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Claudio Baglioni – Scaletta Vercelli 26/02/2023

Il Tour DODICI NOTE SOLO BIS di Claudio Baglioni ha fatto tappa questa sera al Teatro Civico di Vercelli.

Concerto numero 145 da quando è partito il Tour DODICI NOTE SOLO

Teatro SOLD OUT e con pubblico caloroso e partecipe.

Per non togliere la sorpresa a chi vorrà essere presente alle prossime date e gustarsi lo spettacolo senza SPOILER, chiudiamo la scaletta in una tendina.

A voi la scelta se leggerla o meno

Scaletta Vercelli 26/02/2023

Per la seconda volta in meno di un anno sono nel Teatro della mia Vercelli. Sembra strano andarci a piedi percorrendo vie e vicoli di un centro ricco di storia. Mi sento un po’ il padrone di casa che controlla gli ultimi particolari per non fare brutta figura con l’ospite. Un ricambio d’affetto che dura da un bel po’ d’anni, non diciamo quanti perché magari non ci credono. Son li davanti quasi faccia a faccia nel salotto buono di casa a dare il benvenuto e il bentornato. Ogni sera una replica!
Tutte uguali? No, con Claudio non c’è mai nulla di uguale anche perché se si guarda a fondo niente e mai uguale in questa vita. Un altro incontro per stare bene, e stasera son stato proprio bene, siamo stati tutti bene compreso Claudio e si vedeva.
Mi vengono in mente delle parole dette e pure incise che dicevano: “Se siete stati bene, potreste dirlo a qualcuno che non c’è stato!”
Buona musica a tutti.

Carlo

Eccovi la scaletta della serata:

  • Ore 21:00 Sale sul palco Claudio Baglioni un inchino e si comincia.
  • Ore 21:01 Io sono qui – pianoforte

Claudio saluta, scherza con il pubblico.

Questo concerto è singolare almeno per 3 motivi:

  1. per il numero dei musicisti e cantanti è 1
  2. perché il concerto assolo solitamente ha un repertorio singolare, è come una prova d’attore, come quando qualcuno si mette al centro del palco e sostiene tutta la rappresentazione, nel caso di un concerto c’è la possibilità di ascoltare canzoni conosciute esibite come sono nate, prima che prendessero i vestiti degli arrangiamenti
  3. è un concerto che non era previsto, non era nei programmi, ma dato da una smania incredibile data dalla pandemia

Pensava di farne alcuni, non molti, ma poi “ci ha preso gusto”.

Le sale semicircolari disadorne dei teatri gli ricordano sempre le sale degli alcolisti anonimi.

“ciao a tutti, sono Claudio e non canto e non suono da… ieri! Non ce la faccio, è una dipendenza che non riesco a curare.”

Durante le pause tra i grandi concerti estivi e questi nei teatri i suoi musicisti si sono impiegati presso altri suoi colleghi – “credo con minori soddisfazioni” – alcuni sono a casa a riposo, uno in una casa di riposo!

Io invece questo riposo lo sto rimandando e sono qui… da solo!

  • Ore 21:14 Solo – tastiera

Spiega che nel tour nei teatri precedente, 21 anni fa, c’era un pianoforte grancoda.

“Ma voi non c’eravate, perché siete tutti GIOVANI, a parte qualcuno che non indicherò.”

Claudio spiega di arruffianarsi il pubblico

21 anni prima c’era il grancoda, dal pubblico una voce grida :”anch’io”. Claudio rispone: “pure io”. Poi prosegue…ma all’inizio di questo tour ha trovato 3 pianoforti!

“L’avranno segato in 3 parti! Ma mi hanno assicurato che non è stato fatto del male a nessun pianoforte a coda!”

Il pianoforte – con suono di terra – che rappresenta il passato, tastiera – il piano elettrico con suono d’acqua – che rappresenta il presente e la clavinova che rappresenta il futuro.

“Specialmente in un teatro così come questo, davanti a voi, un musicista e un cantante devono pensare di proporsi con i propri arnesi del mestiere:

<un cuore e dieci dita>”

  • Ore 21:24 Dieci dita – clavinova

Riparto dal mio passato. “In quel tempo” ( il pubblico ride.)

La canzone che segue racconta un momento dell suo estremo passato, un giorno di agosto del 1950 “in quel mese – sembrano le sacre scritture – i miei genitori andarono in vacanza in un’isola del Mediterraneo – Ischia – dove sostennero di aver “fatto i fanghi” e io non capivo cosa fossero. Mi immaginavo un mucchietto di terra e Mamma e Papà che lo modellano e ci soffiano dentro. E cosi venne concepito questo “popò di capolavoro”. Ho immaginato come fossi stato concepito, con quali profumi, con quali sensazioni e suoni da li mi immaginai… Io dal mare.

  • Ore 21:35 Io dal mare

Sul passato possiamo metterci una pietra sopra.

