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Scaletta Roma 27\12\2013

Terza ed ultima serata per Claudio Baglioni all’Auditorium Parco della Musica di Roma, per il suo Dieci Dita 3. Teatro completamente pieno.  Ospite della serata: Giovanni Baglioni.  

Scaletta:

  • Ore 21.10 Claudio sale sul palco accolto da un bellissimo  e caloroso applauso
  • Ore 21.11  Solo – pianoforte
  • Ore 21.19 Claudio fa alzare il primo violino: la nostra Raffaella Loreti. Sale in piedi sulla sedia e canta: una Casetta in Canadà, raccontando quando la fece da bambino
  • Ore 21.22 Una storia vera – chitarra
  • Ore 21.32  Claudio Baglioni dedica questi concerti a sua mamma, la signora Silvia, che ci ha lasciato da meno di un anno. 
  • Ore 21.33 Acqua dalla luna – chitarra
  • Ore 21.38 Dieci Dita – tastiera
  • Ore 21.46 Claudio racconta del suo primo debutto a Centocelle, al festival di San Felice da Cantalice ed intona Ogni Volta di Paul Anka
  • Ore 21.47 Fotografie – chitarra
  • Ore 21.53 E noi due là – tastiera
  • Ore 21.59 Ragazze dell’est –  pianoforte
  • Ore 22.06 Gli anni della gioventù – tastiera
  • Ore 22.18 I vecchi – chitarra
  • Ore 22.28 Poster – pianoforte
  • Ore 22.33 Isole del sud – tastiera
  • Ore 22.41 Con tutto l’amore che posso – chitarra
  • Ore 22.45 In un’altra vita – tastiera
  • Ore 22.53 Medley a cappella: Noi no, Domani mai, Vivi, Dagli il via, Io sono qui, Cuore di Aliante, Sono io
  • Ore 22.56  Sale sul palco Giovanni Baglioni
  • Ore 22.57 Giovanni Baglioni alla chitarra, accompagna Claudio Baglioni su E adesso la pubblicità
  • Ore 23.03 Giovanni Baglioni suona un suo pezzo dal titolo: Toro seduto ascendente leone.
  • Ore 23.05 Giovanni Baglioni alla chitarra, accompagna Claudio Baglioni su Via
  • Ore 23.11 Giovanni Baglioni lascia il palco e Claudio Baglioni al pianoforte canta Avrai
  • Ore 23.24 Claudio Baglioni fa cantare il pubblico presente sul palco: Signora Lia, W l’Inghilterra, Ragazza di Campagna, Porta Portese – chitarra
  • Ore 23.33 E tu – tastiera
  • Ore 23.38 Claudio Baglioni scende in platea e tra il pubblico presente in sala, canta: Questo piccolo grande amore. 
  • Ore 23.44 Medley pianoforte/tastiera: Amore bello, Sabato pomeriggio, E tu come stai, La vita è adesso
  • Ore 23.53 Strada facendo – chitarra
  • Ore 23.58 Mille giorni di te e di me – tastiera
  • Ore 00.03 Con voi – con base strumentale
  • Ore 00.10 Saluti finali

 Grazie a Sabrina Panfili per la scaletta, in esclusiva per: https://www.doremifasol.org e http://www.saltasullavita.com

redazione

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com è composta da tanti amici ed appassionati della musica di Claudio Baglioni, coordinati dal fondatore e amministratore Tony Assante. Un grazie a loro per il lavoro e l'aiuto apportato a questo portale - Per scrivere alla redazione usare wop@doremifasol.org

Un Commento

  1. E’ una sera di dicembre. Sono solo a Roma. E’ la mia città, sì amata ma odiata al punto di lasciarla. In questi anni c’è stato un compagno di viaggio che mi aiutato a battere e combattere il tempo con la sua arte. Ma i nostri tamburi hanno continuato a battere lontani.

    E ora stanno per scorrere i titoli di coda sulla sua storia. E’ stato un grande mago ma pensa che sia giunta l’ora di scendere per sempre dal palco. Poi avverte un’urgenza. E’ anche la mia. Quella di far parte di quel pubblico di cui non sa fare a meno. Stavolta davvero.

    Sono in platea nel tempio della musica. Si abbassano le luci in sala. Sale sul palco. Come lo avevo sempre immaginato. Eleganza e classe. Si siede al piano. ‘Lascia che sia…’ Stupore. La voce calda e limpida come non credevo. L’interpretazione è delicata e toccante. Non ha bisogno di virtuosismi. ‘E di come te ne andasti via…’ Accenna un acuto. E’ il primo brivido.

    E’ solo Claudio. Non c’è più mamma Silvia. Non c’è l’orchestra. C’è il suo pubblico. Ci sono i racconti di una vita. Ci sono anch’io.

    Ancora emozioni. La chitarra per sognare che possa crescere acqua dalla luna. La tastiera e dieci dita.

    I ricordi delle ragazze dell’est nei mattini pallidi dei giorni brevi di un’idea. Le età della vita… Gli anni della gioventù come una spada e gli occhi dei vecchi annacquati dalla pioggia della vita.

    Isole del sud. Le nostre. Per molti terra promessa. Non è così. Il dramma di chi arriva e di chi parte. Nè là nè qua. Penso ai miei trent’anni e alla mia generazione. Siamo acqua. Anche noi.

    In’un altra vita… Folgorante al primo ascolto. Vorrei che lo sapesse. La galleria si alza in piedi… Anche il lato destro della platea. Ma sono nell’altro lato. Il pubblico davanti a me è più restio. Non importa. Mi alzo di scatto e applaudo. Quasi istantaneamente Claudio si gira. Sembra sorridermi. Ringrazia calorosamente e si dice onorato. Mi sento libero. Oltre.

    E’ buio. Solo le note di una chitarra. Così armoniose. Non può essere. Sono di più. C’è anche un tamburo. E’ soltanto lui. Giovanni. E la voce di Claudio. Ringiovanita. Ancora più potente. E adesso la pubblicità… L’assolo geniale di un toro seduto ascendente leone. Via… Avrai, ancora, il tuo tempo per andar lontano…

    Un “senza stucco e senza inganni” degno della ormai logorata maglietta “Pina”. Accoccolati ad ascoltare il mare… Il teatro come un falò. Forse uno stadio. Sì. Strada facendo.

    Mille giorni. No. Cinquemila. Tanti ne abbiamo trascorsi insieme. Stavolta davvero. E con voi.

    Cucaio84

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