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Anche Baglioni firma

ROMA – Non si ferma la pioggia di firme all’appello di Repubblica per l’abolizione della legge Bossi-Fini. In neanche 48 ore sono già più di 70mila le adesioni di gente comune e big per abrogare la legge anti-immigrazione tornata in discussione dopo la tragedia di Lampedusa. Il primo risultato dell’iniziativa è palpabile sui social network, dove è forte il dibattito tra chi pensa che questa legge sia ingiusta e chi parla di ‘strumentalizzazione’ di un dramma.

Matteo Renzi ha firmato l’appello di Repubblica dopo aver dichiarato: “La legge Bossi-Fini non funziona, alimenta le paure degli italiani”. Vissuti in prima linea i giorni del dramma e del dolore, evidenziando nelle tante interviste le contraddizioni e le storture della legislazione italiana sull’immigrazione, anche il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha sottoscritto l’iniziativa.

Ha firmato il cantautore Ivano Fossati, che dedicò al tema dell’immigrazione e della umana, reciproca comprensione canzoni struggenti e poetiche come Pane e coraggio e Mio fratello che guardi il mondo. Questa volta fa sul serio e sottoscrive l’appello Luciana Littizzetto. Aderisce all’iniziativa il centro studi Pio La Torre. “Un paese di antica civiltà tollerante come l’Italia, che ha vissuto il dramma dell’emigrazione – dichiara Vito Lo Monaco, presidente del Centro – non può continuare a considerare la migrazione un reato, non può mantenere in vita l’indecente legge Bossi-Fini che incrimina i clandestini sopravvissuti al naufragio e coloro che li soccorrono in mare”.

Fausto Bertinotti: “Aderisco alla campagna per l’abrogazione della legge Bossi-Fini lanciata da Repubblica con l’appello di Stefano Rodotà. Lo faccio sperando che questa, al fine, possa essere una battaglia vincente, ora che sta diventando un grande fatto di opinione e dopo che chi finora ci ha meritatamente provato, dall’opposizione alla legge fino al referendum abrogativo proposto dai radicali, da solo, non ce l’ha potuta fare”.

Aderiscono anche il presidente, i ricercatori, i direttori dei dipartimenti e i membri del consiglio direttivo di Eurispes, il centro di ricerca politica, economica e sociale. “Oggi – dichiara il presidente Gian Maria Fara – con negli occhi ancora le immagini della drammatica tragedia di Lampedusa, non posso che sottoscrivere l’appello de ‘la Repubblica’ per abolire la Bossi-Fini. Un provvedimento del genere avrebbe l’immediato effetto di impoverire le organizzazioni criminali che spesso creano un vero e proprio ‘bisogno indottò di emigrare verso l’Italia. Un accesso ben regolato e alla luce del sole provocherebbe una caduta della domanda di immigrazione, almeno per quanto riguarda la componente indotta, ma non solo. Gli stranieri che lavorano in Italia rappresentano una vera e propria ricchezza economica, contribuendo pe r oltre il 12% alla formazione del Pil del nostro Paese, con importanti ricadute economiche anche sul versante contributivo e previdenziale grazie ai quasi 11 miliardi di euro di contributi previdenziali e fiscali versati ogni anno nelle casse dello Stato dai lavoratori stranieri”.

Tra i firmatari ci sono Pippo Baudo, il regista Ferzan Ozpetek ed altre personalità della società civile. “Certo – ha detto il conduttore – che bisogna abolire la Bossi-Fini, ma soprattutto non si possono lasciare soli i lampedusani. Senza l’aiuto concreto da parte dell’Europa non si va da nessuna parte. Bisogna fare una specie di cordone sanitario navale, a spese di tutti i Paesi, se no l’Unione europea che senso ha?I lampedusani stanno facendo cose eroiche, conosco l’isola, ho anche avuto una casa a Lampedusa. Un’emergenza del genere non è accettabile, è dilaniante dal punto di vista familiare e vitale. I rifugiati, ma anche le forze dell’ordine chiamate a fare un lavoro eccezionale, finiscono in un girone infernale. Non è degno di un paese civile”.

Il sindaco di Genova, Marco Doria, sottoscrive l’appello: “È un dovere morale e politico, un imperativo di umanità e di giustizia ed è l’invito pressante che mi è stato rivolto dai rifugiati e richiedenti asilo ospitati a Genova che ho voluto incontrare nel giorno del lutto nazionale per la tragedia di Lampedusa”. Su Twitter l’annuncio della Giunta Comunale di Palermo: “@LeolucaOrlando a nome di tutta la Giunta comunale sottoscrive l’appello di @repubblicait per abolire la legge #bossifini”. Firma anche l’ex sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino.

