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Baglioni, l’alta velocità dell’anima

Tre ore di concerto che volano via in un attimo, una scaletta quasi perfetta. Ma quando sul palco sale Claudio Baglioni la scaletta non potrà mai essere perfetta perché ognuno ha sempre quella canzone del cuore che non c’è. Ma chi ha seguito almeno una data del suo tour non può che esserne uscito soddisfatto e felice. E di questi tempi è un gran risultato.

Poche parole e tanta musica, con un finale da brivido perché nell’ultima ora Baglioni stipa “Porta Portese”, “Strada facendo”, “Questo piccolo grande amore”, “W l’Inghilterra” per citare qualche titolo e i palazzetti si trasformano in una torcida, in un coro che unisce migliaia di voci e anche chi è stonato assume una sua dignità. Accompagnato da musicisti straordinari e da cinque coriste, Baglioni può giocare col rock, col piano e con la chitarra, può essere intimo e aggressivo. Giochi di luci ipnotizzanti e un palco che assomiglia a un cantiere, tanto è vero che lui si presenta on stage col casco che usano gli operai.

Può anche non piacere, Claudio Baglioni, si può anche dire che è melenso, che è per cuori teneri ma anche chi ha la pelle impenetrabile ai sentimenti conosce qualche sua canzone. Il suo primo disco, eponimo, è del 1970, il successo arriva nel 1972 con “Questo piccolo grande amore” e di lì in avanti tanti successi che si sono appiccicati alla nostra pelle. Tatuaggi sbiaditi magari, ma pur sempre indelebili. Chi più chi meno, ma tutti abbiamo incontrato una o più volte Baglioni nell’arco della nostra vita…strada facendo.

Fonte articolo

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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