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È una giornata densa di nuvole

È una giornata densa di nuvole
che di tanto in tanto cerca di darsi un po’ di sereno.
Anche il cielo è confuso
come la Terra che gli sta sotto.
In tivù, nelle radio, sui giornali, nei blog della rete
si discute sull’immigrazione.
E come ormai per qualunque argomento,
i protagonisti della politica lo fanno
col solito gioco delle parti e gli interessi di bottega
e i cittadini con rabbia e disillusione.
Sono anni che sento tanto parlare
e mi sono rimaste poche fondate speranze.
Si risalirà mai fino alle cause del problema?
Si interverrà prima, con onestà e redistribuzione di mezzi, nei paesi in difficoltà?
Si troveranno finalmente regole e provvedimenti giusti ed efficaci?
Si capirà che ciò che si vede a Lampedusa è appena il dieci per cento del fenomeno?
Si ricorderà che dura da venticinque anni senza rimedi intelligenti?
Si finirà di confondere, a seconda delle convenienze, profughi e clandestini?
Si fermerà un giorno l’immigrazione irregolare per il bene di tutti, migranti e accoglienti?
Si puniranno davvero i colpevoli di tante tragedie?
Si potrà guardare ai viaggi degli uomini con fiducia e capacità di interscambi?
Si saprà imparare a vivere una vita diversa e migliore, in ogni angolo di mondo?
Quando cominciammo O’Scia’
ci credevamo così tanto
che pur riconoscendo che il nostro apporto
sarebbe stato marginale e poco decisivo
sentimmo il dovere di provare a dare anche quel modesto aiuto.
Per molto e molto tempo.
È una giornata strana, oggi.
Lontani da quelle isole su cui abbiamo respirato un vento di aneliti di cambiamento.
Lontani dal primo giorno di un giro di musica,
una micidiale ma adrenalinica volata di dieci giorni
in questo Paese malmesso, disorientato, demotivato.
Che mica avremmo cambiato l’Italia.
Ma il nostro umore, sì.
È una giornata così, oggi.
Lontani dall’entusiasmo e dal calore di quando ci si ritrova e si sta insieme.
La vita, però amici miei, è l’arte dell’incontro.
Si ricomincerà presto a camminare verso l’orizzonte della prossima emozione.
Passa ora una piccola carovana di gabbiani.
Forse preferirebbero una costa di mare
ma sembrano già felici in questo volo di città.
Anche il cielo si sta strappando di celeste.

Dal Facebook ufficiale di Claudio Baglioni

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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