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Claudio Baglioni – Scaletta Roma 19/12/2022

Il Tour DODICI NOTE SOLO BIS di Claudio Baglioni ha fatto tappa questa sera al Teatro dell’Opera di Roma.

Non ce ne vogliano le altre città ma quando il GRANDE MAGO arriva nella sua città si respira sempre un’aria diversa.

Teatro SOLD OUT da tempo e con pubblico caloroso e partecipe.

Per non togliere la sorpresa a chi vorrà essere presente alle prossime date e gustarsi lo spettacolo senza SPOILER, chiudiamo la scaletta in una tendina.

A voi la scelta se leggerla o meno

Scaletta Roma 19/12/2022
  • Ore 21:01 Sale sul palco Claudio Baglioni
  • Ore 21:02 Io sono qui – pianoforte

Durante la canzone il pubblico partecipa attivo nel battere le mani a tempo di musica.

Claudio saluta il pubblico dicendo che questa del teatro dell’Opera di Roma è la 100 serata delle due fasi dei due tour dei teatri.

Ricorda che questo tour è iniziato proprio da qui per la smania di riprendere a cantare dopo la pandemia.
Claudio spiega che è chiaramente da solo in questo tour e che degli altri musicisti alcuni hanno seguito in tour altri suoi colleghi (credo con minori soddisfazioni!), alcuni sono a riposo ed “il solito” è ritornato alla casa di riposo. Lui però, dice, non si vuole riposare!

  • Ore 21:14 Solo – tastiera

Spiega che ne precedente tour nel palco c’era un pianoforte grancoda; stasera ce ne sono tre: il pianoforte – con suono di terra – che rappresenta il passato, tastiera – il piano elettrico con suono d’acqua – che rappresenta il presente e la clavinova che rappresenta il futuro.

“Ma che prontezza! Nei teatri non c’è la quantità di pubblico ma c’è la qualità!

Ognuno ha il pubblico che merita ed io sono felice di avere questo.

Il bello è poter venire davanti a voi con <un cuore e dieci dita>”

  • Ore 21:24 Dieci dita – clavinova

Claudio spiega che i tre strumenti sul palco che rappresentano il passato, presente e futuro gli permetteranno di girarci intorno in senso antiorario, quasi a voler ingannare il tempo.

Coi ricordi vorrebbe tornare a quando era piccolo e cercherà con le canzoni di fare questo.

La canzone che segue racconta un momento dell suo estremo passato; dice:”un giorno di agosto del 1950, ho fatto i conti, quando i miei genitori fecero “il guaio” e venne concepito questo “popo di capolavoro”.

  • Ore 21:33 Io dal mare

Claudio racconta che se sul passato ci si può accordare, il presente è difficile da definire e che l’uomo da sempre ha la smania di cristallizzarlo, intrappolarlo e dopo le arti figurative grazie alla tecnologia l’uomo è riuscito a fermare il presente in un fermo immagine.

Dice che Roma in questo si contraddistingue, che ci sono persone che gli fanno 650 foto tutte uguali! Come faranno a casa a sceglierne una?!

E dice:

“Credetemi che le foto vengono anche senza flash! Il flash è quel fulmine sullo schermo e… che vi venga un fulmine! E poi, che non lo vogliamo raccontare al web quello che sta accadendo qui?!”

NDR: tranquillo Claudio, se no NOI che ci stiamo a fare. 🙂

  • Ore 21:46 Fotografie – tastiera

“Una canzone mi ha fatto dire: io ti amerò fino a quando il nostro incontro durerà e lo farò con tutto l’amore che posso.”

  • Ore 21:52 Con tutto l’amore che posso

Claudio spiega che da sempre si interroga su quali fossero stati gli anni più belli.

  • Ore 21:57 Gli anni più belli – pianoforte

Claudio racconta che il presente significa “regalo/dono” e per i musicisti il regalo che fa il mondo da subito è la musica che produce il mondo, la natura, l’universo o con i rumori per esempio la pioggia che batte sui vetri. Il mondo suona per noi e se ci mettessimo in una posizione di ascolto, ci arriverebbe tanta bellezza.

  • Ore 22:02 Pioggia blu – tastiera

Claudio racconta delle sue crisi di ansia e panico prima del primo concerto post lockdown.

Ora ha l’ansia del suo ultimo concerto ed invita il pubblico su questa frase a dire: ”Noooo giammai!”

Ringrazia tutti coloro che hanno dedicato una porzione della loro vita a lui e spera che possa bastare come cenno d’intesa per dire che forse tutto così male non è andato.

  • Ore 22:12 Tutto in un abbraccio – clavinova

Claudio ringrazia il pubblico a braccia aperte e simula un abbraccio.

Poi racconta che forse ha iniziato a fare questo mestiere perché aveva bisogno raccontare la sua vita,un po’ come facciamo tutti con i propri problemi a qualche amico. Gli sembra strano avere delle persone davanti mentre canta e suona.

Si ha bisogno di raccontare di noi stessi quando si hanno problemi, quando la malinconia e l’angoscia ci catturano.

