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Lampedusa, siamo una zattera

“Lampedusa è tranquilla Ma siamo una zattera”

di Maria Rosa Tomasello

A scrutare l’orizzonte dall’isola, al largo di Lampedusa solo mare e sole a perdita d’occhio. Ma l’annus horribilis, il 2011, quando 50mila persone arrivarono dal Nord Africa, non è dimenticato. La calma è solo apparente.

«Da maggio, da quando sono sindaco, sono arrivati in gruppi da 38, 36 o 78, massimo in 200: tutti profughi somali, eritrei, solo 21 tunisini – racconta il sindaco Giusi Nicolini – perché anche se il nostro è stato dichiarato “porto non sicuro” dopo l’incendio del centro di accoglienza, i pezzi di carta non cambiano la realtà: qui gli sbarchi non finiranno mai, perché il ruolo di Lampedusa come isola di soccorso e accoglienza è stato disegnato dalla geografia».

Qual è la situazione a Lampedusa mentre le rotte dei migranti cambiano?

«La situazione è tranquilla, l’isola è in sicurezza. La parte del centro d’accoglienza che era stata distrutta è stata ristrutturata con procedure d’urgenza e lunedì la struttura sarà riaperta, con una disponibilità di 300 posti letto, mentre in precedenza erano 800 in emergenza, ma due padiglioni sono ancora da ristrutturare».

Teme nuovi arrivi?

«A me interessava arrivare alla stagione estiva col centro aperto, per ospitare i migranti che continuano ad arrivare perché Lampedusa è una zattera in mezzo al mare. Le garanzie che avevamo chiesto al ministero dell’Interno erano che il centro fosse aperto velocemente e che le persone che sbarcavano fossero trasferite quasi in giornata, cosa che è accaduta, perché non avrei potuto farle dormire in casermoni senza letti né docce. Ho avuto assicurazioni dal ministro Cancellieri che quello che è accaduto non si ripeterà».

Altri 54 morti al largo della Tunisia, la strage continua…

«Questo mare è un cimitero, i morti che contiamo sono solo quelli che ci raccontano i sopravvissuti. Questa non è migrazione economica irregolare, sono profughi, e tutti i Paesi civili hanno il dovere di agire».

Dopo la fuga dello scorso anno, i turisti sono tornati?

«La stagione è partita timidamente, bisogna ricostruire l’immagine di luogo di vacanza sicuro e di accoglienza dignitosa, non bastano gli spot della presidenza del Consiglio. A questo si aggiunge la crisi economica. C’è un nuovo volo da Bologna, ma a causa del terremoto arrivano in pochi. Ma stiamo lavorando: c’è il Festival sull’immigrazione, ci sono iniziative con le associazioni ambientaliste, a Settembre ci sarà “O Scià”, ma con un settimo del budget».

È Berlusconi, che aveva comprato casa, è arrivato?

«Nella casa che ha comprato sono in corso lavori. Magari avremo un turista famoso in più, oltre a Claudio Baglioni».

Grazie a M.Paola per la segnalazione dell’articolo

redazione

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