Claudio Baglioni ricorda Pino Daniele
Due i messaggi di Claudio Baglioni per ricordare l’amico Pino Daniele, scomparso questa notte
Pino lascia così tanto di sè che forse ci accorgeremo un po’ meno della sua assenza.
Ma l’abbraccio e la risata chi ce li ridà?
Pino, Pinuccio tanto caro
Pino adorato
ieri sera guardavo la foto presa da lontano
di noi due seduti sul bordo del terrazzo
mentre tu mi raccontavi e io ascoltavo.
Dietro c’era solo il mare.
E al mare e a te pensavo
come in una misteriosa malinconia,
una tristezza nuova e sconosciuta.
Non capivo, non sapevo ancora niente.
Avevo una chitarra per le mani
e piano piano mi sono ritrovato a suonare
e poi a canticchiare Io dal mare
immaginando nel lunghissimo finale
i tuoi fraseggi di corde e voli di voce senza parole.
Tu non c’eri ma era come se fossi lì con me
a ricordare il pezzo, a ripassarlo
per la prossima occasione in cui l’avremmo rifatto.
L’avevamo registrato venticinque anni fa
e tu, che non eri stato bene,
l’avevi voluto fare lo stesso.
“Ci ho messo tutto il cuore” dicesti sorridendo
e ci scherzammo su per tutta la cena al ristorante.
Ora, dopo un quarto di secolo, quel cuore si è fermato.
Ma non la voce, le note calde della tua chitarra,
lo swing, il blues, l’anima profonda, le canzoni belle.
Non la tua passione, la sincerità come melodia di vita,
l’amicizia vera, diretta e a volte brusca,
quasi antica, di un altro tempo, di un tempo che fu giovane
insieme a noi e ai nostri primi sogni.
Un tempo che non è passato mai
e che, d’ora in poi, scorrerà diverso
con il ritmo più dolente e lento della nostalgia.
È stato un regalo conoscerti e incontrarti
in questi anni e in questo mondo
e cantare suonare parlare ridere con te
e sentire, sapere, essere sicuro
che ogni volta,
nella musica e nella vita,
ci hai messo tutto il cuore.
Ciao. Non sono una fan di Pino Daniele ma ho sognato anch’io ascoltando alcuni suoi brani e ho riso con il comico di Zelig che lo imitava (mi scuso, ma non ne ricordo il nome)…non si può non essere triste… gli artisti ti regalano sempre qualcosa, qualsiasi sia il genere o lo stile o l’ambito in cui lavorano… E ancora una volta, uso parole non mie, per esprimere questo stato d’animo.
“suono di tam tam io ci ballo su da tutta una vita fulminea come un viaggio in tram che ti siedi giù e è il capolinea”… Hai sognato anche tu, caro Pino, colei che dai libri tuoi aveva strappato via l’ultima pagina, hai trovato la tua profezia e dritto nel futuro l’hai realizzata. E se c’è una data a segnare la tua dipartita, non è questa l’ultima pagina del tuo libro…Come è giusto che sia ci sarà un epilogo: le altre pagine scritte da chi ti ricorderà suonando la tua musica.
Claudio non posso crederci…..un’altro grande Pino e’ caduto……
Io non posso credere a come e’ accaduto. Perché non portarlo al pronto soccorso più vicino? Bisognava prima stabilizzarlo e poi pensare al trasporto, con eliambulanza e medico rianimatore a bordo. Ma scherzi? Con quella che aveva avuto lo metti in macchiana per un viaggio di almeno tre ore?
grazie Pino per tutto quello ke ci hai dato ci hai fatto volare con la tua musica bellissima è grazie all mio cantastorie peresserti stato sempre vicino!!!!!!!!!!, emanuele carlo di vita
PINO E’………………..MILLE COLORI………………………GRAZIE PINO…..GRAZIE CLAUDIO DI AVERLO RICORDATO COSI’…………….SOSPESI “SUL MARE”
Pino sei e sarai sempre un grande…..
Eravate grandi insieme..ora tu solo puoi..devi darci le stesse emozioni x entrambi..onora pino con la tua poesia e il risultato sarà eccellente..come sempre.