Resoconti

La lettera di Alessandra a Claudio Baglioni

Caro Claudio,

Mi chiamo Alessandra, ho 20 anni e sono una tua grandissima fan.

Non so bene come si inizi una cosa del genere, o come fare a inviartela avendo la certezza che tu la legga. Ho pensato a lungo a questa lettera, non sapevo se preferissi scriverla a mano siccome, a mio parere, è una cosa più personale e intima, o se scriverla al computer.

Il dubbio sorge perché non ho ancora deciso se queste macchine che parlano per noi ci avvicinano o ci allontanano.

Alla fine, però, ho preso la mia decisione: ho preso il mio computer, mi sono seduta sul divano, ho collegato Spotify alla tv e con la tua musica come sottofondo sto lasciando che la mia mente e le mie mani comunichino senza pensarci troppo, un vero e proprio flusso di pensieri, come sono solita fare, tanto che gli autori inglesi novecenteschi mi fanno ‘un baffo’.

So che quando leggerai la mia età sarai forse un pò stranito, non so perché, ma ti stupisce sempre scoprire di avere fan sotto gli ‘ANTA’. Eppure eccomi qua, e ci tengo a sottolineare che non sono una tua fan per modo di dire, è tutta la vita che mi accompagni, tanto che la tua voce è così familiare che quando la sento alla radio o di sfuggita in un negozio, mi sembra di ascoltare quella di un parente, di una persona che conosco bene, non so come spiegartelo. Pensa che al mio diciottesimo volevo invitarti, non per cantare, ma proprio come parte della mia famiglia.

Mi ha sempre suscitato delle sensazioni particolari, un pò contrastanti, il fatto che tu per me sei quotidianità da quando sono nata, che la tua voce è così familiare che quando vivo situazioni di ansia, cosa che succede più spesso di quanto vorrei, riesci a tranquillizzarmi sempre, qualsiasi cosa stia affrontando.

Al contrario, tu non sai nemmeno che esisto, tranne per qualche risatina che mi hai rivolto ai concerti dopo aver urlato qualche stupidata.

Come ho già detto prima, le tue canzoni mi hanno accompagnato per 20 anni: le mie ninna nanne erano tue canzoni e se dovessi dare una colonna sonora alla mia infanzia sceglierei ‘Le vie dei colori’, tuttora una delle mie canzoni preferite.

Da più grande poi, mi hai aiutata in momenti molto particolari. Sono sempre stata una persona molto chiusa, impacciata, da adolescente molto introversa. Non mi rendevo conto delle cose che mi succedevano attorno, mi sentivo triste e non riuscivo, per quanto tentassi, a trovare un modo per stare meglio.

Poi un giorno ho iniziato ad ascoltare realmente le tue canzoni, non solo sentirle, ma a comprendere a pieno i testi, le musiche, il significato.

In quel momento non mi sono sentita più strana, fuori posto, sola, compresi che qualcuno non solo capiva come mi sentissi, ma lo sapeva perché provato sulla sua pelle.

Nonostante venissi continuamente rimproverata per il costante uso delle cuffie, quelli erano gli unici momenti in cui mi sentivo bene. Non potrò mai smettere di esserti grata per questo.

Ma come ho imparato a conoscerti? Questo lo devo a mio padre, Mino. Racconta sempre di come da ragazzino non ti sopportasse proprio, gli davi l’idea di uno di quei cantanti che fanno canzonette e che hanno una miriade di ragazzine ai propri piedi.

Poi un giorno, mentre in viaggio su un bus in gita di terza superiore, sentì ‘Quante volte’ per la prima volta, e lì fu amore a primo ascolto. Da quel momento in poi si attivò per trovare un modo per ascoltare le tue canzoni, impresa molto ardua all’epoca rispetto ad ora.

Un’amica di mia zia, sua sorella, sapeva registrare le cassette per l’MP3 del ’83: il mangia cassette.

Così è nato il suo amore per te che ha fortunatamente deciso di condividere con tutta la famiglia: Io, mia sorella e mia madre ora sempre presenti ai tuoi concerti insieme a lui.

In qualche modo credo che tu ci abbia uniti, ancora oggi le nostre cene, unico momento in cui riusciamo a stare tutti e quattro insieme durante la settimana ricca di impegni, ci divertiamo a creare giochi con le tue canzoni e album.

Papà è un maestro nel ricordare l’ordine delle tue canzoni in ogni album, ma il mio secondo nome è Shazam: dopo pochi secondi dall’inizio di una  tua canzone posso dirti esattamente di quale si tratta!