Claudio racconta quanto è difficile definire il presente e che l’uomo da sempre ha la smania di cristallizzare, intrappolare il presente e dopo le arti figurative grazie alla tecnologia l’uomo è riuscito a fermare il presente in un fermo immagine.

Questa tecnologia è arrivata anche nei teatri, ma a questo punto Claudio raccomanda al pubblico di non fare foto col flash poiché (lui le ha viste le foto!) appare come un fantasma, un ectoplasma.

“Ma io sono VIVO e SONO QUI!”

Un giorno tentai di fermare le immagini con questa canzone.. fotografie

  • Ore 21:48 Fotografie – tastiera

Il futuro è il tempo dei patti, delle promesse.

Sarà che il piano digitale ha questi suoni quasi di fuoco, di un falò che idealmente facciamo nei giorni di vigilia, ma anche dei suoni d’aria: è lo spazio che abbiamo ancora avanti per pensare alle vicende che potranno venirci incontro.

“Quel che in una canzone mi ha fatto dire: io ti amerò sempre, con tutto l’amore che posso.”

  • Ore 21:55 Con tutto l’amore che posso

Claudio spiega che da sempre ricerca particolari e momenti in cui siamo stati bene per ricordarli (riportarli al cuore).

  • Ore 22:01 Gli anni più belli – pianoforte

Claudio racconta che il presente significa “regalo/dono” e per i musicisti il regalo che fa il mondo da subito è la musica che produce il mondo, la natura, l’universo o con i rumori. Un giorno sentii il rumore della pioggia sui vetri e sui tetti, un rumore deciso netto, come battere un temporale di musica e così nacque questa canzone.

  • Ore 22:07 Pioggia blu – tastiera

Claudio parla di quando farà l’ultimo concerto (e qui gioca coi dissensi del pubblico: NOOOOO GIAMMAI!) e si chiede come sarà e che canzoni farà e soprattutto cosa dirà, aggiunge che ha scritto una canzone che un po’ racchiude il senso del privilegio che ha avuto condividendo con noi il tempo che è la cosa più preziosa che si può donare e ci stringerà tutti in un abbraccio

  • Ore 22:19 Tutto in un abbraccio – clavinova

Claudio ringrazia il pubblico a braccia aperte e simula un abbraccio

“Grazie x questo abbraccio”

Poi racconta che forse ha iniziato a fare questo mestiere perché aveva bisogno raccontare la sua vita, un po’ come facciamo tutti, i propri problemi a qualche amico, molti si rivolgono ad un professionista: uno psicologo, psicoterapeuta, uno psichiatra, uno psicoanalista insomma uno psicoqualcosa – quando il caso è grave anche tutti e 4 – e pagano.

Lui fa la stessa cosa raccontando le sue problematiche “i buchi del cuore” nelle canzoni e lo pagano.

Torna serio e spiega come sia strano che un autore si ritrova a somigliare ai protagonisti t v di una canzone scritta anni prima

  • Ore 22:29 I vecchi – pianoforte

Le lacrime di tante persone per la bellezza di questa canzone.

Se i teatri perdessero il soffitto e si potesse traguardare fuori prendersi magari una stella e farle cavalcare qualche sogno che si avveri.

  • Ore 22:37 Stai su – tastiera

Claudio invita il pubblico a canticchiare il ritornello a labbra socchiuse, in modo lascivo e sensuale, quasi erotico qui a Vercelli dobbiamo farlo bene mica ci vogliamo far parlare dietro. (scherzando)

  • Ore 22:46 Notti – tastiera

Claudio scherza scambiando una statua del teatro a una persona che sembra voler buttarsi giù dalla disperazione. ( il pubblico si diverte a queste battute)

Claudio racconta come sia magico che con solo 12 note, come fossero mattoncini, si riesce a costruire tutta la musica che conosciamo e che sarà composta.

  • Ore 22:53 Dodici note – clavinova

Dice che aveva pensato di fare a questo punto un intervallo ma… non lo farà, però potrebbe fare come in tv e mandare la pubblicità

  • Ore 23:05 E adesso la pubblicità – tastiera

Quando Venivo a Vercelli e guardavo il cielo e la terra avevo l’impressione che terra e cielo fossero della stessa grana, avessero la stessa forma. ( Claudio scherza: “Lo dico in tutte le città cambiando nome della città ma quando lo dico penso sempre a Vercelli”)

  • Ore 23:13 Ora che ho te – pianoforte

Il futuro somiglia a un eterno andare, abbandonare il qui e muoverci verso l’ignoto che ci attrae e nel contempo pensare anche se non rimuoviamo mai abbiamo sempre l’intenzione del futuro e proprio per questo ci andiamo sempre.

