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Claudio Baglioni è un autore sottovalutato

«Baglioni, un autore sottovalutato. In lui tracce di Pascoli e Pasolini»

Il docente Luca Bertoloni ha scritto “Frugando parole” nel quale rivaluta il cantante romano

Il primo libro completo dedicato all’analisi della lingua e dello stile di tutte le canzoni di Baglioni. E’ già un successo “Frugando parole” , il libro edito da Write Up Books e scritto dal pavese Luca Bertoloni, docente di lettere nella scuola secondaria e da anni impegnato in attività di ricerca indipendente in ambito sociosemiotico e mediologico, occupandosi prevalentemente di relazioni tra linguaggi e media, immaginari audiovisivi, canzone e cinema popolare.

Bertoloni è già noto per avere pubblicato saggi in riviste scientifiche e in volume e per avere relazionato in convegni nazionali e internazionali con i suoi contributi dedicati a Checco Zalone, Fabrizio De André e appunto Claudio Baglioni.

Ma “Frugando parole” è il suo primo, vero libro ed è un grande viaggio all’interno degli oltre 200 testi scritti e interpretati dauno dei cantautori più amati, Claudio Baglioni, che dopo anni di ostracismo è stato oggetto di una significativa riscoperta critica.

E’ un saggio di linguistica, impreziosito da una prefazione di Francesco Ciabattoni, ordinario di Letteratura Italiana presso la Georgetown University e si inserisce consapevolmente in questo filone, conducendo i lettori, attraverso un taglio specialistico ma non didascalico, nei meandri dei testi del cantautore romano.

«Mi è sempre piaciuto Claudio Baglioni e a lui avevo dedicato la mia tesi triennale – spiega Bertoloni anch’io inizialmente conoscevo solo le sue canzoni più famose, ma approfondendolo ho scoperto molto altro oltre ai vari “accoccolati ad ascoltare il mare” e quindi ho cominciato a lavorare per riscattarlo Quando ascolti ad esempio una canzone come “Tamburi lontani” capisci che veramente Baglioni ha tanto da dire. Nelle sue canzoni si trovano citazioni di Pascoli e Pasolini, c’è anche un linguaggio complicato e non può essere ridotto a un cantautore semplice e leggero».

Un lavoro di anni, per Bertoloni, che lo ha portato a scoprire che la parola “amore”, così frequente nelle canzoni degli anni Settanta, scompare quasi totalmente negli anni Novanta (solo una citazione) per poi ritornare dal Duemila. E poi ancora le rime e le parolacce (la prima assoluta compare nel 1978 ed è “culo” in “Ancora la pioggia cadrà”) e la famosa romanticissima “Mille giorni di te e di me” in cui non tutti ricordano la presenza addirittura “incazzato” e “puttana”, che evidenziano la mescolanza tra un linguaggio basso e alto, dove compaiono poi anche termini letterari come “azzurrità” e “acquoso”.

Molti, insomma, i tempi di Baglioni nelle sue canzoni.

«Diciamo che negli anni Settanta Baglioni ha addirittura anticipato i tempi della linea battistiana, rinnovando totalmente la lingua delle canzoni che erano di Claudio Villa e Domenico Modugno – conclude Bertoloni – ed è sempre stato avanti anche negli anni Ottanta e Novanta, con le metafore molto forti in stile Battiato. Oggi invece è molto lontano dalla lingua attuale della musica, diciamo che ci ha anche provato, ma mancando di spontaneità perché entra in un linguaggio che non è il suo. E questo purtroppo fa sì che la critica lo mantenga ancorato agli anni Settanta».

Luca Bertoloni presenterà nel mese di gennaio il libro in Università (ancora da fissare la data) ed è già al lavoro per la prossima opera, in cui indagherà su come le canzoni di oggi siano fruite attraverso le immagini.

DANIELA SCHERRER – La Provincia Pavese 2 gennaio 2024

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

2 Commenti

  1. Sottovalutato? Ma da chi? Ma che vo dì? Chi l’ha stabilito? Questa affermazione è sbagliata e sconveniente. Poi mica c’è un modo per attestare questa affermazione inopportuna. Anzi, considerando l’enorme successo multi decennale e multi generazionale di cui ci sono tracce e prove e dati certificati che non c’è neanche bisogno di decantare, direi che è l’esatto opposto di quanto si afferma. A volte resto sconcertato dagli scivoloni e dalle frasi e affermazioni sconveniente e maldestre che vengono inserite in articoli o libri in certi casi. Pensarci 2 o 3 volte prima di mettere per iscritto delle affermazioni infelici sarebbe più opportuno.

  2. Credo che relegare gli anni 70′ di Claudio a canzoni d’amore e a frasi come “accoccolati ad ascoltare il mare” sia estremamente riduttivo. Un’analisi più approfondita potrebbe essere utile per scoprire molto ma molto di più. Poi, non penso che il Grande Mago abbia bisogno di essere riscattato. Come dico sempre: chi lo conosce lo ama, chi non lo conosce va compatito.
    W Cucaio, il grande incantatore!

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