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Bloccati i fondi di “Domani”

Beneficenza sprecata. Succede in Abruzzo, dove i fondi raccolti dai più grandi cantanti italiani, che a poche ore dal terremoto si unirono per incidere il disco “Domani 21.4.2009“, sono bloccati su un conto corrente per colpa della burocrazia. A denunciare la situazione è Mauro Pagani, la mente del progetto. “All’Aquila non è partito nulla, non possiamo certi ricostruire teatro e conservatorio, né usarli per altri scopi”, dice.
L’iniziativa benefica, alla quale parteciparono nomi del calibro di Claudio Baglioni, Laura Pausini, Jovanotti e Zucchero, fruttò ben 1,2 milioni di euro, con più di 520mila copie vendute. Oggi però, a più di due anni dalla tragedia, i soldi sono ancora fermi. “Sono su un conto corrente e nessuno li ha toccati”, spiega Pagani al quotidiano Repubblica. “Di fronte a questa inerzia volevamo provare a distrarre una parte di quei fondi a favore dei musicisti locali, ma non può essere fatto perché i soldi sono stati raccolti con un vincolo d’uso ben preciso”.

Inutili gli appelli alle istituzioni e alla politica. “A un evento ho incontrato Gianni Letta e gli ho chiesto se potevamo stornare alcuni soldi per le associazioni culturali. Lui mi ha detto che avrebbe visto cosa si poteva fare – continua Pagani -. Anche dei funzionari di Confindustria si sono dimostrati interessati, ma da allora non ho più sentito nessuno”. Oggi le polemiche lasciano spazio allo sconforto. “Non so neanche se c’è un progetto – dice amareggiato il musicista -. E’ imbarazzante sia per i colleghi che ho coinvolto, che per i giovani artisti, è un altro passo verso la morte definitiva dell’Aquila”.

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