Claudio Baglioni risponde a Sam Fisher
14 Novembre 2014: un paio di cuffie, il traffico della città, la corsa verso l’ultimo tram, ed una voce nelle orecchie che risponde ad alcune domande….e ad una mia domanda.
Una risata di un Uomo, un uomo nei panni di un’Artista e delle parole:
Io sono felice di quelle tre ore, tre ore un quarto che trascorro sopra al palco, perchè mi da una sensazione di utilità, mi fa sentire comunque VIVO e DEGNO di essere li.
Parole che sono la miglior risposta alle tante critiche, fantasie, e voli pindarici nel voler vedere un’Artista stanco, annoiato e spremuto da chissà chi.
Grazie Claudio, continua il tuo Cammino, noi ti staremo accanto a farti compagnia.
Domanda di SAM FISHER – L’Uomo Claudio cosa pensa dell’Artista Baglioni? E l’Artista Baglioni cosa pensa dell’Uomo Claudio?
Risposta di Claudio Baglioni – [Claudio sorride divertito] – Dovrebbe darmi anche la risposta, oltre ad aver fatto la domanda. Io, l’uomo e l’artista siamo veramente nello stesso abitacolo e viviamo insieme da 63 anni. Difficile dare una definizione dell’altro, io credo che del mio essere artista di averne fatta la mia vita di uomo e la mia vita di uomo si è esaltata dal fare questo mestiere e cerco di guadagnarmela ogni giorno, di non fermarmi mai e di non annoiarmi mai, l’idea appunto di essere IN CAMMINO, come dice uno degli ultimi brani che ho scritto. E’ una sensazione molto eccitante, molto adrenalinica, io sono felice di quelle tre ore, tre ore un quarto che trascorro sopra al palco, perchè mi da una sensazione di utilità, mi fa sentire comunque VIVO e DEGNO di essere li e cercare appunto di fare il meglio in quello che posso. Non c’è stata una sera in cui Io e nessuno di noi si è risparmiato pensando al fatto che il viaggio sarebbe stato lungo. Questo è secondo me il pensiero di quello che ho fatto
RIASCOLTATA LA DOMANDA DI SAM FISHER
RIASCOLTALA TUTTA LA PUNTATA:
Grande Mago…continua il tuo cammino noi ti seguiremo affinché diventi lo stesso…attraverso quelle spledide ed uniche emozioni che ci regali con la tua musica!!!
Ero anche io immersa in un paio di auricolari per non perdermi claudio.
Che bella domanda *sam…e che bella risposta del nostro claudio
Caro Claudio, come darti torto? Il 13 novembre ho avuto modo di ammirarti a Genova ed è difficile trovare le parole per esprimere ciò che ho provato. Probabilmente sono entrata in uno stato di trance e non sono ancora tornata in me. Quando hai cantato “Strada facendo” avrei voluto urlarti a pieni polmoni che una canzone può cambiare la vita, eccome, può migliorarla, può portarti altrove, mostrarti la via che cercavi. Tu e la tua arte avete fatto questo per me ed io ti ringrazio. In quelle tre ore ho tenuto l’orologio a debita distanza ed ho sperato veramente che la mezzanotte non arrivasse più. In un momento delicato come questo, specialmente per quanto concerne la nostra regione (come tu stesso hai sottolineato) oltre ad un aiuto e ad un sostegno concreto c’è anche bisogno di evadere, di continuare a sperare.
Grazie per avermi portata lontana da tutte le sensazioni negative che quotidianamente oscurano i pensieri. Grazie per essere stato con noi. Sei e sarai sempre il mio grande punto di riferimento.
Con immenso affetto.