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Prologo Baglioni ai Wind Music Awards

Facciamo uno strano mestiere noi.
Noi che saliamo su questo palco
per prendere un premio, un bravo, un riconoscimento.
Noi che vendiamo musica e poesia
meraviglia incanto
emozione fantasia
in certi momenti del mondo
siamo così poco utili
che sembriamo persino fuori luogo
a farci belli coi complimenti
mentre c’è bisogno di pensare ad altro.
Faccio uno strano mestiere io
da 45 anni.
E negli ultimi dieci
tante volte ho pensato
che magari si poteva anche smettere.
Un campione va via da solo
prima che sia un pugile troppo suonato
non per rispetto di sé
ma per rispetto del pubblico
e della storia.
E la storia era già durata parecchio.
Ed era andata anche piuttosto bene.
Cantavo e suonavo
e ancora non ero tanto suonato.
Intanto, nelle prove e nell’attesa del granfinale
raccoglievo spunti note appunti
decine centinaia migliaia
su foglietti, scontrini, tovaglioli di carta,
carte d’imbarco, fazzolettini.
Senza saper bene cosa farne
e quando sarebbe successo
e se li avrei scelti e messi insieme
proprio io, di nuovo io
per le mie nuove canzoni.
Ma non cercavo solo nuove canzoni
cioè altre canzoni da aggiungere
a quelle di prima.
Forse anche perché
avrebbero potuto essere
le ultime,
io cercavo canzoni nuove.
Non più o meno belle
ma davvero nuove.
E siccome il nuovo è sempre ignoto
altrimenti che nuovo sarebbe
e poi nuovo devi diventare
prima di tutto tu
e non soltanto il tuo lavoro
ho deciso di non farlo almeno
nel vecchio solito modo.
Ho sempre scritto e fatto album
nell’assenza del destinatario.
In un altro tempo.
Molto tempo prima.
Fuori tempo.
I dischi nascevano già al passato.
Per questo amavo di più i concerti.
Lì, per davvero c’erano gli altri.
E tutto oltre che dal vivo
era vivo.
Per fare un ritratto
devi avere di fronte il soggetto
e l’espressione dell’ultimo istante.
Così è nata l’idea.
Comporre e realizzare
mano a mano
e mano a mano
farlo ascoltare.
Dirigere come si fa
con le percussioni
gli archi gli ottoni
Il tempo del tempo.
Per quanto si può
e quanti più si può
nello stesso tempo.
Quello di tutti.
Perché se pure
non ti amano tutti
per fare a lungo
questo strano mestiere
tu devi amarli tutti.
Devi provare a voler bene
alla gente.
Con un pensiero
un sogno
un cuore
e dieci dita.
E con voi.

Discorso Claudio Baglioni alla trasmissione Wind Music Award di questa sera

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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