SOLO BISStampa

Claudio Baglioni – Scaletta Bologna 19/01/2023

Il Tour DODICI NOTE SOLO BIS di Claudio Baglioni ha fatto tappa questa sera al Teatro EuropAuditorium di Bologna.

Teatro SOLD OUT e con pubblico caloroso e partecipe.

Per non togliere la sorpresa a chi vorrà essere presente alle prossime date e gustarsi lo spettacolo senza SPOILER, chiudiamo la scaletta in una tendina.

A voi la scelta se leggerla o meno

Scaletta Bologna 19/01/2023
  • Ore 21:00 Sale sul palco Claudio Baglioni
  • Ore 21:01 Io sono qui – pianoforte

Claudio saluta, scherza con il pubblico, augura buona serata; rifiuta un mazzo di fiori di una signora e le chiede di accomodarsi. Poi per confortarla mentre va via le dice: “Non possiamo continuare a vederci così “

  • Ore 21:12 Solo – tastiera

Spiega che nel precedente tour nel palco c’era un pianoforte grancoda, che gli ha lasciato 3 “nipotini” con anime diverse. Li presenta :  il pianoforte – con suono di terra – che rappresenta il passato. Tastiera – il piano elettrico con suono d’acqua  – che rappresenta il presente e la Clavinova, piano digitale che rappresenta il futuro.

Un po’ di nostalgia per il vecchio pianoforte a vapore, finito in casa di riposo. Ma prima ancora i veri arnesi dell’artista sono cuore e dieci dita

  • Ore 21:21 Dieci dita – clavinova

Vorrei recuperare alcune cose, ricordi di quando ero bambino, quando si mettevano a muro i calendari sfogliando giorno dopo giorno. Vorrei ricompattare il blocchetto del calendario, individuando un giorno di agosto 1950 che andarono ad Aosta ehm a Ischia.

Raccontarono di quando erano andati a fare i fanghi e lui per anni ha pensato di essere stato forgiato dal fango.

E quando i suoi genitori fecero “il guaio” venne concepito questo “popo di capolavoro”.

  • Ore 21:32 Io dal mare – pianoforte

Non sappiamo quanto dura il presente, anche adesso è già passato. La parola momento deriva da movimento, per cui è un moto perpetuo ed è inafferrabile. Da sempre cerchiamo di catturarlo sin dai tempi dei graffiti sulle pareti. Con l’evoluzione dell’umanità le arti figurative e le arti cinetiche fermano gli attimi in un frame in un fermo immagine. Lui è un esperto: già anni fa Una canzone descriveva un’intera storia d’amore attraverso le fotografie

  • Ore 21:41 Fotografie – tastiera

Il futuro è il tempo dei patti, delle promesse.

Sarà che il piano digitale ha questi suoni quasi di fuoco, di un falò che idealmente facciamo nei giorni di vigilia, ma anche dei suoni d’aria: è lo spazio che abbiamo ancora avanti per pensare alle vicende che potranno venirci incontro.

Prendiamo degli impegni, come quando diciamo all’altro

“Io ti amerò fino a quando il nostro incontro durerà e lo farò con tutto l’amore che posso.”

  • Ore 21:49 Con tutto l’amore che posso

Non possiamo portare tutto con noi per eempre, e in una mia canzone ho cercato di riportare quel che per me sono stati gli anni più belli

  • Ore 21:53 Gli anni più belli – pianoforte

Claudio racconta che il presente significa “regalo/ dono” e per i musicisti il regalo che fa il mondo da subito è la musica che produce il mondo, la natura, l’universo o con i rumori per esempio la pioggia che batte sui vetri.

Il musicista si mette nella posizione di ascoltare la musica che il mondo fa, e noi abbassando un po’ il volume del frastuono potremmo riuscire a sentirla.

A lui è capitato poco tempo fa di ascoltare un ritmo sinuoso, molto affascinante.

  • Ore 22:00 Pioggia blu – tastiera

Claudio parla di quando farà l’ultimo concerto e si chiede come sarà e canzoni farà e soprattutto cosa dirà, trovare le parole importanti, lontane da linguaggi banali triti e ritriti. Così, per dire grazie a chi in 55 anni gli ha ha donato una parte del loro tempo ha scritto una canzone che un po’ racchiude il senso del privilegio che ha avuto condividendo con noi il tempo che è la cosa più preziosa che si può donare.

Il tempo non si vende e non esistono negozi. Allora per ringraziare basterà un cenno d’intesa, perche tutto questo resterà tutto in un abbraccio

  • Ore 22:10 Tutto in un abbraccio – clavinova

Claudio ringrazia il pubblico a braccia aperte e simula un abbraccio il pubblico si alza in piedi.

