Neanche Baglioni salva Facchinetti
MILANO – «Star Academy» continua a deludere. Sky festeggia i 5 milioni di abbonati. Così mentre la tv generalista soffre quella tematica allarga i suoi orizzonti. Sono sempre deboli i battiti di share di «Star Academy» ma per ora Raidue non stacca la spina: la settimana scorsa il talent show condotto da Francesco Facchinetti era partito con il 6,4% di share, giovedì sera è sceso al 5,9 (1.257.000 telespettatori). Il paziente è sotto stretta osservazione, ci saranno ancora due puntate per capire che aria tira, per ammortizzare i costi della produzione, forse si cambierà giorno di messa in onda. Ma anche in Rai lo sanno: le curve dell’ Auditel sono chiare, è un programma che non può più riprendersi, del resto quando parti così, continui così se non peggio. Un dirigente non resiste alla battuta: «È un bellissimo programma di 10 anni fa». Nemmeno la presenza di uno come Baglioni è riuscita a risollevare il talent show che ha le puntate contate. Curiosità: in sede di presentazione nessun accenno alle puntate previste, forse avevano già capito che non sarebbero state molte. Ma non è solo «Star Academy». Dopo aver chiuso «Me lo dicono tutti!», il programma di Pino Insegno, anche quella di giovedì è stata una giornata di sofferenza per la tv di Stato. Salvata da un prete in odore di santità. Terence Hill, con il suo «Don Matteo» su Raiuno, ha convinto nel primo episodio 7.521.000 telespettatori (share 27,85%) e nel secondo 6.311.000 (27,84%). Per il resto la Rai era da profondo rosso: al 5,9% di «Star Academy» si somma il 4,1 dello speciale «Agorà» dedicato alla morte di Steve Jobs. È il modello di tv generalista che è in soffrenza, il consumo del telespettatore si sta evolvendo e rimodulando perché è cambiata l’ offerta. Con il digitale terrestre i canali nazionali sono passati da 9 a 50. E non è finita, perché il processo di digitalizzazione non si è del tutto concluso (molte regioni non sono ancora passate al digitale terrestre). Dunque la parcellizzazione degli ascolti è un fenomeno destinato ad ampliarsi. I dati di giovedì rappresentano una fotografia interessante. Sommando Rai2, Rai3 e Rete4 («La versione di Banfi» ha raggiunto il 3,8% di share) si arriva al 13,8% per reti che hanno come obbiettivo (unendole tutte e tre) il 28%. Alla parcellizzazione degli ascolti contribuisce pure la pay tv, che continua a crescere: ieri Sky ha annunciato di aver superato i 5 milioni di abbonati, un numero che porta la sua platea potenziale di ascolti a superare i 15 milioni di persone (le famiglie abbonate a Mediaset Premium – la cui offerta è partita nel maggio 2008 – sono invece 2 milioni). Tutti numeri con cui le generaliste devono fare i conti. Festeggiare «Don Matteo»: «I nostri non sono spettatori, sono abbonati – ironizza Nino Frassica, uno degli interpreti -, non ci tradiscono da 12 anni, li abbiamo coccolati, mantenuti con cura, alcuni anche cresciuti insieme a noi». Renato Franco twitter: @RenatoFranco70 RIPRODUZIONE RISERVATA **** 5,9% Lo share di «Star Academy» nella seconda puntata, contro il 6,4 della prima. Per Facchinetti 1.257.000 spettatori