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Interviste a Claudio Baglioni del 22/12/2018

INTERVISTA di Vincenzo Mollica, TG1 22 12 2018 Claudio Baglioni , Sanremo Giovani vincitori e cast dei BIG

Sanremo. Baglioni. “Da dittatore divento dirottatore. Porto barca Festival altrove” 24 i big in gara. Tra questi: Patty Pravo e Briga, Arisa e Nino D’Angelo. All’elenco si aggiungono Einar e Mahmood, i due vincitori di Sanremo Giovani 2018. Sul cast ancora nessuna conferma. Ma ci sono contatti con Bisio, Morandi, Raffaele e Incontrada

​Claudio Baglioni lo ammette: non capisce cosa significa la ‘classica canzone sanremese’. E, in effetti, guardando le sue scelte il merito al cast del Festival di febbraio si capisce che è proprio così. Nel suo Sanremo c’è di tutto, dal rock alla trap, passando da rap, pop, indie e tradizione. Almeno sulla carta. Non potendo ancora sentire i brani, ci si deve basare solo suoi nomi. Ma tanto basta per definire la prossima, la 69esima, la competizione più coraggiosa di sempre. Perché, come dice Baglioni, non è più un ‘dittatore’, bensì un ‘dirottatore’ artistico. Prende la barca, la fa salpare, senza sapere esattamente dove arriverà: “La portiamo da un’altra parte per vedere come è fatto questo altro luogo”. Si va verso un posto sconosciuto. Ed è una sensazione bellissima, per una delle istituzioni italiane.

‘Molte canzoni dedicate all’idea dell’essere figli, padri’

A fare un excursus sui brani in gara è lo stesso Baglioni, che li ha ascoltati e scelti. “Ci sono molte canzoni dedicate all’idea dell’essere figli, padri, ci sono nonni raccontati. L’esigenza comune è quella di rivolgersi al proprio passato e futuro. Forse perché ci sono vaghezza del presente, disagio e confusione. Lo si riscontra in molti pezzi. Nek e Renga, per esempio, portano la sensazione di una generazione incerta su ciò che è. Così come Achille Lauro. I giovani nel loro tempo ancora non ci sono entrati”. Ma poi, aggiunge, ci sono “proposte estremamente sofisticate”, la “grande vitalità” di Ex Otago e Negrita, la “tradizione” di Anna Tatangelo e una “nuova Arisa, molto curiosa e eccentrica”. E, ovviamente, tanto altro ancora. “La 69esima edizione, nel numero – precisa Claudio -, dà l’idea del ribaltamento. Mi piace pensare di potere, alla fine, considerare questo viaggio come un percorso interessante”.

Il cast? “In corso contatti con Bisio, Incontrada, Morandi e Raffaele”

Un lungo e laborioso tragitto per arrivare alla composizione del cast (quasi come la Finanziaria, fanno notare a Baglioni. “Sì, ma forse faremo meno danni”, risponde). Tanto da avere lasciato fuori qualche collega: “Alcuni mi hanno chiesto di tornare, però a volte è la proposta a non essere più vitale. Dobbiamo rendercene conto noi che abbiamo fatto tanto e spesso non abbiamo più niente da dire”. Il tutto per costruire un Festival “di avanguardia, non di retroguardia”.

E se la compagine musicale è al completo, si sa ancora pochissimo di ospiti e presentatori. Il direttore artistico stesso non è ancora certo di esserci (ma difficile pensare alla sua assenza). Conferma i contatti in corso con Claudio Bisio, Vanessa Incontrada, Gianni Morandi e Virginia Raffaele. Inoltre, ci sarà sicuramente la coppia Baudo-Rovazzi, che ha ben funzionato durante ‘Sanremo Giovani’. “Però dobbiamo cominciare a contare – scherza -se no dovremo le fare selezioni pure per i presentatori perché saranno più di 24”. Difficilmente ci saranno superospiti internazionali, se non nel solco tracciato l’anno scorso di stranieri all’Ariston per omaggiare l’Italia.

“Non escludo ospiti internazionali”

“Preferisco un Festival popolar nazionale. Se gli artisti stranieri vogliono fare una capatina, devono pensare che lì si rispetta il luogo in cui si è e il popolo che ti ascolta. E’ un segno di carineria e amicizia. Non escludo ospiti stranieri ma mi piace marcare il territorio e evitare i francobolli promozionali”. Così il direttore artistico del Festival di Sanremo, Claudio Baglioni, delinea in conferenza stampa il profilo degli ospiti della kermesse di febbraio.

I vincitori di Sanremo giovani? Su immigrazione siamo inidietro di 30 anni

“Non credo che il Paese sia diviso su questo aspetto, ma incattivito da anni. Ogni cosa che non è regolare porta problematiche come il lavoro nero, lo sfruttamento, le morti in mare. E’ un bubbone scoppiato per la completa deficienza e mancanza di tutte le classi politiche che si sono succedute. Questa cosa non si risolve, ancora oggi. Non è vero che è stata risolta. E non sarà facile perché abbiamo perso almeno 25-30 anni. E’ uno scandalo e una vergogna e chiunque deve battersi la mano sul petto e dire ‘non sono stato attento’. Mi fa piacere che la musica non abbia questo rancore dentro, ma che trovi una soluzione attraverso la bellezza, l’armonia e nel capire che il modo c’è. Basta avere cuore e buona volontà”. Così il direttore artistico del Festival di Sanremo, Claudio Baglioni, commenta la vittoria di ‘Sanremo Giovani’ di due giovani rispettivamente di origine egiziana (Mahmood) e cubana (Einar), segno di una società multiculturale in parte poco rappresentata dalla politica nel Paese.

I 24 Campioni in gara

Il ‘tabellone’ principale (per usare un termine tennistico) del prossimo festival di Sanremo è stato completato ieri sera. Gli ultimi 11 ‘campioni’ sono stati annunciati ieri durante la seconda serata di Sanremo Giovani. Sono Federica Carta e Shade con ‘Senza farlo apposta’, Patty Pravo e Briga con ‘Un po’ come la vita’, Negrita con ‘I ragazzi stanno bene’, Daniele Silvestri con ‘Argento vivo’, Ex Otago con “Solo una canzone”, Achille Lauro con ‘Rolls Royce’, Arisa con ‘Mi sento bene’, Francesco Renga con ‘Aspetto che torni’, i Boomdabash con ‘Per un milione’, Enrico Nigiotti con ‘Nonno Hollywood’ e Nino D’Angelo e Livio Cori ‘Con un’altra luce’.

A questi nomi vanno aggiunti gli 11 artisti annunciati nella prima puntata di Sanremo Giovani: Paola Turci con ‘L’ultimo ostacolo’, Simone Cristicchi con ‘Abbi cura di me’, Zen Circus con ‘L’amore e’ una dittatura’, Anna Tatangelo con ‘Le nostre anime di notte’, Loredana Berte’ con ‘Cosa ti aspetti da me’, Irama con ‘La ragazza con il cuore di latta’, Ultimo con ‘I tuoi particolari’, Nek con ‘Mi faro’ trovare pronto’, Motta con ‘Dov’e’ l’Italia’, Il Volo con ‘Musica che resta’, Ghemon con ‘Rose viola’. All’elenco si aggiungono il 23esimo e il 24esimo campione, Einar e Mahmood, i due vincitori di Sanremo Giovani 2018.

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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