Si è tenuta a Roma la presentazione delle iniziative legate all’anniversario dell’album “LA VITA È ADESSO, IL SOGNO È SEMPRE” di CLAUDIO BAGLIONI
L’album “LA VITA È ADESSO, IL SOGNO È SEMPRE” di Claudio Baglioni, pubblicato l’8 giugno 1985, ha segnato un’epoca di musica e di costume, incarnando i giorni e le speranze degli anni Ottanta.
Il suo successo ineguagliato lo rende ancora oggi il disco più venduto da sempre nel nostro Paese. Un unicum della storia della musica italiana non solo in termini di record di vendite – 4 milioni e mezzo di copie fisiche – ma anche di numero di settimane in classifica , con la permanenza in vetta per 27 settimane consecutive e la presenza ininterrotta per oltre un anno nelle prime posizioni .
Sono tre le iniziative che festeggiano Claudio Baglioni e questo leggendario 40° anniversario: un progetto discografico , uno editoriale e uno dal vivo anticipato da un concerto evento in anteprima.

«La vita è adesso, il sogno è sempre!». Parola (e soprattutto musica…) di Claudio Baglioni, che a 40 anni esatti dal più grande successo discografico di tutti i tempi in Italia – non solo del cantautore romano ma dell’intero panorama musicale nazionale con oltre 4,5 milioni di copie fisiche vendute e il primo posto in classifica nella Hit Parade per ben 27 settimane consecutive – celebra l’anniversario del disco uscito a giugno del 1985 riproponendolo non con una semplice rimasterizzazione dei brani ma con un album a tutti gli effetti ‘nuovo’, perché interamente suonato dal vivo nei Forum Studios di Roma con i 21 elementi dell’Orchestra sinfonica italiana del Cinema e il coro lirico ‘Giuseppe Verdi’.
La tracklist è quella dell’album originario «La vita è adesso» che oltre al brano che dà il titolo al disco contiene successi come «Un nuovo giorno o un giorno nuovo», «Uomini persi», «Amori in corso», «E adesso la pubblicità», «Notte di note, note di notte» nonché l’inedito «Il sogno è sempre» che ne è di fatto il sottotitolo.
Più commozione o nostalgia a spegnere 40 candeline sulla ‘torta musicale’ di maggior successo della tua carriera artistica?
«In realtà, io non amo troppo le celebrazioni, perché anche se si è ancora in vita mi ricordano un po’ le commemorazioni… Ma un successo così andava festeggiato. Però, non con una banale ripubblicazione dell’album magari con una sorta di ‘romanella’, come noi romani chiamiamo le riverniciature superficiali tanto per levare la polvere e qualche macchia sulla parete. Invece, l’idea di tornare in studio di registrazione e ricantare l’intero album dal vivo ci è apparsa una scelta quasi naturale».
A quale stato d’animo di allora e di oggi è legato quel titolo, «La vita è adesso», con il suo sottotitolo, «Il sogno è sempre»?
«Veramente, il titolo che avevo provvisoriamente scelto era un altro: «Un bar sulla città», pensando all’inizio di tanti film in bianco e nero che mi hanno sempre attirato. Ma quel 1985 fu per me un anno particolare. Il 6 gennaio, alla finale del «Fantastico», il tradizionale show del sabato sera sulla Rai presentato da Pippo Baudo, fu abbinato un sondaggio su quale fosse stata la canzone del secolo e fra le dieci finaliste arrivò prima la mia «Questo piccolo grande amore». Lo appresi davanti alla tv, scesi in strada con i miei due cani e mentre passeggiavo pensavo «L’ho composta proprio io!».
Iniziò pure a nevicare e io mi ripetevo fra di me che ero l’autore della canzone del secolo… Così pensai a quel titolo, «La vita è adesso». Registrammo l’album a Londra, ma quando scesi dall’aereo a Fiumicino e tornai a Roma pensai di aver fatto un disco orrendo, che non avrebbe avuto successo. Felicissimo di essermi sbagliato!».
Conferma l’addio dopo i fatidici “mille giorni” annunciati?
«Mille voleva essere solo una cifra simbolica, non un timer per il conto alla rovescia…Però, credo che grosso modo i tempi coincideranno con quel numero».
Nell’edizione limitata, il cofanetto contiene anche un libro con illustrazioni dell’artista Emiliano Ponzi per descrivere visivamente i testi dei brani. Nei recenti concerti, come quello alle Terme di Caracalla, le canzoni erano accompagnate dalle performance di ballerini, mimi, acrobati… La musica da sola non basta a descrivere tutto il suo mondo?
«Ho sempre pensato che, se non si è eccessivamente esibizionisti o narcisi, è sempre difficile salire sul palco da soli, davanti a tanti occhi che ti guardano e tante orecchie che ti ascoltano. Servirebbe un fortissimo senso di autostima e non è il mio caso… Anzi, ero sempre timido, introverso, ripiegato su me stesso. Pensandoci bene, fare l’artista, il cantante, è stata davvero una stranezza della mia vita. Ma per esibirmi mi serve sempre avere curiosità e io le provo per le diverse arti, che in qualche modo completano la mia arte musicale».
Il Grand Tour che partirà a fine giugno del prossimo anno per proseguire fino agli inizi di settembre, toccando una quarantina di tappe in tutta Italia, avrà un’anteprima il 27 settembre di quest’anno a Lampedusa. Perché si sente sempre legato a quest’isola siciliana?
«Ho sempre pensato che esista un luogo di nascita e un luogo elettivo: il primo è stato Roma, il secondo per me è Lampedusa, un’isola che trovo bellissima non soltanto per la sua natura e i suoi abitanti ma per tutta la sua vita, per il tema del viaggio. Mi entusiasma l’idea di far partire proprio da lì il mio nuovo tour, come un viaggio interiore, un viaggio dell’anima».
L’anima degli artisti è più profonda della cosiddetta ‘gente comune’?
«Gli artisti sono, o siamo, persone altamente imperfette, ma dotate di antenne sensoriali capaci di ‘tradurre’ quel che accade attorno a noi. Forse, oggi non c’è più una veduta ampia, servirebbe un compasso più largo…»
Se, come afferma nel suo ultimo brano, «il sogno è sempre», qual è il suo sogno?
«Il mio sogno è di avere sempre un sogno, fino all’ultimo istante della mia vita, come un orizzonte che non si arriva mai a conquistare ma al tempo stesso come uno scenario ineludibile del nostro essere».
Io avevo 24 anni in quel 1985,io credo che questa nuova versione sia per le nuove generazioni 2025.N.B. Complimenti per le due versioni.Non ci resta il nuovo lavoro discografico.Fan ‘ 74.