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Claudio Baglioni – Scaletta Belluno 10/03/2023

Il Tour DODICI NOTE SOLO BIS di Claudio Baglioni ha fatto tappa questa sera al Teatro comuncale di Belluno.

Concerto numero 154 da quando è partito il Tour DODICI NOTE SOLO

Teatro SOLD OUT e con pubblico caloroso e partecipe.

Per non togliere la sorpresa a chi vorrà essere presente alle prossime date e gustarsi lo spettacolo senza SPOILER, chiudiamo la scaletta in una tendina.

A voi la scelta se leggerla o meno

Scaletta Belluno 10/03/2023
  • Ore 21:00 Sale sul palco Claudio Baglioni
  • Ore 21:01 Io sono qui – pianoforte

Claudio saluta, scherza con il pubblico.

Questo concerto è singolare almeno per 3 motivi:

  1. per il numero dei musicisti e cantanti è 1
  2. perché il concerto assolo solitamente ha un repertorio singolare, è come una prova d’attore, come quando qualcuno si mette al centro del palco e sostiene tutta la rappresentazione, nel caso di un concerto c’è la possibilità di ascoltare canzoni conosciute esibite come sono nate, prima che prendessero i vestiti degli arrangiamenti
  3. è un concerto che non era previsto, non era nei programmi, ma dato da una smania incredibile data dalla pandemia

Pensava di farne alcuni, non molti, ma poi “ci ha preso gusto”.

Le sale semicircolari disadorne dei teatri gli ricordano sempre le sale degli alcolisti anonimi.

“ciao a tutti, sono Claudio e non canto e non suono da… ieri! Non ce la faccio, è una dipendenza che non riesco a curare.”

Durante le pause tra i grandi concerti estivi e questi nei teatri i suoi musicisti si sono impiegati presso altri suoi colleghi – “credo con minori soddisfazioni” – alcuni sono a casa a riposo, uno in una casa di riposo!

Io invece questo riposo lo sto rimandando e sono qui… da solo!

  • Ore 21:12 Solo – tastiera

Spiega che nel tour nei teatri precedente, 21 anni fa, c’era un pianoforte grancoda.

“Ma voi non c’eravate, perché siete tutti GIOVANI, a parte qualcuno che non indicherò.”

Claudio spiega di arruffianarsi il pubblico

21 anni prima c’era il grancoda ma all’inizio di questo tour ha trovato 3 pianoforti!

“L’avranno segato in 3 parti! Ma mi hanno assicurato che non è stato fatto del male a nessun pianoforte a coda!”

Il pianoforte – con suono di terra – che rappresenta il passato, tastiera – il piano elettrico con suono d’acqua – che rappresenta il presente e la clavinova che rappresenta il futuro.

“Specialmente in un teatro così come questo, davanti a voi, un musicista e un cantante devono pensare di proporsi con i propri arnesi del mestiere:

<una voce, un cuore e dieci dita>”

  • Ore 21:23 Dieci dita – clavinova

La canzone che segue racconta un momento del suo estremo passato, un giorno di agosto del 1950 “in quel mese – sembrano le sacre scritture – i miei genitori andarono in vacanza in un’isola del Mediterraneo – Ischia – dove sostennero di aver “fatto i fanghi” e venne concepito questo “popo di capolavoro”.

  • Ore 21:35 Io dal mare

Claudio racconta quanto è difficile definire il presente e che l’uomo da sempre ha la smania di cristallizzare, intrappolare il presente e dopo le arti figurative grazie alla tecnologia l’uomo è riuscito a fermare il presente in un fermo immagine.

Qui Claudio si “impappina” (come si dice in Veneto!), cioè tartaglia un attimo.

Dal pubblico: “Vai Claudio!”
“Ce la puoi fare!”
“Ce la faccio ce la faccio, ma grazie per l’incoraggiamento!”

Questa tecnologia è arrivata anche nei teatri, ma a questo punto Claudio raccomanda al pubblico di non fare foto col flash poiché (lui le ha viste le foto!) appare come un fantasma, un ectoplasma.

“Ma io sono VIVO e SONO QUI!”

“Vorrei dire ai fotografi e video maker che se proprio volete immortalarmi fatelo senza flash, fidatevi di quel che dico perché io sono un esperto, anni fa ho scritto un pezzo raccontando una storia d’amore attraverso le sue fotografie”

  • Ore 21:46 Fotografie – tastiera

Il piano classico potrebbe essere paragonato al suono di terra, invece il presente e piano elettrico può essere paragonato ad un suono d’acqua.

