Per Alessandro Manzella
Scritta dopo una visita che gli ho fatto in un’occasione in cui era ricoverato in ospedale, oggi la sento quanto mai attuale.
Gli uomini non brillano se non sanno vedere le stelle.
Un lungo corridoio
pieno di luce
che entra dal fondo,
luce che fa brillare i pavimenti
i muri e i vetri,
ma è luce fredda, che non accende i colori.
C’è silenzio,
ci sono uomini e donne
che non trovano sorrisi,
c’è grande pulizia
in un’aria ferma,
in un tempo perso
dietro la tenera,
dolce follia
di chi vive ancora un’utopia.
Non sai quanto è bello accarezzarti,
baciare quel tuo viso
che sorride dietro lo sguardo,
non sai quanto è bello parlarti,
dirti piccole bugie, stupidaggini,
inventarti un sogno
per dire…
non arrenderti!!!
Sono corridoi che pochi conoscono
che molti ignorano
che troppi dimenticano,
sono corridoi nei quali molte vite scorrono lente,
ma scorrono,
vanno verso un chissà dove con il sole in fronte,
non dimentichiamole!
Siamo niente senza quelle parole stanche
senza quei gesti che non si vedono,
ma che sai che stanno nel cuore.
Siamo niente senza quel sole,
senza quell’orizzonte lontano
dietro vetri troppo lontani,
siamo niente senza quello slancio
che insegue quello sguardo perso nel vuoto,
ma che vede lontano,
siamo niente senza fantasia.
Uomini
che ormai sono troppo buoni,
stelle che ora non brillano.
Portiamogli un sorriso
un momento di dolcezza nel palmo di una mano,
una mano tesa,
che non ha paura di tremare,
portiamogli un’emozione
che non ha paura di sgorgare dagli occhi,
portiamogli un raggio di sole,
perché gli uomini non brillano
se non sanno vedere le stelle.
Renato
www.essercipereliana.blogspot.com