Molti si rivolgono ad un professionista, ad uno psicologo, ad uno psicoterapeuta insomma uno psico trattino qualcosa e pagano.

Lui fa la stessa cosa raccontando le sue problematiche nelle canzoni e la meraviglia è che lo pagano.

Torna serio e spiega come sia strano che un autore si ritrova a somigliare ai protagonisti di una canzone scritta anni prima

  • Ore 22:22 I vecchi – pianoforte

Se i teatri perdessero il soffitto, si potrebbe guardare il cielo e la notte potrebbe entrare dentro, diventando una culla dove i suoni si spengono.

Dentro di noi rimane la calma, una sensazione di pace. Siamo una molecola che appartiene all’universo.

  • Ore 22:30 Stai su – tastiera

Claudio invita il pubblico a canticchiare il ritornello a labbra socchiuse, in modo lascivo e sensuale, quasi erotico.

È un canto sommesso ed uno si chiede:

“Come sono messo?! Questa è tutta la carica erotica che avete?!”

Alla fine:

”Così non viene da nessuna parte, sembra di stare a Roma!”

  • Ore 22:38 Notti – tastiera

Claudio racconta come sia magico che con solo 12 note, più alte, più basse, si riesce a costruire tutta la musica che conosciamo e che sarà composta.

  • Ore 22:45 Dodici note – clavinova

Claudio dice che aveva pensato di fare a questo punto un intervallo di 45-50 minuti ma non lo farà, però potrebbe fare come in tv (maestra di vita nel bene e nel male) e mandare la pubblicità.

  • Ore 22:52 E adesso la pubblicità – tastiera
  • Ore 23:00 Ora che ho te – pianoforte

Il futuro somiglia a un eterno andare, abbandonare il qui e muoverci verso l’ignoto che ci attrae e nel contempo pensare “io me ne andrei”

  • Ore 23:04 Io me ne andrei – clavinova (con l’aiuto del pubblico come contro coro)

Claudio spiega che ha voluto bissare il giro dei teatri per poter racchiudere in ogni teatro qualcosa di bello e stupefacente e far succedere cose impossibili.

Bellezza, meraviglia, incanto e stupore esistono!

  • Ore 23:11 Acqua dalla luna – pianoforte

C’è un presente in cui vorrebbe essere assente: la scelta della scaletta, una vera e propria fatica perché non ci azzecchi mai e soprattutto perché lui ne ha scritte quasi 350 (“ne conosco uno che ne ha scritte 6000 e tutte bruttissime!”).

Il problema è uscire dal teatro atteso da comitati e delegazioni senza una casa, senza una famiglia, senza un lavoro che dicono: “Però quella non me l’hai fatta!”.

Una volta deciderà di farle tutte, ma non sarà questa la volta.

  • Ore 23:22 Quante Volte – tastiera

Dice che tutto il suo futuro è paragonato a ciò che ha fatto già. È una gara che non si vincerà mai perché con le cose fatte dove c’e la memoria di tante persone, non si vincerà mai.

  • Ore 23:29 Amori in corso – clavinova

In tutto questo traffico di amori in corso ci sono quelli che hanno amato e si son scottati e sono malati di un morbo terribile ed allo stesso tempo bellissimo

  • Ore 23:35 Mal d’amore – pianoforte
  • Ore 23:40 Poster – tastiera

Suona per il pubblico, che nella seconda parte lo accompagna cantando.

Ovazione e standing ovation del pubblico.

Claudio racconta che ha scritto una canzone come un’autobiografia cantata che chiude il nuovo album e gli ricorda chi è e dove ha cercato di ricordare tutto il suo percorso ed ha capito che la vita è come una specie di giostra e il tempo è un’estrazione da scandire e stasera lo farà con il metronomo

  • Ore 23:48 Uomo di varie età – clavinova + metronomo

  • Ore 23:53 Avrai – pianoforte
  • Ore 23:58 Mille giorni di te e di me – clavinova

A fine canzone standing ovation del pubblico

  • Ore 00:04 Entra Giovanni Baglioni sul palco e accompagna il padre sulla canzone: Via

A fine canzone, Giovanni Baglioni saluta il padre ed il pubblico e lascia il palco.

Claudio Esce per un breve attimo e poi rientra

  • Ore 00:11 Medley Qmopre bello/ Questo piccolo grande amore /  E tu come stai? – pianoforte.

( Durante il medley il pubblico canta all’unisono con Claudio )

Lungo applauso del pubblico

  • Ore 00:18 Medley Sabato pomeriggio /  E tu- tastiera
  • Ore 00:20 Strada facendo – tastiera

Standing ovation del pubblico

Claudio ringrazia tutti coloro che lavorano con lui.

  • Ore 00:27 La vita è adesso – clavinova

Il pubblico si alza in piedi per cantare e raggiunge il sottopalco

Ore 00:32 Claudio ringrazia e saluta battendosi il petto e lanciando il proprio cuore.

“Tenetevi stretto il passato e andate dritti verso il futuro. Tenetemi ancora per un piccolo presente così dormirò contento”.

Esce dal palco sulle note di Tieniammente.

Grazie a Sabrina Panfili per lo splendido supporto da Roma

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