Messaggio di Claudio Baglioni
Ora sarei entrato in un abbraccio di luce e di bella accoglienza sul palco del teatro di Assisi.
Ogni inizio è il primo.
Non è mai come l’hai immaginato e non ci si abitua nemmeno dopo mille e mille volte.
È un salto nel vuoto, un riemergere dal fondo del mare, un decollo dalla rincorsa sulla pista blu verso l’immenso mistero del cielo.
È sconosciuto il tono della prima parola che si dirà, il suono dell’accordo dell’intro che apre e spalanca il concerto, il timbro della nota con cui la voce si libererà dal silenzio per salire su in alto e poi precipitare in picchiata sulla platea.
Sarà sempre così.
Qualcosa che torce il collo, cava il respiro, arrotonda la bocca. Il piano di volo annunciato è spostato nel tempo.
Lo spazio è in qualche parte del cuore, in attesa.
Claudio