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Considerazioni sulle note di Claudio Baglioni

Di solito non mi piace condividere note che creano o inseguono polemiche del genere che in questo periodo hanno preso di mira Claudio Baglioni, ma in questa sua nota c’è davvero qualcosa che mi piace e mi interessa.Ci sono state cose nella vita artistica di Claudio che non mi sono piaciute… e non ne ho mai fatto mistero, scrivendolo, nel mio piccolo, nei posti dove ho ritenuto giusto farlo.

Ci sono state e ci sono cose nell’organizzazione che ha intorno, che non mi piacciono, e non ne ho mai fatto mistero, scrivendolo tutte le volte che ho ritenuto di doverlo fare.

Ci sono state cose nella vita artistica di Claudio che ho ammirate come sublimi… e con immensa gioia le ho scritte e divulgate.

Ci sono state cose nella sua persona che mi hanno dato misura di trovarmi davanti ad un vero poeta che sa essere contemporaneo a sè stesso, che ha saputo crescere insieme alla sua età rimanendo in questo modo, fortemente credibile, uomo di enorme cultura e di visioni della vita illuminanti… e ben volentieri sono stato contento di condividere il piacevole interesse che mi ha generato.

Detto questo, mai e poi mai ho pensato che quello che fa, ai miei pensieri, di sbagliato o di sublime, sia in assoluto da ascrivere agli altri che lo circondano.

Di assoluto c’è solo lui, lui può dire si o no, va bene o non va bene, lui è il vertice del sublime e lui è il punto più basso di ciò che non va nel mondo che gli gira intorno e del mondo del quale lui fa parte. 

Sempre ho pensato che ciò che c’è di positivo o di negativo è da ascrivere alla sua persona e alla sua completa responsabilità perchè le persone che ha attorno, semplicemente, se le sceglie lui, nel bene e nel male, con il sole o con la tempesta.

In questo scritto, al di la delle giuste sberle che rifila a persone che lo vogliono vedere come un giocattolo in mani d’altri, c’è una assunzione di responsabilità netta e decisa da parte sua. 

Claudio si prende in spalla tutte le cose che possono, a torto o a ragione, essere sbagliate, come un vero capitano di lungo corso o se volete, come un vero capitano coraggioso.

Si prende le responsabilità perchè alla fine, è lui che determina le cose, poi in privato sarà lui a criticare o a lodare le persone del suo entourage… mi piace questa sua netta e decisa assunzione di responsabilità, abbiamo bisogno di persone che lo sappiano fare fino in fondo… anche se è solo un cantante, è sempre una persona che esprime cultura e concetti che possono essere bagaglio di riflessioni importanti e quando si è così, si vola alto e quando si cade, è solo per riprendere la rincorsa per volare. 

Renato Castelli

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

6 Commenti

  1. A me, che adoro il Baglioni cantautore, non piace il Baglioni scrittore.
    Lo trovo inutilmente pesante, non brillante, non particolarmente originale.
    Non mi piace nemmeno l’operazione Inter nos: pubblicare note già edite e peraltro consultabili gratuitamente mi sembra un’operazione inutile e dannosa (sono e restano post di facebook).
    Un conto è essere capitano coraggioso, un conto incosciente.
    Se io faccio l’imbianchino, posso essere il più bravo imbianchino del mondo. Ma se domani mi metto a fare il muratore, corro il rischio di fare un disastro, e di essere giudicato da altri muratori in maniera sprezzante.
    Se Baglioni pubblica un libro di poesie, verrà giudicato da critici letterali, i quali, francamente, hanno standard molto alti. Lo stesso se scrive un romanzo, se fa dei quadri, e così via.
    Non condivido questo desiderio di essere artista “totale”: ogni arte richiede preparazione, tanta dedizione esclusiva, per lungo tempo. Libero di provarci, si intende. Però mi pare un’operazione azzardata, e non mi stupirebbe che venisse distrutto dalla critica per questo.

    io, piuttosto, sto ancora aspettando il secondo cd di ConVoi.

    1. Caro Luca,
      menomale che la maggior parte di coloro che seguono Claudio e lo conoscono bene NON la pensano come te…
      Non pochi critici musicali e letterali di “alta levatura” hanno già apprezzato i testi e gli scritti di Claudio definendoli “poesie”, e noi, poveri “aculturati” che lo seguiamo costantemente abbiamo la certezza che sarà molto difficile che faccia disastri…
      Stai sereno!