A questo punto una signora si alza per dargli una rosa, che Claudio non prende subito. La prende più tardi lamentando che “prendo questo ex-voto! Non lo volevo mettere sul piano perché guardate cosa sembra (alludendo ad una terra similitudine del legno lucido con sopra il fiore).

Non abbiamo dato le regole, ma queste cose si fanno alla fine!

Il futuro è il tempo dei patti, delle promesse.

Sarà che il piano digitale ha questi suoni quasi di fuoco, di un falò che idealmente facciamo nei giorni di vigilia, ma anche dei suoni d’aria: è lo spazio che abbiamo ancora avanti per pensare alle vicende che potranno venirci incontro.

“Quel che in una canzone mi ha fatto dire: io ti amerò sempre, con tutto l’amore che posso.”

  • Ore 21:54 Con tutto l’amore che posso

Claudio spiega che da sempre ricerca particolari e momenti in cui siamo stati bene per ricordarli (riportarli al cuore).

  • Ore 22:00 Gli anni più belli – pianoforte

Claudio racconta che il presente significa “regalo/dono” e per i musicisti il regalo che fa il mondo da subito è la musica che produce il mondo, la natura, l’universo o con i rumori per esempio la pioggia che batte sui vetri

  • Ore 22:06 Pioggia blu – tastiera

Claudio parla di quando farà l’ultimo concerto (e qui gioca coi dissensi del pubblico: “NOOOOO GIAMMAI!) ma che bel pubblico! Mi piacerebbe che anche i miei colleghi avessero un pubblico così!” (NOOOOO GIAMMAI!!) “mica la vogliamo dare via così… L’empatia!”

“Entro un anno farò 55 anni di carriera” (grande applauso dal pubblico) “e in tutto questo tempo ha avuto in regalo dalle persone il tempo, che che è la cosa più preziosa che si può donare e per questo vi voglio dire GRAZIE.”

Ma il grazie è solo grazie allora si chiede cos’altro si possa dire, ma per questo si avvale di una canzone che un po’ racchiude il senso del privilegio che ha avuto ci stringerà tutti in un abbraccio

  • Ore 22:16 Tutto in un abbraccio – clavinova

Claudio ringrazia il pubblico a braccia aperte e simula un abbraccio

“Grazie x questo abbraccio”

Poi racconta che forse ha iniziato a fare questo mestiere perché aveva bisogno raccontare la sua vita, un po’ come facciamo tutti, i propri problemi a qualche amico, molti si rivolgono ad un professionista: uno psicologo, psicoterapeuta, uno psichiatra, uno psicoanalista insomma uno psicoqualcosa – quando il caso è grave anche tutti e 5 – e pagano.

Lui fa la stessa cosa raccontando le sue problematiche “i buchi del cuore” nelle canzoni e lo pagano.

Torna serio e spiega come sia strano che un autore si ritrova a somigliare ai protagonisti t v di una canzone scritta anni prima

  • Ore 22:26 I vecchi – pianoforte

Se i teatri perdessero il soffitto e si potesse traguardare fuori…

  • Ore 22:35 Stai su – tastiera

Claudio invita il pubblico a canticchiare il ritornello a labbra socchiuse, in modo lascivo e sensuale, quasi erotico…

E visto che siamo a Belluno, quell’uno o quell’una (ride) che stanno a mille orizzonti più in che lingua parlano e he canzone cantano?

Dal pubblico: AD AGORDO È COSÌ!

“Che tempismo! Che scatto! Bellissimo! Peccato che sto finendo il giro sennò potevi venire sempre!”

“Lei: perché sono Agordina!”
(In palese accento veneto, che Claudio subito imita facendo ridere tutto il pubblico”

Dal pubblico insistentemente: “dai cantala!!”

“Una rivoluzione! Vi conoscevo in un altro modo! Gente tranquilla che lavorava! Là dov’è c’era l’erba ora c’è…”

(Ci pensa per un attimo, poi riprende la scaletta classica)

  • Ore 22:43 Notti – tastiera

Claudio racconta come sia magico che con solo 12 note, come fossero mattoncini, si riesce a costruire tutta la musica che conosciamo e che sarà composta.

