Il concerto del 16 maggio
Baglioni al San Carlo in 6 minuti tutto esaurito
Baglioni al San Carlo in sei minuti sold-out il concerto del 16 maggio. Vanno subito esauriti i biglietti per l’ultima data del tour “Dodici note solo” Il cantante torna al Massimo napoletano 21 anni dopo l’esibizione del 2001 Oltre mille gli spettatori: canterà nel giorno del suo 71esimo compleanno
di Paolo Popoli – La Repubblica Napoli del 10 marzo 2022
Sei minuti ed è sold-out per Claudio Baglioni al San Carlo. Platea, palchi e loggione saranno pieni con più di mille spettatori per il concerto del 16 maggio, annunciato due giorni fa ed esaurito trecentosessanta secondi dopo il via alle prevendite, ieri mattina. Per il cantautore romano è una data speciale: non solo è la numero settantuno – nonché la conclusiva – del tour “Dodici note solo” nei teatri lirici e più prestigiosi d’Italia, ma è il concerto nel giorno del
suo 71esimo compleanno. La festa è dunque al lirico più antico d’Europa, il tempio dell’opera e della sinfonica, dove Claudio è stato 21 anni fa il primo artista di musica leggera a cui fu concesso di esibirsi. Era l’8 dicembre 2001 con “Incanto tra pianoforte e tour” e dopo quello storico live c’è stata una seconda volta il 9 dicembre 2019 per l’evento di beneficenza “Una notte di cuore” della Fondazione Achille Scudieri.
«Rianimare le nostre vite con la musica, dopo il lungo, difficile e doloroso silenzio imposto dalla pandemia significa ritrovare noi stessi, il senso del nostro cammino e dello stare insieme», spiega Baglioni.
“Dodici note solo” è stato accolto come un tour della ripartenza della musica dal vivo dopo il lockdown e le sale chiuse e poi aperte a metà, con gli artisti a riproggrammare le date.
«Aveva ragione quel filosofo che sosteneva che la vita, senza musica, sarebbe un errore – aggiunge Baglioni – la ripartenza del nostro Paese significa anche rimediare a questo “errore”, ritrovarsi e ritrovarci, grazie all’energia del più potente social network della storia dell’umanità: la musica».
Il tour ha debuttato il 24 gennaio all’Opera di Roma e conta finora 25 serate. Domani c’è il “Carlo Gesualdo” di Avellino, sold-out da tempo. In totale saranno settantuno palcoscenici. Il gran finale al San Carlo è tra i più importanti. Baglioni canterà alcune delle più note pagine del suo repertorio con voce, pianoforte e altri strumenti: è un percorso di musica e poesia lungo più di cinquant’anni con circa quaranta album tra originali, raccolte e live, compreso tra il debutto discografico nel 1970 con “Claudio Baglioni” fino a “In questa storia che è la mia” pubblicato nel 2020.
La scaletta vede brani come “La vita è adesso”, “Amori in corso”, “I vecchi” e “Mille giorni di te e di me” che Pino Daniele avrebbe voluto incidere con Claudio, salvo poi scegliere “Io dal mare” sempre nell’album “Oltre”. Baglioni lo ha ricordato al concerto tributo per Pino nel 2018 all’allora stadio San Paolo, già location di altre notti magiche per Claudio. L’autore di “Strada facendo” ha detto anche di essere stato concepito a Ischia e ha manifestato un legame profondo e non scontato con Napoli nel brano “Naso di falco”: “Chi ha insozzato il vento a Chernobyl, chi ha assetato Napoli, chi ha schiacciato i cuori dell’Heysel”, cantava nel 1990. “Io dal mare” è in scaletta di “Dodici note solo” e sarà dunque nella track-list al San Carlo: inevitabile pensare a Pino. Già nel 2001, il pubblico del lirico di Napoli chiese a viva voce a Baglioni “O surdato ‘nnammurato” e “Reginella”, rivisitata nell’album “Io sono qui” del 1995. La storia si ripeterà 21 anni dopo? Intanto, in sei minuti è stato sold-out: come un piccolo grande amore.
Speriamo in una ripresa televisiva dello spettacolo per un successivo dvd