  2. Ho pensato le stesse cose in questi giorni. Lungi da me l’idolatria, Baglioni, come tutti gli esseri umani, è soggetto all’errore. Ho letto da qualche parte la defizione di baglioniana laica e non praticante, che mi si addice. Però amo il Baglioni artista, ho ascoltato alcuni dischi fino allo sfinimento, sviscerato testi fino all’ultima virgola. Oggi mi piace molto anche l’assunzione di responsabilità dell’uomo Baglioni. Sono pochi gli uomini che sanno farlo, che sanno caricare sulle proprie spalle le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano, senza dare colpe o meriti agli altri, senza accusare gli altri delle proprie sconfitte e dei propri passi falsi. E oggi, che più che mai ho bisogno di onestà intellettuale ed emotiva, aprezzo questi scritti. Non sono in grado di interpretarli fino in fondo, perché da laica non conosco le storie che si ergono dietro a questo sfogo forte e deciso, ma apprezzo ogni parola. Che sia di esempio a quegli uomini che io definisco “ominicchi” parafrasando una celebre battuta di Totò. E non li chiamo quaquaraquà solo perché nutro una forte speranza di redenzione per tutti. Se Baglioni dovesse leggere, sappia che ha conquistato una volta ancora la mia stima, cancellando alcune brutture cui ho assistito in alcune occasioni pubbliche.

  3. Desidero rispondere al tuo scritto ( mi permetto questo “tu” per la passione che condividiamo) raccontando un episodio che mi è accaduto.
    Premetto che da sempre seguo le vicende musicali di Claudio e ho avuto la fortuna di incontrarlo in due occasioni e di scambiare con lui “due parole brevi”…. Ora sono un po’ confusa, mi sono persa qualche passaggio e non riesco a capire cosa possa aver scatenato questa sua reazione di rabbia e delusione.
    Condivido il tuo pensiero circa il suo coraggio nell’assumersi tutte le responsabilità delle scelte artistiche e personali, però ritengo che un concerto sia una sorta di macchina infernale difficile da controllare, soprattutto nei momenti che lo precedono e lo seguono.
    Lo scorso anno ho cercato di realizzare il desiderio di mia figlia di sette anni, che ha ascoltato la musica di Claudio fin dall’incubatrice. Le avevo promesso che l’avrei portata ad un concerto e, quando ho saputo che Claudio avrebbe cantato a Campione d’Italia, in un ambiente a misura di bambino, non mi è sembrato vero! La mia bimba, eccitatissima, ha seguito lo spettacolo con grande entusiasmo, poi, a fine concerto, con un peluches per Claudio tra le mani, ci siamo avvicinate al palco, chiedendo alla sicurezza un occhio di riguardo per una piccola fan. Alcune persone venivano fatte passare, ma per altri Claudio era inavvicinabile.
    Mi sarebbe piaciuto molto vederlo, magari un po’ sorpreso, con un’insolita spettatrice….mi sarebbe piaciuto raccontargli che quando mia figlia lottava per sopravvivere in una incubatrice, insieme alle preghiere al buon Dio io le canticchiavo (purtroppo stonando) “Questo piccolo grande amore” e “Avrai”.
    Credo che se Claudio fosse stato chiamato non avrebbe negato la sua presenza. Lui è troppo sensibile ed umano per negarsi a priori.
    Vorrei solo dire che non è onnipotente e, a volte, l’enturage agisce in modo non totalmente in linea con ciò che di lui noi suoi fans sappiamo.
    La serata a Campione comunque è stata magica ed indimenticabile. Da ripetere non appena sarà ancora possibile.
    All’uscita una ragazza dell’organizzazione si è avvicinata alla mia bambina e, con grande tenerezza, si è sfilata dal collo il suo pass con l’immagine di Claudio, dicendo:”Non hai potuto fare una fotografia con lui, ma ti resterà questo ricordo!”.
    Il pass, da quella sera, campeggia nella sua cameretta…
    Roberta

  4. e ti quardo da lontano ti potrei dare la msno ma non so nuotare anche se amo il mare mare con le sue onde ieri eri arrabbiato alte onde sugki scogli hai lancuato poi la notte ti ha calmato cin la luna portando il sole e ti sei scilti un un abbraccio tu inda e il sole scalda ilmio cuore viglio ricirdarti coisi perche’ ormai l’inverno e’ alle porte

  5. Quanto mi piacerebbe incontrarti una volta per cantare una tua canone assieme a te spero di realizzare un mio sogno che è da un pezzo che sta nel cassetto.

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