Non credo, comunque, di avere una tua canzone preferita, le adoro tutte, ma sicuramente ce n’è una che ha un posto speciale nel mio cuore:

Solo, 1973.

Quando hai rilasciato questo singolo i miei genitori non avevano la benché minima idea che si sarebbero poi conosciuti, innamorati e infine sposati. Eppure questa canzone ha un significato così particolare per me, quando la mia nascita era una cosa che non era nemmeno stata ancora presa in considerazione:

26 dicembre 2013, Teatro della musica, Roma, sala Santa Cecilia.

Entri sul palco, alzi il braccio in segno di saluto, abbozzi un sorriso ancora un pò imbarazzato, ti siedi al pianoforte e inizi a cantarla.

Io avevo appena 12 anni, era il primo concerto a cui assistevo ed ero così emozionata e contenta che fosse il tuo.

Non appena hai poggiato le mani sul pianoforte ho iniziato a piangere, e nonostante sia ormai consuetudine per me scoppiare in una valle di lacrime non appena sali sul palco, quella volta in particolare ricordo che sentivo il cuore in gola, battere forte come se stesse per scoppiare da un momento all’altro.

Ad un certo punto prendesti la chitarra e, siccome il covid era ancora molto lontano, iniziasti a girare tra il pubblico, e non riesco neanche a raccontarti di cosa successe dentro di me.

Il mio stomaco era ormai un gomitolo di lana appallottolato e ingarbugliato, il cuore era ormai esploso e io pesai:

‘Se stasera mi afferra qualcosa, Claudiuccio mi porta sulla coscienza’

Naturalmente non successe nulla, nessun malore, sperimentai però per la prima volta quel terribile vuoto che senti dopo aver vissuto un’esperienza magnifica e che aspettavi da tanto tempo.

Io sono una di quelle che alle volte preferisce precludersi qualcosa per paura di questa sensazione, ma con te non riesco a farlo mai.

Sono consapevole che non ci siano molti ventenni innamorati di te come lo sono io, ma io credo che sia perché non ti conoscono realmente, non sanno delle tue poesie e musiche, perché una volta che assaggi un pezzetto del vero Claudio non torni più indietro.

Nonostante ci siamo visti a Marzo ad Avellino, già mi manchi e non vedo l’ora di rivederti a Roma quest’estate,

Ti voglio bene Claudio,

Alessandra

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

10 Commenti

  1. Cara dolce e meravigliosa Alessandra,
    Mi chiamo Claudia, ho 58 anni e sicuramente ho più o meno l’età della tua mamma..Volevo solo dirti che anche io ho “dentro” di me, da tantissimi anni ormai, il nostro amato cantante ? o meglio poeta ?
    Non c’è stato un momento dai miei 12 anni (dove saltavo come una matta appena la radio trasmetteva una sua canzone) che “l’amore mio” non abbia accompagnato la mia “strada facendo” ..
    Ho avuto figli a cui cantare Avrai e tanti giorni dove ho combattuto e non li ho lasciati andare perché consapevole di essere figlia di un cielo troppo bello.
    Questa è la sua musica.
    Sono soltanto un po’ di parole ..niente più di 12 note ?
    Ho visto tanti concerti.
    Tanti giorni “accoccolati” nell’attesa e poi certezza che parteciparvi mi avrebbe fatto bene..e così è sempre stato.
    Claudio mi fa stare bene
    Mi dà forza e speranza e non mi fa mai abbandonare il sogno..
    Il sogno..il mio motore propulsore quotidiano…
    La vita è adesso ma il sogno è sempre dentro di me
    Questa è la sua musica, i suoi testi ed anche la sua persona.
    È un modo per comunicare che possiamo vivere una buona vita, che dobbiamo batterci e combatterci per le cose buone e giuste ( l’ho forse mitizzato..forse..ma..che male fa pensarlo..) perché vale proprio la pena in questa vita che è di passaggio avere tanti sorrisi sul nostro viso da regalare ad altri.
    E mai arriverà l’ora della sua uscita di scena, mai perché ci saranno sempre persone come te che avranno occhi nuovi per riempirsi l’anima della sua poesia.
    Scrivevano i grandi poeti del passato che la poesia è eternatrice.
    Il “nostro” Claudio ha fatto sicuramente di tutto perché questo concetto, ai nostri giorni, possa essere concreto.
    Ti auguro una Buona Vita e Giorni bellissimi..