Dopo tanti anni non è ancora abituato ad essere il bersaglio del pubblico. Era un ragazzetto timido di periferia e cantare e suonare serviva per non passare trasparente agli occhi del mondo.

Si dice che gli artisti sono creature imperfette con tante mancanze, cercare di uscire verso il pubblico è sanare le proprie mancanze.

Ecco perche ha scritto di se.

Questo è un bisogno che tutti hanno, anche quando si è giù di morale si ha bisogno di avere qualcuno nei momenti neri. Servono relazioni interpersonali per sapere che l’altro ci accetta anche con i nostri difetti.

Possiamo manifestarci sul mondo come parole da leggere sui social. A volte si esagera, fotografiamo il pranzo, ciò che mettiamo dentro, piuttosto che quello che abbiamo dentro.

Certo che stando male davvero è meglio raccontarsi ad uno psicologo o psicoterapeuta, mostrando i propri buchi. Si parla di paga e si va via.

Claudio è Fortunato, lui mostra i suoi buchi e poi lo pagano.

Torna serio, poiché a lungo andare, narrando, si finisce per essere come i personaggi di cui si è narrato.

  • Ore 22:20 I vecchi – pianoforte

I teatri sono magnifici. Se i teatri fossero senza il soffitto e si potesse traguardare fuori.. Vedremmo il cielo.

La notte potrebbe entrare qui dentro come quando entra dentro di noi, e ci da una sensazione di benessere, ci sentiamo come una molecola dell’intero, in questo silenzio dove sentiamo nettamente il rumore del cuore.

Magari c’è qualcuno che mille orizzonti più in là prova lo stesso che sentiamo noi e allora per collegarci..

  • Ore 22:28 Stai su – tastiera

Claudio invita il pubblico a canticchiare il ritornello a labbra socchiuse, in modo lascivo e sensuale, quasi erotico.

Con lascivia, con voluttà, con ignavia.

Chissà che starà cantando quello a tanta distanza da noi. Ma qui, dice Claudio, sul palco ci sto io, e canto quello che dico io. e farò un pezzo mio

  • Ore 22:37 Notti – tastiera

Claudio racconta come sia magico che con solo 12 note, come fossero mattoncini, si riesce a costruire tutta la musica che conosciamo e che sarà composta.

Claudio racconta come sia magico che con solo 12 note, come fossero tessere del domino o dodici mattoncini, ruotando e contemplando tutte le sonorità possibili si riesce a costruire tutta la musica che conosciamo adesso e che sarà composta. Un suonatore che omaggia qualcuno con la sua musica fa una serenata.

Così si sente lui, onorato di essere stato tutti questi anni “sotto ad un balcone” facendo ascoltare a sua serenata con dodici note.

  • Ore 22:45 Dodici note – clavinova

Il dottore gli aveva vietato di fare sei concerti a settimana, è troppo faticoso.

Allora ha fatto tutti gli esami possibili come un astronauta della Nasa, e si è auto certificato di poterlo fare.

Per riposare Claudio dice che aveva pensato di fare a questo punto un intervallo per riprendersi ma… non lo farà, però potrebbe fare come fanno in tv e mandare la pubblicità

  • Ore 22:53 E adesso la pubblicità – tastiera

Oggi a Bologna il cielo e la terra sembrano fatti della stessa grana.

  • Ore 23:01 Ora che ho te – pianoforte

Il futuro somiglia a un eterno andare, abbandonare il qui e muoverci verso l’ignoto che ci attrae e nel contempo pensare “io me ne andrei”

  • Ore 23:06 Io me ne andrei – clavinova (con l’aiuto del pubblico come contro coro)

Digressione sui modi di storpiare il testo di questo piccolo grande amore.

Claudio spiega che ha voluto bissare il giro dei teatri per poter racchiudere in ogni teatro qualcosa di bello e stupefacente e far succedere cose impossibili, tenendo fuori le cose brutte, pensando come riequilibrare le negatività che ci sono fuori.

Il palco comunica una vibrazione di tutti quelli che si sono esibiti qui prima di lui, tirando fuori tutto quello che avevano per rallegrare il pubblico.

Sarebbe bello creare una comitiva di piccoli maghi che sappiamo fare piccole magie, come far apparire acqua dalla luna

  • Ore 23:15 Acqua dalla luna – pianoforte

Ha raccontato tante volte la difficoltà di scegliere la scaletta, una vera e propria fatica perché non ci azzecchi mai
Mette dei fogliettini a terra e sceglie guardandone uno alla volta.

Guarda il foglietto e gli dice “per te il concerto finisce qui” o “per te il concerto continua” e poi si sente in colpa.
e soprattutto.

