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‘Fratello sole, sorella luna’ torna in sala

‘Fratello sole, sorella luna’ torna in sala. La strana storia del film di Zeffirelli: i Beatles mancati, Claudio Baglioni, il sequel mai realizzato

Dal 4 ottobre il restauro in 4K del lungometraggio del 1972 dedicato a San Francesco

Il ragazzo viziato, ricco e infelice, che si spoglia di tutto per cercare il suo Dio. L’amica che invidia la libertà estrema di quel ragazzo e trova un modo ancora più rivoluzionario per fare comunità. Sono San Francesco e Santa Chiara raccontati dal maestro Franco Zeffirelli nel film del 1972 che porta non a caso, insieme alla sua, una doppia firma femminile: Lina Wertmüller e Suso Cecchi D’Amico. Fratello Sole, Sorella Luna torna in sala, il 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco, in una versione inedita con montaggio internazionale e restaurato in 4k.

Il film come un ex voto dopo un incidente d’auto

Dopo il successo di Romeo e Giulietta Zeffirelli cominciò a ragionare su un adattamento della vita e delle opere di Francesco D’Assisi che contenesse la poesia della scelta estrema di un giovane che mette al centro di tutto la natura e i fratelli. La vera ispirazione venne dopo un incidente d’auto come lui stesso aveva più volte raccontato: “Decisi di fare un film sul Poverello dopo un grave incidente di macchina, ero inchiodato a letto e mi avevano tolto la catenina con l’immagine del Santo che portavo al collo, la vedevo penzolare dal capo del letto e la figura di Francesco mi brillava davanti agli occhi e mi invitava a occuparmi di Lui e feci voto, se fossi guarito, che il mio prossimo film sarebbe stato dedicato a san Francesco”.

Il titolo del film è la citazione del Cantico delle creature, il testo poetico più antico della letteratura italiana: “messor lo frate sole e sora luna e le stelle” che ben sintetizza l’approccio del regista alla storia del Santo. Francesco è un ragazzo che si ribella al padre, che sceglie gli amici sulla famiglia, è un giovane uomo che fatica a misurarsi con l’autorità che sia quella paterna ma anche quella clericale. Il film per quanto storicamente accurato nei dettagli dialoga con il momento storico in cui è girato, col Sessantotto ancora nell’aria, con il desiderio di sovvertire l’ordine precostituito. Per i giovani Francesco e Chiara il regista sceglie due stelle nascenti, gli inglesi Graham Faulkner, 23 anni, la scuola d’arte drammatica a Londra alla sua prima prova cinematografica, e la sedicenne Judi Bowker e affida ruoli importanti a grandi interpreti di teatro: Valentina Cortese era Donna Pica, la madre di Francesco, Alec Guinnes il papa Innocenzo III, Adolfo Celi il console. “Volevo facce nuove – raccontava dal set il regista –non volevo volti sciupati da precedenti interpretazioni, è difficile applicare a un personaggio straordinario la faccia di un attore noto”.

La musica: i Beatles mancati e Claudio Baglioni

Zeffirelli per firmare la colonna sonora del film avrebbe voluto i Beatles, che avrebbero dovuto anche recitare nel film “dovevano interpretare gli amici di San Francesco ma non riuscimmo a trovare un accordo sulle date” ci aveva raccontato anni fa il regista. L’ipotesi musical quindi lascia il posto a un racconto più spirituale e anche le musiche seguono la strasformazione di questo progetto. Che presenta due colonne sonore differenti per i diversi mercati cinematografici: musiche del cantautore scozzese Donovan per la colonna sonora internazionale (la versione che torna adesso in sala) e di Riz Ortolani per quella italiana del film. In quella nostrana c’erano le canzoni di uno sconosciuto Claudio Baglioni: Fratello sole sorella luna; Preghiera semplice; Canzone di San Damiano. Che ha raccontato: “Sono stato pescato nel mucchio alla fine degli anni Sessanta. Io stavo ancora combattendo coi provini per le canzoni che andavano a Sanremo, serviva un cantante e alla Rca pescarono me tra i tanti che c’erano, eravamo in molti a bivaccare là. La discografia era racchiusa in quella zona di campagna, si registrava, c’erano gli uffici dei dirigenti, i luoghi dove fare le fotografie per le copertine e anche la fabbrica che stampava i dischi. Zeffirelli cercava una voce che potesse sembrare quella di Francesco, ricordo che andai a cantare con una soggezione incredibile perché avevo amato molto Romeo e Giulietta, ma poi diventammo amici”.

Il sequel mai realizzato: ‘Tre fratelli’

Il film ebbe un grande successo, vincitore di un David di Donatello per la regia e candidato agli Oscar per la migliore scenografia. Zeffirelli avrebbe voluto realizzare anni dopo un seguito, si sarebbe intitolato Tre fratelli da un soggetto scritto sempre con Suso Cecchi D’Amico. Avrebbe raccontato la predicazione di Francesco tra gli arabi, il titolo veniva da una frase di Francesco che spezzando il pane con il sultano Al Malik e con l’ebreo Nathan dice: “Siamo tre fratelli, nutriamo le nostre anime con lo stesso pane”. D’altronde per il regista la forza del Santo d’Assisi “è la sua estrema e luminosa semplicità che lo fa essere valido in qualunque momento della storia dell’uomo. Non so pensare a nessun personaggio negli ultimi duemila anni, dopo Cristo naturalmente, che abbia il fascino e la comunicativa straordinaria di Francesco d’Assisi” sentenziava dal set della Rocca d’Assisi nel 1971. Più di cinquant’anni dopo è ancora vero.

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The Godfather

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Un Commento

  1. Due note da aggiustare: Francesco dopo l’esperienza della guerra si rende conto che la Sua vita è Vuota , più che infelice,non è Perfetta e dopo un percorso travagliato,decide di abbandonare tutto e vivere il Vangelo.Chiara non è invidiosa, l’ invidia non fa parte dei cuori puri.Chiara era una ragazza che gia si dedicava ai poveri lebbrosi e ai carcerati e sente in sé il desiderio di deicarsi al mondo contemplando il mondo con la preghiera .Il film di Zeffirelli ha fatto crescere e innamorare tutti i ragazzi della mia generazione di San Francesco e Santa Chiara e con loro anche Claudiuccio nostro che interpreta a meraviglia le canzoni di Ritz Ortolani.Io ho il disco originale..Scusa ma era doveroso centrare la figura dei Santi che lo stesso Zeffirelli mette in maniera poetica in evidenza

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