Claudio Baglioni e Pizzaut
È con immenso piacere, onore ed emozione che scriviamo questo articolo., anche perché chi vi scrive è un assiduo frequentatore e sostenitore di un posto stupendo nato nell’hinterland milanese e che adesso è conosciuto in tutto il mondo.
Il posto nato dal “Sogno” di un uomo comune, che nel comune di Cassina de Pecchi ha creato “un piccolo grande” miracolo.
Noi di doremifasol conosciamo sin dai loro primi passi NICO e i suoi ragazzi e ci teniamo a precisare che noi lo chiamiamo rigorosamente per nome perché chi ha utilizzato ACAMPORA, non è mai stato per dargli belle notizie, a cominciare dalla neuropsichiatra che, trattandolo come un genitore frustrato che non si rassegnava alla disabilità di suo figlio, gli ha dato la forza per dimostrargli che si sbagliava e lo ha fatto arrivare fino a qui.
Era da tanto tempo che avremmo voluto presentarvi il progetto di Nico e di Pizzaut, ma cercavamo un aggancio con l’argomento di queste pagine.
E quindi non immaginate la nostra sorpresa e felicità nel vedere ieri Claudio, in occasione del Premio Guido Carli, chiedere l’autografo a Nico.
Conosciamo tutti la sensibilità di Claudio e vedere questi due uomini assieme ci ha riempito di commozione e orgoglio.
Due uomini che hanno molto in comune…
Claudio, colui che ha sempre cantato il Sogno e lo ha fatto vivere in tutti noi da quasi 60 anni.
Nico, colui che una notte si sveglia e dice alla moglie: devo creare Pizzaut!! Partendo da questo Sogno ha realizzato il sogno di tanti ragazzi che neanche sapevano di poterlo fare, di poter sognare una vita diversa da quella a cui erano destinati.
Due uomini che da sempre ci cantano che “il Sogno è Sempre” e ci insegnano che è vietato “Calpestare i nostri sogni”
Andare da Pizzaut è un’esperienza da fare, unica, si entra in un mondo a parte, si percepisce il lavoro e la dedizione che i ragazzi ci mettono per imparare anche le piccole cose, anche a prendere una “semplice” comanda.
E poi c’è Nico che ogni sera, tutte le sere, prende in mano il microfono e racconta il suo sogno. E raccontandolo ti fa ridere, ti fa emozionare ma ti fa anche indignare perché ti mette davanti alla difficile e brutale realtà che molte famiglie vivono.
Ad un certo punto chiede alla sala di dire un NO ad alta voce:
- NO noi non mandiamo i nostri figli “normali” a scuola finché anche gli altri figli non hanno gli stessi diritti dei nostri.
Un NO che mi ricorda tanto quel nostro NOI NO Baglioniano che urliamo ai tanti concerti di Claudio.
E anche noi di doremifasol abbiamo un sogno, vedere Claudio seduto al pianoforte a coda presente nel locale di Pizzaut a Monza, suonare e cantare “Il Sogno è Sempre” circondato da quei ragazzi che il loro sogno lo stanno vivendo adesso.
Non sappiamo se succederà mai, ma ogni volta che mi siedo in quel locale, guardo quel piano e Sogno…
Massimo Sottilotta amministratore di doremifasol
Pizzaut è una realtà oramai consolidata, nata dal sogno di Nico Acampora, dà lavoro a più di 30 ragazzi Autistici e sono presenti in due pizzerie: Cassina de Pecchi (MI) e Monza (MB).
Due pizzerie in cui oltre alla simpatia e alla fantastica accoglienza, si può mangiare la pizza più buona della galassia conosciuta.
Qui sotto una serie di video di quanto successo ieri a Roma.
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La straordinaria storia di PizzAut e dei suoi ragazzi
Nel 2011 la vita di Nico Acampora è come quella di tanti altri padri di una famiglia con entrambi i genitori che lavorano: sempre di corsa, col tempo dettato dal ritmo degli impegni professionali, lui educatore iperattivo nell’ambito del sociale in Brianza, lei, Stefania, infermiera instancabile in un grande ospedale lombardo. Ma un giorno, improvvisamente, il tempo si ferma. La diagnosi: Leo, due anni, il secondogenito, è autistico. Nico sa bene cosa li aspetta, lo ha visto con i suoi occhi troppe volte… Seguono giorni, anni terribili, e notti insonni. Ed è proprio una notte di queste che Nico fa un sogno a occhi aperti, nel quale rivede una scena della sera prima, quando lui, Stefania, Leo e sua sorella Giulia ridevano insieme facendo la pizza a casa, sul tavolo della cucina. Rivede Leo felice e impiastricciato mettere le mani nella farina e poi stendere il pomodoro su un impasto da preparare per amici di famiglia. E il tempo riprende a scorrere. Nasce così il progetto PizzAut, l’idea della prima pizzeria gestita interamente da persone autistiche, dalla preparazione al servizio ai tavoli. Da allora, molte cose sono successe: Maria De Filippi e l’invito a Tú sí que vales; il lockdown che sembra bloccare l’imminente apertura della pizzeria, con Nico che non si scoraggia e, grazie a un camion, inventa il food truck più inclusivo che esista, e consegna la pizza Aut ai medici in prima linea negli ospedali Covid. Poi il momento in cui finalmente si apre la pizzeria a Cassina de’ Pecchi, appena fuori Milano, e poi l’incontro con Papa Francesco con indosso il grembiule di PizzAut in Vaticano, la visita di Mattarella per l’inaugurazione del secondo locale di Monza, la citazione inaspettata nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica, ma soprattutto le storie e le gioie di tanti ragazzi e ragazze e delle loro famiglie, finalmente tornate a sognare. Questo libro straordinario le racconta tutte, con lo stesso febbrile entusiasmo del suo autore, che con il suo esempio sembra urlare al mondo che è ancora vietato calpestare i sogni, e lo sarà sempre, finché ci saranno persone come lui e i suoi ragazzi.