Riscoprire la poesia dimenticata:
“Ci Fosse Lei” di Claudio Baglioni
Ci sono canzoni che restano impresse nella memoria collettiva, brani che diventano simboli di un’epoca e che chiunque, anche distrattamente, ha ascoltato almeno una volta nella vita.
E poi ci sono quelle canzoni che, per qualche motivo, restano nell’ombra, relegate in un angolo nascosto della discografia di un Artista, come vecchi cimeli dimenticati in una soffitta polverosa.
“Ci Fosse Lei” di Claudio Baglioni è una di queste!
Di questo brano non si trovano molte informazioni in giro, quasi come se fosse stato rimosso dal tempo, lasciato a “galleggiare” al largo di un’epoca che non si è mai presa la briga di celebrarlo davvero.
Ma la verità è che questa canzone non ha mai avuto DAVVERO l’occasione di emergere.
Pur essendo un brano molto vecchio nella sua essenza, “Ci Fosse Lei” è stata pubblicata solo nel 2005, e già allora è passata in silenzio, senza essere spinta, senza che le fosse data la possibilità di raggiungere il pubblico e imprimersi nella memoria collettiva.
Non è stata ignorata: semplicemente, non è mai stata presentata con la rilevanza che meritava!
Eppure, ascoltandola con attenzione, ci si accorge che al suo interno vive la STESSA poesia che ha reso grandi le opere più conosciute di Claudio.
Una poesia che non si misura con rime studiate o citazioni letterarie, ma con l’intensità delle immagini evocate, con il modo in cui i sentimenti si intrecciano alle parole di tutti i giorni, con l’uso di pronomi e tempi verbali che dipingono scene sospese tra passato e presente, tra rimpianto e desiderio.
Baglioni è stato spesso accusato di aver attinto alla tradizione poetica, di aver lasciato che versi di altri autori filtrassero nei suoi testi.
Ma la Sua VERA forza sta in un altro tipo di poesia:
quella che nasce dall’uso sapiente del linguaggio comune, dalla capacità di trasformare una frase semplice in un frammento di vita vissuta.
“Ci Fosse Lei” ne è un esempio perfetto: non serve cercare altrove il suo valore, perché è già tutto lì!Nascosto tra le parole e le note, pronto per essere riscoperto.
Oggi, questo brano (dimenticato e/o ignorato dalla maggioranza) vogliamo farlo “riemergere”, come un tesoro ritrovato.
Non è solo una canzone da riascoltare, ma un pezzo di storia musicale che MERITA di essere riportato alla luce.
E nel farlo, ci accorgiamo che Claudio, già allora, era capace di scrivere canzoni che andavano oltre il semplice ascolto: erano (e restano tuttora) piccoli “viaggi nell’anima”, pronti a rivelare il loro significato più profondo … ma soltanto a chi ha il coraggio di fermarsi, e ascoltare davvero.
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