Ciao, purtroppo non ho materiale fotografico, né video che valga la pena di condividere, ma ieri ero al concerto e ho appena scritto qualcosa sulla serata, una breve riflessione.
Mi chiamo Lucia e sono una cosiddetta “millennial”.
Sarebbe a dire: io e Claudio non siamo cresciuti insieme, ma io sono cresciuta con lui, che appartiene alla generazione dei miei genitori.
Loro lo ascoltavano, mia sorella lo ascoltava: il mio primo concerto è stato intorno ai 9, 10 anni. Ricordo l’enigma da risolvere nel cd di “Viaggiatore sulla coda del tempo”; ricordo, pochi anni dopo, l’iscrizione a doremifasol (che allora aveva un altro nome) e la prima iscrizione al ClaB: condivisione urgente e trepidante di una grande passione con persone da tutta Italia.
Sì, perché ascoltandolo ho iniziato ad amarlo anch’io, e più di tutti in famiglia: con i suoi testi ho imparato tante parole nuove, ho trascorso alcune delle mie ore più intense, riflettendo e percependo un’a inità di pensiero che andava oltre la nostra comune timidezza.
Ho recuperato e approfondito tutta la sua discografia con un cofanetto che mio papà regalò a mia mamma. Da studentessa diligente, marinai la scuola in occasione del “concerto” sul terrazzo in via dei Noci: era il mio idolo. Ieri, 15 gennaio 2025, ero al teatro dell’Opera per quello che in poco più di 30 anni di vita sarà stato il mio trentesimo concerto/incontro, o giù di lì.
Mentre andavo verso il teatro, mano nella mano con mio marito (a cui ora posso dedicare live molte canzoni, e chi lo avrebbe mai detto? ma questa è un’altra storia), ieri, dicevo, ho pensato che Claudio per me non è soltanto un amico, una “cara immagine”, qualcuno con cui ho intessuto un legame intimo, nota dopo nota, pur non conoscendolo a atto di persona: Claudio è anche un modello.
Un modello, per me, di tenacia e determinazione, prova vivente che quando il grande talento e il lavoro duro si incontrano il risultato è dirompente e inevitabile.
Suonerà banale, scontato, eppure penso non lo sia a atto. Penso che Claudio rappresenti una generazione che ha imparato l’importanza del seminare, del costruire in modo infaticabile, costante, giorno, dopo giorno, dopo giorno.
L’importanza dell’ambizione buona, quella che genera valore e arricchisce la vita di soddisfazione e grandi risultati, e fa fiorire non solo chi la coltiva onestamente, ma anche chi può coglierne i frutti.
E a proposito dell’intersecarsi dei 3 piani che hanno accompagnato il viaggio di ieri sera – il passato, il presente e il futuro -, credo che questo modo di approcciare il lavoro e la vita, oggi, dobbiamo ricordarcelo e tenerlo presente, anche per le generazioni future.
Farlo restare presente, perpetuare: sia come “tanti io” che come “noi”, collettività.
Ieri ho riflettuto su cosa significhi saper incantare il pubblico per 3 ore senza alcuna interruzione, solo sul palco, solo insieme a tre pianoforti e un po’ di parole appresso.
Beh, tante parole appresso, a dir la verità – che Claudio si diverte ancora a cantare con l’umiltà di chi sa di essere nato per quello, eppure fa di tutto per essere ancora, e ogni volta, all’altezza di sé stesso. Senza mai risparmiarsi. Mentre tornavo, ho chiesto a mio marito: se mai riuscissi finalmente a incontrarlo, che cosa potrei mai dire per non risultare banale, e fargli capire in pochi secondi quanto conti, per me, la sua amicizia? Ci siamo risposti così: probabilmente un “grazie” sarebbe su iciente.
Come amico, come modello, come simbolo di una generazione. Ora che ai miei genitori, purtroppo, “grazie” non posso più dirlo.
Senza retorica, senza fronzoli, senza troppe parole: grazie amico mio, sono felice di aver contribuito a renderti meno “rognoso” il debutto, di cui personalmente non butterei proprio niente.
Tu divertiti e splendi, e stai bene – ci vediamo nei prossimi mesi.
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E e sarà sempre il migliore io vado il 10 Aprile e spero in questa occasione di conoscerlo dal vivo. Il mio cantante preferito lo seguo da quando avevo 12 anni.
Io non so come farò mi mancherai da morire causa un intervento alla colonna vertebrale tutti i miei sogni di 70 si sono spenti seguo i miei gruppi Salvo ogni video ti dico solo fai buon viaggio della vita mi mancherà rincorrerti da una città una stazione un pulman dove sono tornata a vivere grazie a te grandissimo uomo