Ci ha lasciati Giovanni Milanesi
Ci lascia oggi GIOVANNI MILANESI un BAGLIONIANO DOC, una straordinaria persona sempre gentile e con un sorriso per tutti.
Alla sua famiglia e a chi lo conosceva le condoglianze più sentite da tutti noi di doremifasol.org e saltasullavita.com
Un passato da calciatore, poi da tecnico in Comune: addio a Giovanni Milanesi, papà del parco del Campus universitario
Si è spento all’età di 59 anni, compiuti il 5 febbraio, Giovanni Milanesi. Centrocampista, è cresciuto prima nel settore giovanile del Forlì e poi in quello della Sampdoria (dove ha giocato con Gianluca Vialli e Roberto Mancini tra il 1983 e il 1985), arrivando al Bologna nel 1985
Una carriera da calciatore prima, poi come funzionario al Comune di Forlì. Si è spento all’età di 59 anni, compiuti il 5 febbraio, Giovanni Milanesi. Centrocampista, è cresciuto prima nel settore giovanile del Forlì e poi in quello della Sampdoria (dove ha giocato con Gianluca Vialli e Roberto Mancini tra il 1983 e il 1985), arrivando al Bologna nel 1985, giocando una partita in prima squadra per poi tornare nella sua città. Nella sua carriera calcistica ha avuto il pregio di aver lavorato con allenatori del calibro di Lippi, Mazzone e Ulivieri. In Comune ha lavorato nell’Unità manutenzione infrastrutture stradali e autoparco.
L’Amministrazione comunale di Forlì lo ricorda come “tecnico di profonda esperienza e solida preparazione, apprezzato unanimemente per la dedizione al lavoro, le competenze e per la straordinaria capacità di relazione con amministratori, colleghi e cittadini”. Tra le principali opere che lo avevano visto come progettista nell’ambito del servizio Infrastrutture del Comune di Forlì spicca la realizzazione del parco del Campus universitario, progetto che ha ricevuto un importante riconoscimento a livello nazionale.
“Giovanni Milanesi è stato anche tra i protagonisti dei principali interventi di rigenerazione e di mobilità urbana che hanno interessato la città – prosegue il ricordo del Comune -. Collega e amico brillante, si distingueva in ambito professionale e nei rapporti con le persone per umanità, bontà d’animo e assoluta generosità. Nel tristissimo momento della sua scomparsa, ne ricordiamo anche la caratura umana e la forza di volontà che lo aveva portato a conseguire una laurea in Archeologia mentre svolgeva già l’attività professionale. Gli amici apprezzavano di Giovanni anche le qualità artistiche come musicista e cantante, così come avevano avuto modo di conoscerlo in gioventù quale promessa del calcio italiano. Con commozione il sindaco Gian Luca Zattini, il Consiglio Comunale, la Giunta e l’Amministrazione comunale tutta si uniscono al dolore dei familiari, esprimendo i sentimenti di cordoglio, stima e affetto, unendo in un grande abbraccio amici e colleghi”.
Tanti i messaggi di commemorazione, ricordo ed affetto sui social. “Con il cuore spezzato, piangiamo la scomparsa di Giovanni – scrive l’assessora Andrea Cintorino -. Non era solo un dipendente comunale, ma una persona straordinaria che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri con un impegno che andava ben oltre il lavoro. Con lui, abbiamo dato vita al progetto del Natale, un progetto che rifletteva la sua passione e la sua attenzione per ogni piccolo dettaglio. La sua gentilezza, la sua disponibilità e il suo sorriso erano un faro per tutti noi, e ogni giorno era un regalo in più che Giovanni ci faceva con il suo spirito. La sua perdita lascia un vuoto profondo, ma anche una ricchezza di ricordi che resteranno con noi per sempre. Giovanni non era solo un collega, ma un amico, una persona che ha toccato le vite di tutti con il suo calore umano”. “Ti porteremo con noi nei nostri passi”, sono le parole del gruppo Stradafacendo ASD – Nordic Walking.
Quella di giovedì, scrive ad esempio su Facebook il coordinatore del quartiere Romiti Stefano Valmori, “è una di quelle giornate che non sarebbe mai dovuta arrivare. Un amico, una persona che ha sempre dimostrato la sua professionalità e la sua voglia di aiutare il prossimo purtroppo ci ha lasciato. Voglio ricordare Giovanni Milanesi, che ci ha lasciati poche ore fa, come sia la sua figura stata importante sia a livello personale sia a livello dell’intera comunità forlivese.
“Giovanni – continua Valmori – è stato una persona che con il suo impegno lavorativo è stato vicino a noi tutti e soprattutto ricordo proprio nei momenti post alluvione quanto ci è stato vicine quanta carica ci dava con il suo sorriso dicendo sempre : ”Dai ragazzi sono sicuro che ce la farete a risollevarvi, siete forti come persone e ce la farete…”. Con il suo sorriso stemperava sempre le varie situazioni anche le più complicate”.
Conclude Valmori: “Ha sempre dato tanto a livello lavorativo per la città di Forlì e per il nostro quartiere Romiti. Come dice una persona che eri come un fratello per lui. L’unica consolazione a non averti più qui è il pensiero che per te ci sia un disegno più grande, qualcosa che ancora ignoro, ma che per adesso fa un male cane. Sono convinto di questo, perché un angelo non può stare troppo tempo sulla terra”.
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Io mi chiamo Giordano Mirella ,Gio’ era il mio migliore amico , baglioniano come me, cantava con una voce bellissima, simile a quella del Baglioni di E tu, fantastico uomo sempre presente per tutti anche durante l’alluvione dell’Emilia Romagna , un sorriso che ti toccava il cuore e se io fossi Dio lo vorrei al mio fianco . Ciao caro Gio’ con chi andro’ ai concerti? ❤️