Tra un “lo capii” e un “l’ho capito”
ieri è scappato
anzi sortito “l’ho capii”.
Poveri noi. Anzi povero me.
Mal me ne incolse.
Troppo comodo buttare le colpe
sul correttore del tablet.
Bisogna star sempre in campana
e sapere correggere anche il correttore più bravo.
O meglio quell’affare suggeritore
che quando vai e digiti una certa parola
lui te la cambia di sotto al nasone e ai baffi se li hai
mentre tu tiri dritto sicuro di quanto hai già scritto
e ignaro del tragico fatto che si è commesso ai tuoi danni.
Al nostro vorrei suggerire di starsene calmo
di non prendere mai iniziative se non gli è richiesto.
Ora sei un correttore avvertito.
L’AI capito, sor Tito?
