SOLO BISStampa

Il segreto di Claudio Baglioni

«In scena cerco di creare meraviglia»

Ha preso il via un mese fa, dal Teatro San Carlo di Napoli, «Dodici note solo bis», il tour del «divino Claudio» – Baglioni, s’intende – nei teatri italiani. Il 9 dicembre arriverà al Regio di Parma, bis della emozionante serata dello scorso anno, sempre nel cartellone della rassegna «Tutti a Teatro».

C’è un segreto nell’alchimia che questo straordinario artista crea con il pubblico: «Quando vado in scena – racconta Baglioni – mi metto nella condizione di creare un po’ di meraviglia, di stupore. Intendo questo lungo giro di concerti come un modo per rianimare le nostre vite con la musica dopo il lungo, difficile, doloroso silenzio imposto dalla pandemia. Ai miei occhi è come se i teatri, coi loro balconi, le loro logge, i loro palchi, diventassero delle corti in cui radunare e far incontrare le persone, sorprendendole… a mani nude».

Lo spettacolo, visivamente, è concepito come nel tour precedente: «Ho preso un pianoforte – spiega lo stesso artista – e l’ho diviso in tre, sono diventate tre tastiere, una delle quali è un pianoforte digitale-acustico, le altre due sono tastiere che si avvalgono di un’effettistica. Cerco di portare da solo un’orchestrazione fatta quasi di stati d’animo, di riverberazioni, di aggiunte, lontane però anche presenti all’orecchio degli ascoltatori».

Per un cantautore in attività dal 1968 ad oggi – sono 54 anni “suonati”! – diventa complicato scegliere le canzoni da mettere in scaletta: «Certe volte la scaletta vorrei farla con un’estrazione a sorte proprio per non incorrere nella problematica di prendere decisioni. Ho scelto di narrare questo tempo lungo attraverso tre stazioni, quella del passato, quella del presente e quella del futuro. Cerco di creare un racconto attraverso le diverse timbriche e la scelta di alcune canzoni, alcune tra le più popolari, ma altre invece anche di “seconda fila”, cioè quelle che io ritengo tra le cose migliori che sono riuscito a fare, e le snocciolo un po’ come in un calendario al contrario, un orologio che le lancette le porta indietro».

L’uomo che ha a bilancio quaranta album pubblicati in carriera, due Festival di Sanremo (2018-2019) da direttore artistico e conduttore, svariati premi e alcuni record, una notorietà internazionale, quest’anno ha ricevuto il premio Tenco, riconoscimento d’élite in qualche modo. Parrebbe una contraddizione: «Non ho mai pensato di arrivare al conseguimento di un premio così – riflette Baglioni – ma trovo che sia un premio alla carriera ed è un segno positivo che arrivi molto tardi perché vuol dire che la carriera è ancora in “esistere”. C’è stata una fretta di etichettare il mio lavoro che forse era dovuta a una voglia di cambiare il mondo nata alla fine degli anni ’60. C’erano i militanti e chi non lo era. Penso che non essendo stato un incendiario ora non devo essere un pompiere».

I biglietti per il concerto di venerdì 9 (ore 21) sono disponibili su www.ticketone.it e all’Arci di Parma. Tel. 0521 706214.

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