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Claudio Baglioni a Foggia nel 2026?

Corsa per inaugurare l’Anfiteatro Mediterraneo nel 2026 con Baglioni: “La stagione dell’abbandono è finita”
Presentato a Palazzo di Città il progetto di ristrutturazione. In estate partiranno i lavori

Correva l’anno 2000, la bellezza di 25 anni fa, quando il tour acustico ‘Sogno di una notte di note’ di Claudio Baglioni faceva tappa al glorioso Teatro Mediterraneo di Foggia. È a tutti gli effetti un cimelio il biglietto che l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Galasso ha consegnato al vice presidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese. Sogna un’altra notte di note nel 2026, giusto in tempo per l’addio alle scene dell’artista. “Noi faremo una corsa per inaugurare questo teatro nel 2026, poi magari riusciamo anche a invitarlo e ospitarlo per uno degli ultimi concerti. Sarebbe una cosa eccezionale”, ha detto l’assessore in occasione della presentazione del progetto di adeguamento funzionale, strutturale impiantistico, acustica, antincendio e barriere architettoniche.

È stato lui a ripercorrere la cronistoria a partire dal 2 novembre 2020, quando è stato intercettato il finanziamento per la progettazione definitiva ed esecutiva. “È il momento topico in cui comincia l’avventura dell’Anfiteatro Mediterraneo”, ha esordito Galasso, fino ad arrivare ai giorni nostri, quando racconta di una “attività frenetica” dei suoi uffici, insieme alla dirigente Irene Licari, e una corsa contro il tempo, anche per non incorrere in un ulteriore adeguamento dei prezzi. “Raccogliamo un percorso che viene da lontano”, ha riconosciuto la sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo. Alla presentazione del progetto di ristrutturazione nella sala consiliare era presente anche il progettista Augusto Marasco.

La ristrutturazione dell’Anfiteatro Mediterraneo dovrebbe partire a inizio estate. Nel secondo semestre del 2026 dovrebbe essere pronto, con i dovuti scongiuri e l’ottimismo del caso. “Non priviamoci della gioia di aver conseguito un traguardo meraviglioso – ha detto Galasso a proposito del cronoprogramma e di eventuali contrattempi, opportunamente esorcizzati -. Questa città vede la pubblicazione di una gara di lavori del primo stralcio che attendeva da 15 anni. Questo è un lavoro che ci deve far gioire tutti. Poi, i lavori pubblici sono insidiosi e avremo occhi aperti nei prossimi mesi, ma almeno per un nano secondo gioiamo tutti assieme per questo traguardo veramente storico”. In primavera dovrebbero essere aggiudicati i lavori.

Il costo dell’intervento ammonta a 8,8 milioni di euro, di cui 6 milioni a carico della Regione Puglia e la restante parte a spese del Comune di Foggia. La capienza dovrebbe essere più o meno la stessa, tra i 3.095 e i 3.300 spettatori. Come anticipato da FoggiaToday nel 2023, saranno presenti laboratori che potranno ospitare attività anche quando il teatro è chiuso, proprio come il bar, aperto tutto l’anno.

“Per chiunque abbia vissuto la stagione d’oro della cultura della città di Foggia, l’Anfiteatro Mediterraneo è un luogo dell’anima, un luogo dei ricordi felici e di una stagione virtuosa della nostra città. Ha visto al suo interno esibirsi artisti del calibro di Bob Dylan, Pino Daniele De Gregori, Giorgia – ha ricordato l’assessora alla Cultura Alice Amatore -. Per troppo tempo è stato sottratto alla città. Dal 2010 è il simbolo della decadenza e di opportunità mancate per Foggia. Oggi, però, siamo qui per dire che quella stagione di abbandono è finita”.

La struttura, negli anni, come rimarcato anche dalla sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, è stata “vandalizzata e saccheggiata”.

La Regione Puglia ha stanziato i 6 milioni di euro il giorno dopo il suo insediamento, come ha ricordato Piemontese: “Abbiamo provato a fare in modo che potessero divenire la speranza di una storia nuova che passa dall’abbandono, dal buio, dalla dismissione a un luogo che diventa elemento di produzione”. È la sfida di “una rinascita possibile di Foggia che parte da luoghi simbolo”, ha proseguito il vice presidente della Regione Puglia che rivendica di aver “riacceso le luci”. Adesso, “la sfida vera – ha osservato – è quella di far filare dritto, veloce e senza intoppi il cantiere”.

Fonte articolo

The Godfather

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