“Abbiamo lottato, non ci siamo fermati di fronte a difficoltà enormi e abbiamo fatto delle richieste ben precise che sono state accolte in toto dal Governo a dimostrazione che erano tutt’altro che peregrine, dai provvedimenti per sgombrare l’isola, che tempo fa avevamo suggerito, alle misure compensative, siano esse quelle fiscali, siano quelle per il turismo, fino alle infrastrutture, persino il campo da golf e il casinò, da tempo nostro obiettivo dichiarato. Tutti interventi che rispondono alla logica della destagionalizzazione del movimento turistico dell’isola in maniera che si possa accogliere visitatori 12 mesi all’anno, considerato che siamo sotto il parallelo di Tunisi e godiamo di un clima eccellente. Siamo grati a tutti coloro che si stanno impegnando in modo consistente e che hanno preso a cuore le sorti di un’isola martoriata ma che ha dimostrato un cuore tanto grande, quanto piccola è il suo territorio comunale. Lavoreremo come amministrazione affinché la fase 2, quella della ricostruzione, possa avviarsi velocemente e realizzarsi compiutamente. Sappiamo perfettamente che alcuni interventi hanno bisogno di tempi più lunghi ma sappiamo anche che, come diceva Kennedy, ogni lungo cammino comincia da piccoli passi. “La collina della vergogna” vicino al porto resterà a imperitura e memoria della sofferenza dei cittadini lampedusani e dei migranti tunisini. Ringrazio il presidente Napolitano, il presidente Berlusconi e il presidente Lombardo”, afferma il sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis. “Contiamo – aggiunge l’assessore comunale al turismo Pietro Busetta – di avere una stagione ancora più soddisfacente di quella già esaltante del 2010. Abbiamo il dovere di fare il possibile affinché questa parentesi di devastazione dell’isola si trasformi in una grande opportunità”.
