A Braccia tese e mani vuote
“A braccia tese e a mani vuote suonerò finché non senti tu “
All’inizio qualcuno non ha sentito ma “quella sua maglietta fina” l’abbiamo sentita in tanti e siamo venuti incontro alle tue braccia tese e alle tue mani vuote per iniziare un viaggio che dura da tanto e che non è ancora arrivato alla meta.
“In questa storia che è la mia” ci siamo anche tutti noi con le nostre storie.
Abbiamo sentito le tue note e le tue parole raccontarci che la gioia, la felicità, la disperazione e la malinconica di un amore non cambiano mai.
Quel “mal d’amore” continua a spaccarci il cuore e dobbiamo “non aver paura mai mai mai d’aver paura” dell’amore.
Abbiamo sentito le tue note e le tue parole raccontarci che c’è sempre un ricordo che ci riporta a viverci anche se non siamo lì e “esserci o non esserci” non è importante e “Lei, Lei, Lei, Lei, Lei” è ovunque.
Abbiamo sentito le tue note e le tue parole raccontarci che “Altrove e qui” ci troveremo per riempire di abbracci quelle braccia tese e per stringere quelle mani vuote in un canto senza tempo e in un ballo senza fine.
Abbiamo sentito le tue note e le tue parole raccontarci l’irresistibile magia di queste “Dodici note“.
È seducente questo nuovo viaggio.
Seduce la musica, seducono le parole che come un misterioso e affascinante incantesimo ti trascinano dentro le storie, dentro le canzoni, dentro le melodie.
“Non sappiamo com’è cominciata” ma sappiamo che siamo ancora tutti qui a stupirci e a viaggiare insieme sulla strada della vita passando “da un sogno alla realtà” oggi come ieri.
Ecco di cosa abbiamo bisogno.
Di esserci, di sognare, di viverci, di sentire, di correre incontro a quelle braccia tese e a quelle mani vuote.
Ancora un’altra volta, con lo stesso incanto e con lo stesso amore di questi anni.
Bentornato Claudio.
Narda Nanetti
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