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La speranza e l’utopia nella musica di Claudio Baglioni

L’artista è nominato dagli dei, appello che giunge da un tempo immemoriale e congiunge al mondo, voce che investe come una vampata improvvisa, storia vera di un mito mai tradito e sempre accudito.

Così inizia l’incanto brigante di Claudio Baglioni, la straordinaria storia di una missione e processione, inizio di un sacrificio investito e mai resistito, dono ricevuto e donato, custodito e curato e mai scontato.

Vocazione ed espressione di uno stile che decide e incide, traccia posta ed esposta nel tempo con fine bravura e umana sensibilità.

Mistico mistero di un’arte che ispira e respira, che sfida e mai diffida, che si affida alla vita. Segno di una travolgente corsa che non trova mai quiete, movimento scritto in musica che guarda lontano con il cuore e gli occhi, con la forza di una speranza viva che fa muovere il mondo.

Quella di Claudio è la storia di una chiamata, un’elezione e una convocazione che diventano destinazione e mai una vana recitazione, assenso ad impegno preso come pegno da onorare e donare e mai da dimenticare, Per questo la musica è congiunzione; è ingiunzione e composizione; risposta e direzione, cammino immaginato, rischio intravisto ma previsto, scelta appassionata di un’avventura che mai delude e che invece, include.

Claudio è segno dell’arte che presenta e disegna. che pone e coinvolge, percorso in corso, che segna e sogna, dono che per-dona, circolazione, esecuzione, orchestrazione di un dono mai domo.

Storia di un mito sempre vivo, storia di un racconto in accordo con l’anima di questo mondo, messa in opera di una vibrazione che è azione che coinvolge, contatto che diviene contratto, perché la musica è riscatto, azione in atto, sentire comune.

Quello di Claudio è uno sguardo che costruisce e non svilisce, che stupisce e irretisce e mai ammutolisce. Una strepitosa storia di vita che non irride, che procede e mai cede, Scena di coinvolgenti emozioni in corso, meravigliose corse scorse e discorse, dove troviamo immagini di visi mai divisi e sempre condivisi.

La sua musica è racconto di una storia che viene e ci tiene, un continuo incanto che illumina e avvicina. Utopia sempre nuova, che mai scorda, perché ricorda e sempre accorta ed accorda, allora la musica diviene un annuncio di un tempo dischiuso e mai chiuso, la musica come redenzione, benedizione, rivelazione; musica come fecondazione e creazione e generazione. Per questo la musica precede e crede, tende e attende, segno di un’architettura che struttura e cattura, come una profezia tesa e sorpresa e mai sospesa, e sempre in attesa.

La musica di Claudio è forza e vento, specchio e soffio. tema e tensione, redenzione e rigenerazione: ascensione e annuncio di un mondo giusto.

Musica come arte rara, come parola richiamata e ricamata, sofferta ed elegante e mai annullata; delicata e dedicata; parola liberata e affrancata, incontrata e amata, liberante e mai mortificante. suonata e ballata, mai domata e sempre arrivata.

Il fine della musica non ha mai fine se non il fine di avvicinare l’uomo a sè, distoglierlo dalla chiacchiera, liberarlo dalla ipocrisia dall’idolatria e dalla cecità dell’ideologia, consegna che richiama ad una presenza sempre attenta.

Movimento allo stesso tempo di contemplazione, costruzione e commozione e mai di delusione o dissoluzione, nodo che tiene e trattiene e mai si scioglie perché sempre accoglie.

La musica è segno che converte e avverte, stimola ed infonde energia, non è mai racconto di un triste presagio ma l’immagine che indica una strada, per costruire un nuovo paesaggio, che non è mai finzione ma un esaltante viaggio in vista di un mondo nuovo.

La musica è parola che cura e mai abiura, parola che accompagna e scalda, fedele a chi ha fede nella vita che viene e che sempre sostiene.

La musica è un viaggio affascinante, luogo che ispira nuove speranze sempre da iniziare, spazio per scrivere nuovi cammini da fare, premessa per nuovi percorsi da attendere ed intraprendere.

Claudio ci regala la possibilità accendere e accedere ad un sogno che diviene realtà, credere e vivere per battere il tempo a tempo di musica, strabiliante e coinvolgente composizione, invenzione e trasposizione di un nuovo modo di abitare il mondo.

Bellezza sublime di una musica che è poesia e speranza, voce e azione, consolazione e proposizione, linfa ed incanto per scrivere una storia nuova. La musica traduce e costruisce il futuro, scopre la bellezza, esercizio che custodisce e lenisce, maestosa esecuzione che vede e che porta sempre l’uomo al centro.

L’uomo nella storia è in cerca del suo destino, assetato di eterno, aspetta il passaggio una stella, desiderio di in-finito. Nella vita di tutti i giorni Claudio ci regala una stupenda favola, un sogno che diventa realtà, magico mistero della musica che ogni giorno ci dona e rinnova.

Sandro De Bonis

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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