  • Ore 22:50 Dodici note – clavinova

Claudio dice che aveva pensato di fare a questo punto un intervallo ma… non lo farà, però potrebbe fare come in tv e mandare la pubblicità

  • Ore 22:59 E adesso la pubblicità – tastiera
  • Ore 23:06 Ora che ho te – pianoforte

Il futuro somiglia a un eterno andare, abbandonare il qui e muoverci verso l’ignoto che ci attrae e nel contempo pensare “io me ne andrei”

  • Ore 23:10 Io me ne andrei – clavinova (con l’aiuto del pubblico come contro coro)

Claudio spiega che ha voluto bissare il giro dei teatri per poter racchiudere in ogni teatro qualcosa di bello e stupefacente e far succedere cose impossibili

  • Ore 23:18 Acqua dalla luna – pianoforte

“E quando accadrà (che cadrà acqua dalla luna) bisognerebbe essere presenti”

Ha raccontato tante volte la difficoltà di scegliere la scaletta, una vera e propria fatica perché non ci azzecchi mai e soprattutto perché lui ne ha scritte più di 350

Il problema è uscire dal teatro atteso da comitati e delegazioni senza una casa: “però QUELLA non me l’hai fatta!”.

Una volta le farà tutte, ma non sarà questa la volta.

  • Ore 23:29 Quante Volte – tastiera
  • Ore 23:37 Amori in corso – clavinova

In tutto questo traffico di amori in corso ci sono quelli che hanno amato e si son scottati e sono malati di un morbo terribile ed allo stesso tempo bellissimo

  • Ore 23:43 Mal d’amore – pianoforte
  • Ore 23:47 Poster – tastiera

Suona per il pubblico, che nella seconda parte lo accompagna cantando.

Claudio racconta che ha scritto una canzone come un’autobiografia cantata che chiude il nuovo album e gli ricorda chi è e dove ha cercato di ricordare tutto il suo percorso ed ha capito che la vita è come una specie di giostra e il tempo è un’estrazione da scandire e stasera lo farà con il metronomo

  • Ore 23:59 Uomo di varie età – clavinova + metronomo
  • Ore 00:04 Avrai – pianoforte
  • Ore 00:11 Mille giorni di te e di me – clavinova

Il pubblico fa una standing ovation

  • Ore 00:17 Medley Amore bello / Questo piccolo grande amore / E tu come stai? – pianoforte.

Il pubblico va sotto al palco

  • Ore 00:24 Sabato pomeriggio
  • Ore 00:26 E tu – tastiera
  • Ore 00:29 Strada facendo

Claudio ringrazia tutti coloro che lavorano con lui e che lo seguiranno in questo lungo giro e scherza dicendo che alla fine arriveranno a fare 50.000 km che è circa tutto il giro dell’equatore

  • Ore 00:35 La vita è adesso – clavinova

Il pubblico si alza in piedi per cantare

  • Ore 00:40 Claudio ringrazia e saluta battendosi il petto e lanciando il proprio cuore.

“Abbiate cura del vostro passato e abbiate voglia del vostro futuro. E tenete ancora un po’ di questo presente. E considerate che potrete dire… IO C’ERO!

  • Ore 00:43 Esce dal palco sulle note di Tieniammente.

Grazie a Elisa per lo splendido supporto da Belluno

Nota di doremifasol: Claudio, anche in questo concerto, si è lamentato dall’inizio alla fine per i flash e fari che arrivano sul palco e gli creano problemi, ma senza successo.

Invitiamo anche noi ad eliminare i flash dai vostri cellulari. E’ molto semplice

Eccovi una piccola guida su come fare:

Come disattivare i flash

Come disabilitare il flash su iPhone

Per iniziare, apri l’app Fotocamera.
Nella parte superiore dello schermo, fai clic sull’icona della cerniera.

Appariranno tre opzioni:

Auto: In questa modalità, il flash si attiva solo quando necessario.
ON: Il flash si accende sempre.
off: Il flash non si attiva affatto, anche nella completa oscurità.

Metti su OFF

Come disabilitare il flash su cellulari Android

Avvia la fotocamera del tuo Smartphone e poi cerca l’icona a forma di lampo. Fai tap con il dito su di essa ed è fatta.

Prova a fare una foto per vedere se hai ottenuto il risultato sperato.

Hai assistito a questo concerto? Perchè non condividi con tutti noi il tuo materiale? Puoi inviarlo alla mail wop@doremifasol.org

Grazie di essere qui 

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The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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