Baglioni e Morandi da Sold out a Mantova
Nuovo sold out per i Capitani Morandi e Baglioni
Tutto esaurito per il secondo concerto del duo. Morandi incontra Marco Sguaitzer e la fidanzata Aiste e dedica loro un post sul proprio profilo di Facebook:
MANTOVA. Tutto esaurito anche mercoledì 13 aprile, al Palabam, per il secondo concerto del duo Gianni Morandi-Claudio Baglioni. Ad assistere alla 44ª data del tour “Capitani Coraggiosi” a Boccabusa erano soprattutto mantovani, mentre la sera precedente in platea c’erano anche molti appassionati giunti da fuori.
Come sempre, Baglioni e Morandi non si sono risparmiati, tenendo saldamente il palco per circa tre ore e proponendo una scaletta dei rispettivi successi che ha raccolto applausi e ovazioni, inducendo spesso il pubblico a cantare in coro.
Morandi ha dedicato molto spazio sul suo profilo di Facebook alla doppia tappa mantovana, posando anche in foto con Marco Sguaitzer e la fidanzata Aiste. “Marco Sguaitzer è un atleta, un calciatore, colpito da una malattia terribile, la SLA – scrive Morandi – Ha scritto un libro dove racconta la sua storia, la sua voglia di lottare e di non arrendersi mai. In questa foto c’è anche Aiste, la sua compagna che ama da otto anni, una ragazza lituana che ha deciso di dedicarsi a lui per sempre. Presto si sposeranno”.
Morandi e Baglioni riescono dopo decenni di carriera ad entusiasmare la platea. Insieme sprigionano sul palco un misto di complicità ed armonia, in cui ciascuno ha il suo ruolo, alternando canzoni e gag, imbracciando la chitarra.
Un viaggio compiuto attraverso cinquanta memorabili pezzi del repertorio musicale di entrambi, offrendo l’opportunità di rivivere le emozioni provate a quel tempo, unendo intere generazioni
Courtesy by Gazzetta di Mantova
Senza limite alcuno di Marco Sguaitzer
Senza Limite Alcuno, in una parola: SLA. Che a sua volta è l’acronimo di una grave patologia degenerativa, la Sclerosi Laterale Amiotrofica.
A Marco Sguaitzer la “stronza” – come la chiamava Stefano Borgonovo – viene diagnosticata nel 2008 dopo una vita intensa fatta di sport, tanta amicizia, una costante e insaziabile curiosità del mondo e delle persone.
Una sete di vita che non si estingue e che impregna le pagine di questo libro, scritto nel giro dell’ultimo anno: pensieri, ricordi, post pubblicati sul suo blog, racconti brevi e autobiografici che ci immergono lentamente nell’esistenza di Marco, un uomo che non ha alcuna intenzione di abbandonare la via della speranza.
Senza Limite Alcuno non è infatti il racconto della malattia, e non è nemmeno un malinconico album dei ricordi: è piuttosto un manifesto per la vita, scritto da un abile narratore che ci parla dal suo cono d’ombra, che ci restituisce il suo mondo dipingendolo talvolta con colori forti e talora tenui, in costante equilibrio tra profondità e leggerezza.