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Scaletta Claudio Baglioni a Roma 16/06/2022

Claudio Baglioni ha emozionato i 4250 spettatori delle Terme di Caracalla di Roma con il suo nono show Romano del Tour DODICI NOTE TUTTI SU!

Abbiamo riconosciuto in platea

  • Lorella Cuccarini
  • Alessandro Presiosi
  • Teo Mammuccari
  • Maria Elena Boschi
  • Sabrina Laganà
  • Franco Gabrielli

Per non togliere l’effetto sorpresa a chi dovrà assistere nei prossimi giorni allo show, chiudiamo la scaletta in una finestrella. A voi la scelta 🙂

Scaletta Roma 16 giugno 2022
  • Ore 21.11: Entrano i musicisti ed i ballerini sul palco sulla base (inedita) di TUTTI SU.
  • Ore 21.14: Sale sul palco Claudio Baglioni cantando IO SONO QUI. (Durante l’esibizione Claudio fa segno più volte al pubblico di non utilizzare i flash).
  • Ore 21.20: Claudio Baglioni da il benvenuto al pubblico ed inizia a cantare DODICI NOTE
  • Ore 21.25: ACQUA DALLA LUNA
  • Ore 21.30: Claudio Baglioni dice che questa attesa è stata come un lungo sabato ma anche questa sera è di nuovo domenica. Poi inizia a cantare DAGLI IL VIA
  • Ore 21.36:e domani quando prenderemo il via, che giorno sarà ” Claudio Baglioni prende la chitarra ed inizia a cantare UN NUOVO GIORNO O UN GIORNO NUOVO
  • Ore 21.42: Claudio Baglioni lascia la chitarra ed inizia a cantare GLI ANNI PIU’ BELLI dicendo che di giorni nuovi è pieno il futuro
  • Ore 21.46: UN PO DI PIU’
  • Ore 21.51: AMORI IN CORSO

Claudio introduce il prossimo brano con queste parole

…il 12 come le note e le serate girato diventa 21 come le lettere dell’alfabeto a formare le parole che non si possono dire

  • Ore 21.57: COME TI DIRO’
  • Ore 22.02: IO NON SONO LI’
  • Ore 22.07: QUANTE VOLTE

Per introdurre il prox brano Claudio ancora una volta fa riferimento al numero 12 come le  costellazioni per l’inizio e la fine di un amore

  • Ore 22.12: MAL D’AMORE
  • Ore 22.17: E ADESSO LA PUBBLICITA’
  • Ore 22.22: IO ME NE ANDREI
  • Ore 22.29: Sale sul palco Giovanni Baglioni, che inizia a suonare, solo a quel punto inizia a cantare CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO accompagnato dal figlio alla chitarra.
  • Ore 22.33: Claudio canta QUANTO TI VOGLIO sempre accompagnato da Giovanni alla chitarra
  • Ore 22.37: Due ballerini ballano il flamenco. Alla fine della loro esibizione Claudio inizia a cantare FAMMI ANDAR VIA
  • Ore 22.46: W L’INGHILTERRA

  • Ore 22,52: Claudio ricorda Vangelis, scomparso da poco, che ha ascoltato proprio qui a Caracalla, la sua prima volta in questo luogo magico. Ripercorre la sua carriera dicendo che se ci si crede e le stelle ti aiutano, si può andare lontano. Alla fine inizia a cantare: POSTER
  • Ore 23.01: UOMINI PERSI
  • Ore 23.07: Claudio ringrazia l’orchestra italiana del cinema, il primo violino: Prisca Amori con la direzione di Danilo Minotti. Poi inizia a cantare: NINNA NANNA NANNA NINNA. Alla fine della canzone, presenta le coriste: Serena Bagozzi, Claudia Arvati, Silvia Aprile, Rossella Ruini e Serena Caporale
  • Ore 23.14: BUONA FORTUNA con il coro Giuseppe Verdi, che ringrazia alla fine
  • Ore 23.18: NOI NO alla fine saluta e ringrazia la sua band
  • Ore 23.24: Sul palco arriva il pianoforte. Claudio ringrazia l’orchestra italiana del cinema diretta da Danilo Minotti. Si siede al pianoforte ed inizia il medley: (Questo piccolo grande amore, Amore bello, E tu, Sabato pomeriggio, E tu come stai?)
  • Ore 23.35: UOMO DI VARIE ETA’.
  • Ore 23.41: STRADA FACENDO
  • Ore 23.46: Claudio Baglioni esce dal palco
  • Ore 23.47: Claudio Baglioni torna sul palco ed inizia a cantare AVRAI
  • Ore 23.52: MILLE GIORNI DI TE E DI ME

  • Ore 22.59: VIA 

  • Ore 00.05: LA VITA E’ ADESSO

  • Ore 00.11: Claudio Baglioni ringrazia tutti i musicisti. Dice al pubblico di fare dei grandi sogni ma soprattutto di realizzarli.

Ringrazia il pubblico, ma non perde occasione di rimproverarlo per l uso eccessivo dei telefoni che definisce “quelle maledette macchine” che non permettono di applaudire e vivere le emozioni.

Grazie a Anna Sciacca e Iris Mendozza per la scaletta

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The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

Un Commento

  1. Caro Claudio, come ti do ragione. Oramai sono in pochi a fare a meno dello smartphone durante i momenti importanti o in cui è importante prestare attenzione al qui ed ora: i concerti devono essere non solo ripresi (macchine fotografiche e videocamere esistono da molto più tempo), ma devono essere condivisi in tempo reale; guidare senza mandare un vocale ormai è out, pazienza se poi si rischia la vita DEGLI ALTRI (finché si finisce contro ad un muro da soli, liberissimi); senza smartphone è out anche portare a spasso il cane: povera stella, aspettava da ore di sgranchirsi e stare un po’ col suo proprietario dopo tanta solitudine, e invece si ritrova di fatto a camminare da solo, mentre il bipede è preso da quello schermo luminoso, e solo da quello; persino andare a letto con qualcuno, senza telefono, non è più la stessa cosa: qualche anno fa si sono inventati i selfie after sex da condividere sui social, e magari oggi siamo al selfie during sex; e le cene fuori? Non vorrete mica andare in un locale senza taggarvi e fotografarvi! Godere della compagnia di amici, familiari e partner non è più interessante senza che lo stuolo di followers ne sia messo al corrente.
    Ormai siamo veramente di fronte ad una dipendenza molto grave, di cui non si parla, o non abbastanza. C’è un momento per tutto, ma ormai sembra esserci uno smartphone in ogni momento.
    Caro Claudio, se qualcuno ti risponderà che parli così perché sei antico, digli che l’età non c’entra: chi ti scrive è del 1983 e soprattutto ci sono tanti tuoi coetanei che sono dipendenti dallo smartphone e dai social, anche tuoi colleghi cantanti e cantautori nati anche prima di te.
    Qui c’entra il rispetto, che sia per il lavoro altrui come nel tuo caso, che sia per la vita altrui, come nel caso di chi guida distraendosi, che sia per i presenti ad un convivio.
    E c’entra il fatto che, per quanto sia bello conservare un ricordo da rivedere più volte nei giorni a venire, o condividere un momento con chi è fisicamente più lontano, bisogna ricordare come canti tu che la vita è (qui e) adesso.

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