  • Ore 23:17 Io me ne andrei – clavinova (con l’aiuto del pubblico, soprattutto mio😉 come contro coro)

Claudio spiega che ha voluto bissare il giro dei teatri per poter racchiudere in ogni teatro qualcosa di bello e stupefacente, una sorta di incanto che possa far accadere cose impossibili come far piovere acqua dalla luna

  • Ore 23:25 Acqua dalla luna – pianoforte (Claudio strepitoso)

Ha raccontato tante volte la difficoltà di scegliere la scaletta, una vera e propria fatica perché non ci azzecchi mai e soprattutto perché lui ne ha scritte 350.

Il problema è uscire dal teatro atteso da comitati e delegazioni senza una casa: “però QUELLA non me l’hai fatta!”.

Una volta le farà tutte, ma non sarà questa la volta

  • Ore 23:36 Quante Volte – tastiera (Grande interpretazione di Claudio)

Parla della sua vita e carriera molto fortunata, dice che ha cominciato da piccolo…

Insomma non troppo piccolo il festival dello zecchino d’oro l’ha saltato.

  • Ore 23:45 Amori in corso – clavinova

In tutto questo traffico di amori in corso ci sono quelli che hanno amato e si son scottati e sono malati di un morbo terribile ed allo stesso tempo bellissimo non c’è nessuna medicina che possa curarlo e al quale non si può rinunciare.

  • Ore 23:50 Mal d’amore – pianoforte

Gran voce di Claudio.

  • Ore 23:55 Poster – tastiera

Tutto il pubblico canta con Claudio che nella seconda parte lo accompagna. La magia esiste è stasera e qui a Vercelli.

Claudio racconta che ha scritto una canzone come un’autobiografia cantata che chiude il nuovo album e gli ricorda chi è e dove ha cercato di ricordare tutto il suo percorso ed ha capito che la vita è come una specie di giostra e il tempo è un’estrazione da scandire forse non esiste nemmeno il tempo, passato, presente e futuro si mischiano e si rincorrono. Stasera scandira l tempo con il metronomo per batterlo sempre a tempo di musica

  • Ore 00:05 Uomo di varie età – clavinova + metronomo per cercare di battere il tempo assieme a voi. E il tempo stavolta lo decidiamo noi.
  • Ore 00:10 Avrai – pianoforte

Tutto il teatro canta con Claudio, un canto unico all’interno del Teatro Civico di Vercelli.

  • Ore 00:16 Mille giorni di te e di me – clavinova dal pubblico un solo grido.

Bravo Claudio. Claudio nell’accompagnamento “gioca” con le notine alte del piano elettrico. Pubblico in piedi, applauso fragoroso

  • Ore 00:20 Medley Amore bello / Questo piccolo grande amore / E tu come stai? – pianoforte.

Il teatro è una voce sola, un crescendo di adrenalina

  • Ore 00:28 Sabato pomeriggio
  • Ore 00:30 E tu – tastiera
  • Ore 00:33 Strada facendo

Attori e spettatori si scambiano le parti il feeling tra il pubblico e Claudio  bellissimo.

Claudio ringrazia tutti coloro che lavorano con lui e che lo seguiranno in questo lungo giro e scherza dicendo che alla fine arriveranno a fare 50.000 km che è circa tutto il giro dell’equatore

  • Ore 00:40 La vita è adesso – clavinova

Il pubblico si alza in piedi per cantare in un finale da cardiopalma

Ore 00:37 Claudio ringrazia e saluta battendosi il petto e lanciando il proprio cuore.

“Abbiate cura del vostro passato e abbiate voglia del vostro futuro. E tenete ancora un po’ di questo presente. Non perdiamoci di vista mi raccomando E considerate che potrete dire… IO C’ERO! E aggiunge NOI C’ERAVAMO!

Claudio ringrazia il pubblico tanto caloroso.

Esce dal palco con l’emozione negli occhi sulle note di Tieniammente.

Grazie a Carlo per lo splendido supporto da Vercelli

Nota di doremifasol: Claudio, anche in questo concerto, si è lamentato dall’inizio alla fine per i flash e fari che arrivano sul palco e gli creano problemi, ma senza successo.

Invitiamo anche noi ad eliminare i flash dai vostri cellulari. E’ molto semplice

Eccovi una piccola guida su come fare:

Come disattivare i flash

Come disabilitare il flash su iPhone

Per iniziare, apri l’app Fotocamera.
Nella parte superiore dello schermo, fai clic sull’icona della cerniera.

Appariranno tre opzioni:

Auto: In questa modalità, il flash si attiva solo quando necessario.
ON: Il flash si accende sempre.
off: Il flash non si attiva affatto, anche nella completa oscurità.

Metti su OFF

Come disabilitare il flash su cellulari Android

Avvia la fotocamera del tuo Smartphone e poi cerca l’icona a forma di lampo. Fai tap con il dito su di essa ed è fatta.

Prova a fare una foto per vedere se hai ottenuto il risultato sperato.

Hai assistito a questo concerto? Perchè non condividi con tutti noi il tuo materiale? Puoi inviarlo alla mail wop@doremifasol.org

Grazie di essere qui 

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The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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