Il problema è uscire dal teatro atteso da comitati e delegazioni che sembrano appartenere agli orsi polari, senza una casa, un lavoro.e gli dicono ” bello si mi è piaciuto..però QUELLA non me l’hai fatta!”.

Partono le richieste dal pubblico, promette un sondaggio.

Una volta le farà tutte, ma non sarà questa la volta.

Quado lo farà, assieme al biglietto darà in dotazione un catetere 🙂

E a teatro troveremo pappagallo e padella, che potremo anche fotografare.

  • Ore 23:25 Quante Volte – tastiera

Il futuro si paragona spesso al passato. Nelle nuove canzoni ho messo bravura ma è una sfida dura con le canzoni di una volta. Loro hanno già tutte le connessioni di chi le ha ascoltate, collegandole alle storie della loro esistenza.

Diventano muraglie invincibili anche se non sono magari canzoni eccezionali.

Le nuove canzoni sono come piccoli pulcini.

Ma tutti insieme, ognuno con le sue note suonano lo spartito,la grande sinfonia degli amori in corso.

  • Ore 23:33 Amori in corso – clavinova

In tutto questo traffico di amori in corso ce una malattia che colpisce tutti e non ha rimedio medico possibile. ci sono quelli che hanno amato e si son scottati e sono malati di un morbo terribile.

Tanti romanzi e atti teatrali sono stati scritti ma mai si riuscirà a definire questo morbo micidiale ma bellissimo che è il mal d’amore

  • Ore 23:40 Mal d’amore – pianoforte
  • Ore 23:44 Poster – tastiera

Suona per il pubblico, che nella seconda parte lo accompagna cantando.

Claudio racconta che ha scritto una canzone per rendersi un po’ più conto di chi è.

Come un’autobiografia cantata per fissare dei momenti. La canzone che chiude il nuovo album e gli ricorda chi è e dove ha cercato di ricordare tutto il suo percorso.

Non ricorda esattamente chi era, una impressione totale ma mai precisa. ha capito che la vita è come una specie di giostra a girare a ciclo continuo, e il tempo è un’estrazione da scandire, con degli strumenti per misurarlo. e stasera lo farà con il metronomo, un compagno che detta il tempo, anche lui può scegliere la velocità.

Decide Claudio, non si fà più fregare dall’idea di un tempo distante.

  • Ore 23:54 Uomo di varie età – clavinova + metronomo
  • Ore 23:59 Avrai – pianoforte
  • Ore 00:04 Mille giorni di te e di me – clavinova (coro potente sul finale)

Standing ovation del pubblico e a differenza delle altre sere non esce dal palco.

  • Ore 00:10 Medley Amore bello / Questo piccolo grande amore / E tu come stai? – pianoforte.

( Durante il medley il pubblico canta all’unisono con Claudio )

  • Ore 00:18 Sabato pomeriggio – clavinova
  • Ore 00:20 E tu – clavinova
  • Ore 00:23 Strada facendo

Claudio ringrazia tutti coloro che lavorano con lui e che lo seguiranno in questo lungo giro e scherza dicendo che alla fine arriveranno a fare 50.000 km che è circa tutto il giro dell’equatore

Non perdiamoci di vista. NO GIAMMAAAAIIIIIIII

  • Ore 00:29 La vita è adesso – clavinova

Il pubblico si alza in piedi per cantare

Ore 00:25 Claudio ringrazia e saluta battendosi il petto e lanciando il proprio cuore.

“Tenetevi stretto il passato e andate dritti verso il futuro. Tenetemi ancora per un piccolo presente così dormirò contento”.

Esce dal palco sulle note di Tieniammente.

Grazie a Giovanna per lo splendido supporto da Bologna

Hai assistito a questo concerto? Perchè non condividi con tutti noi il tuo materiale? Puoi inviarlo alla mail wop@doremifasol.org

Grazie di essere qui 

ENTRA NELLA HOME PAGE DI DODICI NOTE SOLO BIS

 

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

3 Commenti

  1. Buonasera,
    ho assistito al concerto e vorrei fare una precisazione.
    Ero in prima fila e posso dichiarare che Claudio ha accettato i fiori, che in primis ha appoggiato sotto lo sgabello di uno degli strumenti e che poi ha consegnato ad uno dei suoi assistenti. Questo perché venga riportato quello che è effettivamente accaduto.

  2. Andate sempre a trovare il pelo nell’uovo. Ma non sietete cresciuti per niente. Mi parlate di maleducazione, io starei attento a dire certe parole. Vi potrebbero tornare indietro, potrei continuare… Fan’74.

  3. Leggo della scaletta di Bologna. Una signora si avvicina per porgerti fiori e tu li rifiuti? Maleducazione al massimo livello, altro che Mago

Rispondi a gaetano Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio