1 milione di strade #SamFisher
C’è un attimo in ogni suo concerto, un istante all’interno di tre ore di musica, un preciso momento dentro quei cinque minuti presenti in tutti suoi spettacoli in cui nella mia testa si fa spazio un pensiero preciso.
Un flash che mi illumina anima e corpo all’improvviso, come una doccia gelata che ti rianima dopo la tanta stanchezza che accumuli dalLA VITA. In quei tanti momenti in cui tra mille dubbi ti domandi chi sei veramente tu.
In passato era una chitarra alzata al cielo, al termine delle ultime note e al culmine della musica. Più recentemente è stato un salto che arriva dopo circa centottanta minuti, in cui anche i più giovani arrivano provati e con l’occhio che guarda inconsciamente l’orologio per capire che si è fatta una certa.
Eppure poi quel momento, previsto in scaletta non prima della 25/30 posizione, arriva sempre. Sei stanco, la giornata è stata lunga, magari hai anche viaggiato chilometri e mangiato poco per esser presente lì in quel luogo ed in quel tempo, ma poi senti quelle note e capisci che È ADESSO il momento di alzarsi dalla sedia ancora una volta. Inizi a battere le mani e non sei sorpreso di cantarla, non perché conosci ovviamente tutte le parole, ma perché è come se stessi recitando la tua di vita e ogni volta che le pronunci inizi a vederle quelle parole e ti immagini anche TU in una stanza di un vecchio albergo, perché ti senti parte integrante di questa storia.
E si sei proprio TU quello che prendeva sonno in quei pomeriggi.
Sei proprio TU quello che, in una giornata estiva, stava seduto ad un tavolino tra un caffè caldo e qualche goccia d’acqua fresca sulla testa.
E sei sempre TU quel ragazzo, che diventato uomo, ha una paura matta del suo principale lavoro: quello di costruirsi un futuro.
Si, stai cantando la tua di vita che è uguale a quella di tante altre persone che ti sono accanto e che, assieme a te, stanno formando all’unisono una voce che si accavalla a quella dell’uomo che ti sta tenendo il tempo in quel momento.
Torni in te per un attimo e vedi le tue mani batter forte e il tuo corpo che inizia a fare dei movimenti che, se a farli fossero altri, definiresti goffi e allora cerchi i suoi occhi lì al centro, perché esiste un patto tra te e LUI, ed è quello di ricambiare quello sguardo per potergli e poterti dire che SI, tutto questo ha un senso.
È lì in mezzo alla gente e lo percepisci, lo senti, lo vedi che anche per LUI questo non è un momento come tutti gli altri e sembra dover dare più di tutto quello che ha e che ha mai dato. Ogni volta, ogni sera, ad ogni incontro deve essere più della volta precedente e si gira, si rigira e SI siamo tutti lì con gli sguardi diretti ancora una volta verso il centro del palco, verso quell’uomo che tante altre volte ci ha fatto ritrovare tutti insieme.
Se proviamo a distoglierlo lo sguardo verso quel punto che stiamo fissando da 3 minuti abbondanti, vediamo migliaia di occhi impazziti che con la loro energia potrebbero da soli far accendere quei fari che ti stanno cercando in mezzo al pubblico, perché lui lo sa che ci sei anche TU e te lo sta chiedendo ad alta voce:
DOVE SEI TU?
Ti sbracci, agiti le mani ed è questo il momento in cui devi fargli sapere che CI SEI e che hai cercato in tutti i modi di mantenere la promessa che gli fai e ti fai ogni volta. Perché è tremendamente difficile riuscire a non buttarti via almeno un giorno, quando più di un sogno e alcune tue realtà inevitabilmente cadono.
Questa Vita e lui lo sa meglio di me, perché ha cantato viaggiato dormito vissuto più di me, lo sa che è una bestia da domare ogni giorno, in ogni mattina in cui ti alzi a fare il tuo mestiere di uomo. E non è per niente facile non smarrire la strada, riuscire a sopportare di dover continuare a viaggiare senza chi ti è stato accanto o chi poteva starci, non capire più chi sei, aver voglia di buttare via tutto per ricominciare e alcune volte non hai neanche la forza per poterlo fare…poter ricominciare.
Ti sembra di averle oramai percorse tutte le tue 100 e 1000 strade e allora ti aggrappi a quella gioia che almeno una volta hai provato, e che faceva molto più male del malessere e della malinconia. Quella gioia per cui vale la pena anche dover soffrire.
In questo mio preciso momento, in questo mio istante immenso ne approfitto per fare un reset e per cercare un altro milione di strade da percorrere e dove questa volta, TE LO PROMETTO, non lascerò mai andare un giorno per ritrovarmi, perché quel fottuto tempo è sempre dietro la schiena che ti spinge in avanti e non ci puoi fare nulla, anche se provi ad essere mulo e a puntare i piedi.
Glielo dici, glielo urli, glielo canti che per te il tramonto sarà sempre e solo l’antipasto di un nuovo giorno, migliore di quello che sta per finire e non sarà mai la fine di qualcosa.
Ti ridesti e non senti più nulla sotto i piedi: il terreno non c’è più e ti credi anche più alto. Non sai come sta succedendo ma sai cosa è successo, l’intero palasport sta saltando letteralmente sulla propria vita. LUI saltella per primo e un’onda di gente, senza discontinuità di spazio, sta saltando attorno a lui. Cerchi concentrici, che si espandono fino all’ultimo anello, di persone che saltano sui loro problemi, sulle loro difficoltà, sulle loro paure, sulle loro malinconie e in quel salto c’è tanto di tutti noi che saltiamo assieme sulla nostra vita, per un giorno, per una sera, per un attimo uguale.
E allora vorresti veramente che questo viaggio non finisse mai e questo immenso istante sembra diventare una intera vita da vivere saltando e azzannandola per fargli capire una volta per tutte che sei TU che dirigi i giochi e non lei.
La canzone sta per finire, la stanchezza arriverà tutta d’un botto subito dopo l’ultimo colpo di batteria e in questo istante, in questo momento ripensi a quel post letto sotto tanti commenti di altri come te che recitava:
“Ti prego Vivi per sempre”
E ti ritrovi il volto rigato di calde lacrime e non sai nemmeno tu se sono di gioia o di sofferenza… sgorgano irrefrenabili da un’altra te, in un altro tempo, in un altro spazio.
Bellissimo questo scritto Sam…
Ti ringrazio per aver saputo cogliere, oltre che descrivere magistralmente, le sensazioni e il significato proprio di quel preciso momento… quell’istante tanto breve quanto immenso e unico in cui senti scattare qualcosa dentro di te, in cui ogni pensiero si fa da parte e ti lasci invadere dalla gioia e dalle mille emozioni che solo la musica può dare… e ringrazi la vita di esserci… proprio lì, mentre la canti e ci salti su… insieme a Lui e ad altre migliaia di persone… in quella sera, in quel concerto, in quell’adesso che è e sarà per sempre… “perché non c’è mai fine al viaggio…”
Buona serata e ancora grazie… a te e a Claudio!
Quel disco e’ tra le migliori cose che la musica italiana ha mai espresso. A me personalmente da’ i brividi un’altra frase tratta sempre da quell’ album e cioe’ quella che dice “…e tutti in fila verso il vento del 2000”. All’ epoca sembrava cosi lontano…ora invece…
Cmq complimenti a Sam e condivido anche io il pensiero racchiuso nel post di Valentina Lecca che da solo rende l’idea piu di mille frasi.
Io nn so esprimere quello che invece hai detto tu per filo e per segno delle nostre sensazioni e attimi delle nostre vite quando andiamo e siamo nei CONCERTI D CLAUDIO GRZ davvero….e per il Signor BAGLIONI GRZ DI ESISTERE LINFA VITALE DELLE NOSTRE VITE
Grazie a tutti NOI che rendiamo quel momento unico.
Sam
Sam arrivi ancora una volta a toccare il cuore e a commuovere.
Bravissimo.
” Vivi per sempre “…quante volte l’ho detto, quante volte l’ho pensato nei momenti belli, alla fine di un concerto, quando la gioia ti spacca il cuore.
” La vita adesso ” ti insegna a non mollare mai, a combattere il tempo, a giocarti il presente con la forza e l’energia di una vita intera, ti ricorda che la scelta più coraggiosa è quella che fai oggi, poi ancora oggi, per tutti i giorni che avrai . Ti insegna che le tue 100 e 1000 strade sono la cosa più bella che la vita di dà.
E allora quando salti, per te, per chi hai vicino, per chi ami, per chi vorresti qui con te, pensi che anche Claudio salta con te, per lui, per chi ha vicino, per chi vorrebbe ancora lì.
E tutti insieme noi e Claudio ci promettiamo, in “quell’attimo di eterno”, di non mollare mai perché davvero
sentiamo nelle nostre mani che battono il tempo, nelle nostre gambe che saltano sulla vita che ” La vita è adesso”, oggi e sempre.
Grazie di cuore.
Narda
Grazie a te Narda per essere in sintonia con i miei pensieri.
E’ sempre difficile associare parole a delle emozioni…vi leggo e percepisco che un pochino ci sono riuscito e mi riempie di gioia sapere che anche nelle tante teste e cuori che saltano con me, ci sono gli stessi miei pensieri e le stesse mie emozioni
Buon salto
Sam
Splendide e estremamente vere parole… Clà è tutti noi… ed ognuno di noi è dentro le sue canzoni come se lui trovasse le parole per esprimere ciò che noi non siamo capaci di dire…lui dà vita al nostro cuore… come sempre .. Grazie Clà