Oltre è l’undicesimo album da studio di Claudio Baglioni, pubblicato nell’autunno del 1990 dalla CBS.
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- Testi delle canzoni
L’album, la cui uscita era prevista per l’autunno del 1989, inizialmente doveva chiamarsi “Un mondo più uomo sotto un cielo mago”, dicitura che poi, modificata in “Un mondo uomo sotto un cielo mago”, è andata a formare il sottotitolo dell’album stesso. Nella copertina dell’album è ritratto un disegno dello stesso Baglioni a torso nudo.
L’album in questione segna una svolta artistica e umana nella vita di Baglioni. Musicalmente Baglioni intraprende un percorso artistico che lo porterà a cambiare profondamente il metodo di scrittura con il quale aveva, fino a quel momento, prodotto i suoi maggiori successi. Se questo da una parte porterà un rinnovamento del suo stile musicale, comunque avviato già da qualche anno, dall’altra creerà perplessità iniziali in critica e pubblico.
Alcuni dei fan pensano che Baglioni abbia voluto cambiare troppo il suo stile, in cui ad esempio vengono introdotti elementi di musica etnica dopo il suo incontro con Peter Gabriel, non riconoscendosi più nelle melodie cantate nell’album, stavolta meno orecchiabili che nei dischi precedenti.
I testi delle canzoni riflettono questo cambiamento, diventando a volte criptici e intricati, tanto che alcuni critici parlano di uno stile molto vicino a quello di Pasquale Panella, paroliere di Battisti durante gli anni ottanta e novanta, famoso per i suoi testi surreali. Sul risultato finale pesa anche il fatto che i testi delle canzoni non furono inclusi nell’album, ma solamente pubblicati su TV Sorrisi e Canzoni. Al loro posto Baglioni scrisse un lungo racconto incluso in una edizione speciale del doppio vinile, disponibile inizialmente tramite prenotazione, in cui è inclusa la quasi totalità dei testi, senza soluzione di continuità, in ordine sparso rispetto a quello di ascolto e inframmezzato da altri pensieri. Il tutto è accompagnato da un poster su cui compare l’immagine di copertina e sul cui retro è scritto il racconto in calligrafia, (mentre è solamente stampato nell’edizione standard): una sorta di guscio narrativo che è anche impaginato a guisa di conchiglia, fedele alla frase iniziale che recita “Cucaio viene dal mare” e che rimanda, per il suo stile privo di punteggiatura, al monologo interiore di Molly Bloom nell’Ulisse di James Joyce.
Nonostante gli elementi innovativi, che lo affrancano dall’etichetta di cantante dei buoni sentimenti, l’album ottiene un notevole successo commerciale, arrivando a stazionare in classifica per oltre quaranta settimane, rientrando in occasione delle varie serie di concerti, trainato in modo particolare da alcuni pezzi divenuti dei classici, tra cui Dagli il via (primo videoclip promozionale mai girato da Claudio) e alla ballad confidenziale “Mille giorni di te e di me”.
In molte interviste Baglioni si è poi riferito a questo disco come l’inizio di una trilogia del tempo, in cui Oltre rappresenta il passato, Io sono qui, del 1995, il presente e Viaggiatore sulla coda del tempo, del 1999 il futuro.
Attraverso le canzoni dell’album viene raccontata la storia di Cucaio, un personaggio nel quale Baglioni riversa parte della sua storia personale e artistica. Infatti Cucaio era il modo in cui Baglioni pronunciava il proprio nome da bambino.
Release date – 16 Novembre 1990
Casa Editrice – CBS
Claudio Baglioni – Voce
Manu Katche, Steve Ferrone, Charlie Morgan – Batteria
Pino Palladino, Tony Levin, John Giblin – Basso
Simon Clark, Danilo Rea – Piano;
Celso Valli, David Sancious, Nick Glennie Smith – Tastiere
David Rhodes, Phil Palmer, Paolo Gianolio, Paco De Lucia – Chitarre; Frank Ricotti, Danny Cummings, Ghironda M. Bono, Hossan Ramzy – Percussioni; Michael Gaucher, Isobel Griffiths Brass and Woodwind, Antoine Russo, Pierre Dutour diretti da C. Valli – Fiati; Unione Musicisti di Roma diretti da Celso Valli – Flauti; Richard Galliano – Fisarmonica; Danny Thompson – Contrabbasso; Walter Savelli – Pianoforte; Didier Lochwood – Violino;
Coro – Cesare De Natale, Livio Macoratti, Claudio Mattone, Matteo e Piero Montanari, Franco Novaro, Danilo Rea, Massimiliano Savaiano, Walter Savelli, Susan Duncan Smith, Roberta Longhi, Paola Massari, Rossella Corsi, Ida Baldi, Orchestra di archi e mandolini, archi oboe e fagotto: Unione dei Musicisti di Roma diretta da Celso Valli,
Voci – Mia Martini, Youssou N’Dour, Oreste Lionello, Silvia e Riccardo Baglioni, Mario Pescetelli, Teresita Lastoria
Celso Valli – Tastiere e programmazione ritmica
Manu Katche – Batteria e percussioni
Crediti album “Oltre – Un mondo uomo sotto un cielo mago”
Ideato, scritto e cantato da Claudio Baglioni; arrangiato e diretto da Celso Valli; prodotto da Claudio Baglioni
Seguito e realizzato da Pasquale Minieri; curato da Susan Duncan Smith, Roberta Longhi, Paola Chamberlain, Graham Dickson, Claude Grilles, Maurizio Moggi, Sergio Marcotulli, Paul Mortimer, Eddie Offord; mixato da Graham Dickson e Pasquale Minieri; trasferito su disco da Tim Young; studi di registrazione: Real Word Bath Westside Londra; Town House, Londra; Grande Armée, Parigi; Forum, Roma; Pick up, Reggio Emilia; Studio Emme, Firenze; Easy Records, Roma; Heaven, Rimini; Great Linford MiltonKeynes; programmazione computer Paolo Gianolio; mixaggi addizionali Mark Chamberlain; progetto d’immagine Venezia Projects; fotografie Guido Harari; realizzato presso SBP, Roma; videodesigner Vittorio Venezia; impaginazione grafica e coordinamento esecutivo Lapislapis
Un particolare ringraziamento a: Pino Daniele per cortesia della CGD; Paco De Lucia per cortesia della Polygram; Oreste Lionello; Didier Lockwood per cortesia della Le Sphinx Cream Records; Mia Martini per cortesia della Fonit Cetra; Youssun N’Dour per cortesia della Virgin; copertina di Antonio Dojmi da un’idea di Paola Massari
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Salve, mi pare che nei crediti di Otre sia stato omesso un importante artista italiano: Pino Daniele che si distingue per il bellissimo solo sul brano Io Dal Mare.
Cordiali saluti.