Hanno firmato nelle ultime ore anche l’attore Stefano Accorsi e molti nomi illustri del mondo culturale e accademico, tra cui Niccolò Ammaniti, Nicola Lagioia, il fotografo Oliviero Toscani, Ivan Cotroneo sceneggiatore di Paz! e Mine vaganti, il regista Pappi Corsicato, l’attore Ascanio Celestini, lo scultore Mimmo Paladino, Massimo Carlotto e lo scultore, scalatore e scrittore Mauro Corona.

Adesioni anche dalla società civile. Firmano il presidente dell’Anpi Carlo Smuraglia, Legambiente e la vicepresidente dell’associazione cittadinanza e minoranze Marcella Delle Donne.

Avevano già firmato:

Politici: il senatore, giornalista e scrittore Sergio Zavoli, la deputata Rosy Bindi, l’ex magistrato Antonio Ingroia, i sindaci di Milano Giuliano Pisapia, Torino Piero Fassino, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. Firma il sindaco di Roma, Ignazio Marino: “Roma si prenderà cura dei 155 superstiti della tragedia di Lampedusa. Ma lo faremo nella vergogna, giuridica e morale, di doverli trattare come indagati per un reato, quello di immigrazione clandestina, che certamente costituisce una palese contraddizione con la tradizione giuridica e culturale dell’Europa”.

E ancora: la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso. Hanno aderito don Ciotti, l’ex ministro e fondatore della comunità di Sant’Egidio Andrea Riccardi, il leader di Sel Nichi Vendola, il fondatore dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, l’onorevole Livia Turco.

Personaggi dello spettacolo e dello sport: Carlo Verdone e Filippo Timi sono solo gli ultimi in ordine di tempo di un elenco già consistente. Che conta sui registi Liliana Cavani, Paolo Sorrentino, Roberto Andò, Gianni Amelio, Cristina Comencini, Giovanni Veronesi, Gabriele Salvatores con tutta la troupe. E sul fresco vincitore del Leone d’oro Gianfranco Rosi. Ci sono gli attori Fabrizio Gifuni, Sonia Bergamasco, Valeria Golino, Valeria Solarino e Isabella Ferrari, la conduttrice Serena Dandini. Non si sono tirate indietro neanche Maria Sole Tognazzi e l’attrice de La meglio gioventù Jasmine Trinca. Dal mondo dello sport firma il direttore generale della Figc Antonello Valentini che vuol coinvolgere anche la Nazionale italiana.

Firme della musica: non poteva mancare quella di Claudio Baglioni, personalmente coinvolto nella vicenda di Lampedusa e per anni promotore e protagonista della manifestazione O’Scià, per la sensibilizzazione sul tema dell’immigrazione. Sottoscrivono l’appello di Repubblica Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Jovanotti. Su Twitter Roy Paci fa sapere di aver firmato. “C’è urgenza – scrive Baglioni – di una legge giusta e davvero efficace. Da undici anni, noi di O’scià l’abbiamo auspicata, a Lampedusa e in Europa. Una norma, libera da condizionamenti ideologici, che si ponga al disopra delle speculazioni di parte, per questo tema che, dopo un quarto di secolo sconta ancora un pesante deficit di scelte e misure adeguate da parte della politica tutta. Il problema non è cancellare una legge o sostituirla con un’altra. È trovare la soluzione”.

Scrittori, Giornalisti e Accademici: il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, lo scrittore e “padre” di Montalbano Andrea Camilleri, il filosofo e accademico Massimo Cacciari, il fondatore di Emergency Gino Strada, lo scrittore Aldo Busi. Particolarmente significativa la presenza del vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero. Firmano i premi Strega Paolo Giordano (2008, La solitudine dei numeri primi), Melania Mazzucco (2003, Vita), Margaret Mazzantini (2002, Non ti muovere). Firma e da Facebook invita a fare altrettanto Maso Notarianni, direttore di Peace Reporter.

FONTE

redazione

La redazione di doremifasol.org e saltasullavita.com è composta da tanti amici ed appassionati della musica di Claudio Baglioni, coordinati dal fondatore e amministratore Tony Assante. Un grazie a loro per il lavoro e l'aiuto apportato a questo portale - Per scrivere alla redazione usare wop@doremifasol.org

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