Baglioni Notebook

16\01\2016 Nota di Claudio Baglioni

La ferrovia si infila nella città
come un fiume di traverse e rotaie.
Sentieri affiancati di scambi e binari
tagliano in mezzo alle case modeste
che mostrano quasi con imbarazzo
la faccia nascosta e dannata del retro.
Quasi che tutte le cose più brutte
si debbano mettere là
perché non si vedano dall’abitato
e perché tanto dai treni
ci si fa meno caso
e comunque poi passano e vanno.
Strani edifici lasciati in disuso
con le aperture rotonde dai vetri spaccati
e i prospetti semianneriti
imbrattati di scritte e graffiti
s’affacciano su quel canale ferrato
ch’entra nella stazione d’arrivo
come giungere adagio nel porto.
Si torna a casa ancora una volta.
Metà della vita la usiamo per questo.

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

4 Commenti

  1. quand’ero piccola abitavo (ed abito tutt’ora) vicino ad un argine che mi propone una passeggiata splendida di una mezz’oretta per arrivare ad un ponte di ferro dove passa la ferrovia
    mi ha sempre affascinato arrivare lì ed osservare il passaggio dei treni……………mezzi di trasporto misteriosi che nascondono i misteri di tanta gente e il mistero dello scorrere della vita sui binari
    mille misteriosi pensieri ogni qualvolta viaggio su di un treno mille sensazioni di infinito e un brivido che ogni volta percorre la pelle: sarà l’ultimo viaggio? la corsa del treno è come il più grande interrogativo della vita
    E SUI BINARI QUANTA VITA CHE E’ PASSATA E QUANTA CHE NE PASSERA’……………………….

  2. Belle parole comunque io non riesco a farmi togliere dalla testa altre parole e i fili del alta tensione si muovono e danzano senza ragione so che in fondo il motivo è che le o ascoltate più tante volte però voglio pensare che sia l’associazione con la musica che le rendono più penetranti

  3. Oh Claudio! I corsi e i ricorsi storici….ho passato anni e anni della mia vita viaggiando in treno,prima per studio, poi per lavoro o per vacanza, e i paesaggi intorno alle stazioni, hanno sempre scatenato in me un moto di ribellione e di rifiuto al rifiuto del bello. Abbellire e distruggere, non tenere conto delle architetture disastrate, incompiute, abbandonate, umiliate. Case, palazzi,capannoni,fabbriche, ho sempre pensato alla fatica di tanta gente nel costruire tutto questo, alle persone che abitavano o che abitano tuttora, sapendo che ogni santo giorno il loro paesaggio è quello. Noi dai treni abbiamo visioni diverse rispetto alla strada. Ma a volte i treni compiono anche dei percorsi inversi. Dal loro punto di vista tutto sembra o appare più bello, accade accanto al mare, o percorrendo ferrovie di montagna o collinari, dove il dondolio del treno si confonde con paesaggi splendidi, case liberty curate,magari con fatica, ma tenute in vita, prati, boschi, giardini spiagge, tutto ancora amato e protetto. Meta’della vita a partire e a tornare, e scoprire negli anni quante cose sono cambiate, e quanto siamo cambiati noi insieme alle cose,al mondo, ai paesaggi. Però nel mio cuore c’è innato il senso del bello, cerco di vedere sempre la poesia in tutto ciò che ho intorno.Forse perché sono della Bilancia? Probabile, un po’ è vero. Ti auguro un buon ritorno a casa, rifugio e giardino del cuore, serenità di ricordi, conforto vero. E una notte di bei sogni. Ciao Cla. Con affetto da me a te☆

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