Claudio Baglioni a Roma con il suo CLAB
Baglioni a Roma con il suo CLAB. Gli striscioni: “Non smettere mai”
Flash mob dei fan che chiedono al cantautore di non lasciare
“La tua uscita di scena da noi non uscirà mai”, “Non smettere mai di trasmettere”: estrapolando e personalizzando stralci delle sue canzoni, i fan di Claudio Baglioni hanno esibito striscioni e cartelli per manifestargli affetto e stima in occasione del tradizionale raduno di CLAB, il suo fan club che conta migliaia di iscritti, a Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone.
L’artista, che ha di recente annunciato l’ultimo giro di onore prima dell’addio al palcoscenico, è apparso in grande forma fisica e vocale nell’evento a porte chiuse con alcuni amici ospiti tra gli spettatori, da Lino e Rosanna Banfi a Pio e Amedeo, Marino Bartoletti, Teo Mammuccari, Annalisa Minetti.
In circa quattro ore e mezza, il cantautore ha alternato divertenti aneddoti all’interpretazione, da solo al pianoforte, di tanti tesori nascosti del suo repertorio, riportando alla luce pezzi quasi mai proposti dal vivo come Carillon o Puoi, scritte negli anni ’70, o la più recente Isole del sud, dedicata a Lampedusa e al dramma delle migrazioni “un problema mai risolto, in decenni, per inettitudine”.
L’ironia è sempre uno dei cavalli di battaglia di Baglioni: “Nel 1973 ho inventato i social perché già scrivevo ‘Seguire il tuo profilo con un dito'”, ha detto citando la sua E tu.
Un flash mob con striscioni uniti a cartelli gialli, rossi e blu, un colore per ogni settore della platea, cartelli inneggianti e una processione di fan armati di biglietti e di regali hanno interrotto gioiosamente più volte la scaletta.
Tanti i racconti del Claudio bambino (A Clà) e agli esordi, con l’amorevole ricordo di papà Riccardo (Patapan) e mamma Silvia (introducendo Lettera o Acqua nell’acqua, tra le altre), originari rispettivamente di Ficulle e Allerona, in Umbria, “l’unica regione italiana del centro sud che non ha il mare”, ha protestato il divo Claudio. Oltre alle donne, agli amori di una vita, sono stati i genitori gli ispiratori di tante canzoni. Tra queste E loro sono là, dedicata al papà in guerra. Standing ovation del pubblico, come pure dopo In un’altra vita. Emozionante Dieci dita, scritta per il figlio Giovanni come pure Avrai, accennata nel medley finale con i pezzi più popolari, da QPGA a Strada facendo, La vita è adesso e un’intensa e appassionata interpretazione di Buona fortuna.
Per il momento, mentre prepara il prossimo tour ‘Piano di volo. Solo tris’, 300 date da solo pianoforte e voce nei teatri italiani, Baglioni ha salutato il pubblico con un arrivederci. Per gli addii c’è tempo. Il conto alla rovescia degli ultimi mille giorni sul palco è solo all’inizio.
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