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Claudio Baglioni: “Ho cantato dovunque tranne La Scala, ma…”

Claudio Baglioni: “Ho cantato in tutti i teatri lirici italiani tranne La Scala, ma…”

Claudio Baglioni, al termine della cerimonia di assegnazione dell’iscrizione all’Elenco d’Onore dell’Ordine degli Architetti di Verona, ha incontrato la stampa per parlare degli ultimi concerti all’Arena di Verona e di qualche progetto futuro.

“Mi è andata già tanto bene nella vita che non posso davvero chiedere di più. E’ difficile prevedere quello che succederà dopo, ma in futuro mi piacerebbe studiare maggiormente la musica, quello che non ho potuto fare durante la mia carriera. Per esempio vorrei studiare meglio pianoforte, armonia e composizione. Mi piacerebbe tentare qualcosa dal punto di vista musicale che abbia una dimensione diversa. Per esempio un’opera musicale. Io sono un canzonettaro, ma so che c’è qualche altra forma d’arte che mi piace. Vorrei, per esempio, creare una sorta di melodramma. Una concezione di teatro totale al quale sono affezionato.”

Claudio Baglioni parla anche del cinema, anche se pare escluso un suo coinvolgimento in un progetto del genere.

“Cinema? Conto al mio attivo una partecipazione a un film sul caso Majorana. Mi fecero un provino e capirono che era meglio che cantassi. Tra la metà e la fine degli anni ’70 mi arrivarono dei copioni inverosimili. Per esempio una sorta di Romanzo Criminale interpretato da me e Lucio Battisti. Ovviamente rifiutammo entrambi. Nella mia carriera ho anche ricevuto un copione di un film di fantascienza hard…

Mi piacerebbe scrivere colonne sonore, anche se la tendenza della musica da film è ormai sempre più legata alla sottolineatura delle scene.”

Dopo l’esperienza come Direttore Artistico del Festival di Sanremo 2018 e 2019, Claudio Baglioni è sempre più lontano dalla musica contemporanea.

“Quelli che capiscono meno della musica che gira intorno, siamo proprio noi. Se lo sapessimo fare, faremmo meglio anche il nostro mestiere. Dopo la mia mansione di Direttore Artistico di Sanremo, ho smesso di ascoltare quello che gira e funziona ora. Sanremo è una super trasmissione televisiva. Io ero convinto di poterlo fare mettendo al centro solo la musica.

Oggi non ho più una sensazione netta di quello che accade nella musica. Non so cosa resterà di quello che c’è oggi nella musica. Può interessare il momento ideale, ma difficilmente diventerà un classico. Rap e trap sono legate a un momento particolare. La vita cambia ogni momento. E’ un peccato perchè si creeranno dei buchi musicali.”

Il futuro di Claudio Baglioni quale sarà?

“Negli ultimi 15, 20 anni sono arrivate alcune proposte di direzioni artistiche o di superconsulenze. Questo è il paese dei tanti ruoli e dei pochi fatti; tanto fumo e poco arrosto. Se qualcuno mi chiede un consiglio, io lo do volentieri.”

Durante la conferenza stampa dello scorso gennaio, Claudio Baglioni ha parlato anche della possibilità di proporre un disco di inediti.

“Quest’estate ho composto diverse canzoni. Nel cassetto ho circa 20, 30mila canzoni della durata di 30 secondi, che oggi… sarebbero perfette e adatte agli standard di durata.

Sappiamo che un disco si sa quando comincia, ma non quando finisce. Spero di qualcosa di discografico, ma non so se sarà un disco di inediti. Per il momento non ho messo in cantiere una registrazione, ma chissà.”

Quali saranno, quindi, i progetti dopo l’Arena di Verona?

“Ho cantato in tutti i teatri lirici italiani tranne La Scala e in questo sono in grandissima compagnia. Quello è un tempio sacro. Mi piacerebbe, lo confesso. In passato avremmo voluto chiedere la disponibilità de La Scala, ma poi abbiamo pensato alle troppe polemiche che si sarebbero sollevate.

In 400 giorni ho fatto 156 concerti nei teatri lirici. Mi piacerebbe continuare quel lavoro. Andare a suonare ogni giorno in quel luogo è quello che mi piace e mi da tranquillità, dopo tanto tempo. Non sono più un ragazzo, per quello cerco serenità. Dopo Verona annunceremo i teatri e saranno un percorso simile a quanto già fatto. Sto già lavorando al 2025 e al 2026, ma è presto per annunciare le novità.

Per la prima volta ho avuto bisogno di creare dei confini, di dare io il tempo. E’ un percorso di chiusura, ma non è un addio alla musica.”

Le 8 date dell’Arena di Verona non saranno replicabili. (Qui il link per l’acquisto dei biglietti).

“Quello di Verona è un concerto troppo teatrale per essere portato in uno stadio e troppo grande per un teatro. E’ un tipo di spettacolo unico. Atuttocuore finisce qui e non verrà mai più ripetuto.”

Claudio Baglioni tornerà in Arena per un ultimo concerto? Una domanda posta durante la presentazione, la cui risposta è rimasta sospesa… Quindi?

Claudio Baglioni iscritto nell’albo d’onore

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The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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