    Da una “rimbaglionita” sempre sospesa a mezz’aria tra il Sogno e la realtà

    Con affetto
    Claudia

    1. Cara Claudia, ti ringrazio per le bellissime parole e per aver raccontato della tua passione per il nostro grande mago.
      È sempre piacevole confrontarsi con persone che comprendano questa passione.
      Auguro anche a te una buona vita e che tu possa sempre sentire la strada far battere il tuo cuore!
      Alessandra

      1. Ciao alessandra sono Veronica e ho 29 anni, come te fan del nostro mago, ma da meno tempo rispetto a te .
        Mi sono accorta tardi di quanto mi stessi perdendo.
        Ma meglio tardi che mai. Ero una studentessa fuori sede in casa con una baglioniana.
        Ovunque mi girassi, una libreria con i libri e dischi di claudio, pagine di giornale, tv sempre accese a riprodurre le sue canzoni, le serate trascorse ad ascoltare la mia coinquilina suonare alla chitarra.
        Dopo l’università e tornata a casa, mi mancava così tanto sentire la sua voce. E non so spiegare come , qualcosa dentro di me è scattato.
        Avevo bisogno di rincorrerlo e riaverlo nella mia quotidianità.
        Ho rimandato per il mio primo concerto, ancora non lavoravo,era il mio obbiettivo appena avrei trovato .
        Cosi feci. Mi regali il primo concerto rimandato causa covid.
        L’attesa più lunga ma finalmente arrivato quel giorno le emozioni furono infinite.
        Tante lacrime , ma tanta gioia nel cuore.E da lì uno dietro l’altro… ogni volta lo stesso cuore in gola.
        Condivido ogni tua parola .
        Volevo dirti che mi fa piacere leggere che ci sia ancora qualcuno come me , ma soprattutto come te quindi ancora un’altra generazione che riesce a capire ed amare la sua musica.
        Sii felice di essere una ragazza con questi valori. Per apprezzarlo ne avrai così tanti.

    2. Complimenti da coetanea concordo in tutto..
      Che belle parole..
      Peccato che non ho saputo fare amare Claudio alle mie figlie
      Antonella

  2. Ah Claudio mio…. Quante esperienze vissute ai tuoi concerti!!!! È un piacere, oltreché un onore, poterti fare gli auguri per il tuo 71′ compleanno. Sarò all’Arena di Verona il 27 luglio prossimo e nonostante i miei 60 anni sono fortemente emozionata come ad ogni tuo altro concerto a cui ho assistito e credimi sono talmente tanti che ho perso il conto ma ogni volta mi regali un’emozione pazzesca!!! E allora tanti tanti cari auguri da Lucca da un’amica di Stefano Picchi che tu conosci bene
    Buon compleanno Cla’. Spero di poterti incontrare di nuovo (sì perché ti ho salutato personalmente al rinfresco di fine concerto al quale era presente anche la tua bella mamma Silvia con le stampelle… Concerto del Mandela Forum a Firenze per il raduno di noi Clabber). A presto Claudio caro. Tanti auguri ancora di buona vita ❤️

  3. Ciao CLA, è dal 1982 il primo concerto al Vigorelli di Milano che mi sono perso per la tua musica, ti faccio gli auguri di buon compleanno ( sono Toro anche io) e tanta buona vita, e ci si vede all’Arena di Verona a luglio. Un abbraccio .
    Cristiano giaco

  4. Grande Mago e Poeta è arrivato il grande giorno..anche se domani è il tuo compleanno voglio farti tanti auguri…li festeggerai nel Tuo miglior modo possibile…facendo un Concerto…e che concerto …ti ho visto ad Avellino a Marzo..ora ci vediamo il 18 giugno a Caracalla…Buona vita

  5. Grande Mago e Poeta è arrivato il grande giorno..anche se domani è il tuo compleanno voglio farti tanti auguri…li festeggerai nel Tuo miglior modo possibile…facendo un Concerto…e che concerto …ti ho visto ad Avellino a Marzo..ora ci vediamo il 18 giugno a Caracalla…Buona vita

  6. Caro Claudio, mi chiamo Maura, ho 59 anni e 47 li ho fatti ascoltando le tue canzoni. È successo per caso, prima spegnevo la radio quando ti sentivo , ero in vacanza con i miei zii e i vicini dissero “vuoi venire a vedere Baglioni stasera in TV? Le mie figlie vanno matte!!”andai e mi dissi” bè dai non è poi così male!”. E comprai la mia prima cassetta, Sabato Pomeriggio. Da allora sei stato il mio compagno invisibile , quello che mi ha tenuto compagnia nei miei momenti di sconforto, di allegria. Grazie per tutto questo . Buon compleanno grande mago. E mi raccomando, non smettere di trasmettere. Ti voglio bene Maura Maccolini.

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