra di smentita alcuna, una persona oltre.
      Oltre a qualsiasi supposizione saccente si possa pensare di fare sui suoi percorsi e le sue iniziative.
      Sarà che quando apre bocca mi calma il cuore e mi issa sulla macchina del tempo, sarà che la sua musica è divenuta tassello indissolubile nella mia vita, sarà quello che credete, ma nessun altro ha tanto potere su di me.
      Sta bene, è in forma, s’è ripreso.
      Omicron 2 è passata come sono passati tanti altri acciacchi e patemi d’animo, che in fondo non ne hanno mai scalfito lo spirito.
      Che è quello di un ragazzo che non ha alcuna voglia di scrivere la parola fine, la solleva, ma lo fa per esorcizzarla.
      Non gli è dato di abdicare da ciò che la musica è nella sua esistenza, è un incantatore di sogni e non gli è consentito abbandonare.
      È bravo Claudio!
      Gira senza sosta sulle sue “caravelle del tempo”. È una scena scarna: un pianoforte, una tastiera, una clavinova, poche di luci ad illuminare il palco. In un tempo più antico ed elegante si sarebbe detto che si tratta di un recital personale.
      È bravo Claudio!
      A suonare, a cantare, a intrattenere, a non voler replicare.
      Avrebbe potuto piazzarsi comodo e statico in due o tre grandi città e fare una serie infinita di repliche, invece no, ha scelto di essere lui ad andare ad incontrare il suo pubblico, anche nelle località più piccole dove i teatri, come questo, non contano neppure mille posti.
      Ma alla fine di questo viaggio avrà portato in teatro ben 70.000 persone.
      Dite che è poco ?! In un tempo di pandemia ?
      Quando s’inchina agli applausi lo fa con la stessa gratitudine e lo stesso stupore negli occhi e nel cuore di quelle notti di Assolo o di Incanto.
      Suona la sua musica leggera, se la porta appresso come un fardello, non è più sua da tanto e lo sa.
      È diventata di tutti e lui ha
      preparato una scaletta che va parecchio a pescare nei miei anni più belli.
      Si fa fatica a guardarsi e a cantare da dietro un FFP2, mica è più tempo di “fiato nel fiato io a te”.
      Siamo tanto sfiatati e sembriamo pure canuti, a guardarci da queste logge, eppure siamo tutti ragazzi ed “il tempo non ci ha mai perduto”.
      Mi rivedo nel 1982 e poi nel ‘86 e nel ‘92 e nel 2001 e nel 2004 con il pancione da puerpera sotto al palco e nel 2006 con Emma appresso nello zainetto.
      Mi rivedo nelle notti incantate di Al Centro ed, invece, sono qui in un piccolo teatro di provincia, di una città a me sconosciuta, dove un grande uomo mi sta regalando un viaggio nel tempo, un viaggio dentro di me ed il mio mondo.
      Accarezzandomi il cuore ad ogni nota.
      Amica mia, “gliela metteremo ancora là a questa vita che va via così”, è tempo di ritrovarci dentro ad un abbraccio.
      Questo abbraccio in musica è uno dei più profondi che la vita potrà mai donarci.
      Non perdertelo!

    4. Cosa si può dire su ieri sera tre parole
      Tu…noi…il pianoforte….
      Ed ora aspettiamo il 28 marzo….
      Non mi basti mai tre ore sembrate un battito di ciglia
      Grazie di esistere

    5. Ieri sera ho assistito al concerto di La Spezia che ha tenuto il nostro Cla’.Ho provato un emozione grandissima nel rivederlo dopo tre lunghissimi anni dal vivo.Lui è stato strepitoso ha tenuto il palco x tre ore di fila senza fermarsi nemmeno x un secondo accompagnato dalla sua simpatia e professionalità. Che dire….la sua voce……mitica….ed ha quasi 71 anni….come si dice??? Chapeau!!

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