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Anche Baglioni per il libro di Aldo Cazzullo

Aldo Cazzullo presenta il nuovo libro: «Le mie interviste “maledette” a 70 italiani che resteranno»

Da Pippo Baudo a Ennio Morricone, da Claudio Baglioni a Walter Veltroni, da Cesare Romiti al cardinale Camillo Ruini. Al Piccolo Eliseo di Roma, oggi pomeriggio, la prima fila era occupata da veri “big” dell’Italia degli ultimi trent’anni, intervenuti per la presentazione de “L’intervista”, l’ultimo lavoro di Aldo Cazzullo edito da Mondadori. In veste di spettatori solo per stavolta, perché nel libro sono i protagonisti, insieme a tanti altri, di quella che è un’istantanea “su carta” della storia del nostro Paese e della Capitale. A dialogare con l’autore al teatro di via Nazionale, c’era il giornalista e scrittore Marcello Sorgi, direttore di Cazzullo quando lavorava nella redazione de La Stampa. Entrando subito nel merito della raccolta, l’ex capo del giornalista scrittore ha ricordato due clamorose interviste portate a casa da chi ha sempre mostrato tenacia e pazienza da vendere: la prima, la più eclatante, a Edgardo Sogno sul golpe bianco; l’altra, la più malinconica, a Bettino Craxi, al tempo in Tunisia e già in fase declinante.

«Sono molto affezionato a Aldo – ha raccontato Sorgi a Annalisa Bruchi, coordinatrice della presentazione – e concordo con lui sul fatto che l’intervista sia “un genere maledetto”, perché a differenza degli altri articoli, nasce da un negoziato con l’interlocutore, non sempre facile». A lui fa eco lo stesso autore, con la sua esperienza: «Ogni volta c’è un momento di frizione, la classica domanda scomoda. Quando ho dovuto incontrare Vasco Rossi, ad esempio, che mi aveva sempre dato buca in precedenza, prima di cominciare a porgli dei quesiti, ho avvertito un po’ di timore. Poi invece ne è venuta fuori una chiacchierata molto bella, mi ha parlato della lotta contro la droga, del carcere e dei suoi figli». E, infatti, nonostante siano state tutte sudate, di interviste Cazzullo ne ha portate a casa davvero tante. Questo perché, a detta di tutte le sue “vittime” presenti al Piccolo Eliseo, la dote unica di questo giornalista è di riuscire a tirare fuori anche le cose che i suoi interlocutori non vorrebbero raccontare. Lo ammette davanti alla platea Walter Veltroni, glissando invece sulla questione “scissione” che gli viene chiesta: «Quando Aldo ti intervista, parli liberamente, perché sai di avere di fronte una persona onesta, che scriverà ciò che hai detto. Con lui non c’è spazio a interpretazioni, non si corre questo rischio».

PRESENTAZIONE LIBRO

Francesco Cossiga racconta i segreti del caso Moro, e Vasco Rossi la sua esperienza con la droga e il carcere. Silvio Berlusconi si confessa nel giorno in cui lascia per sempre Palazzo Chigi, e Andrea Bocelli confida i suoi amori. Sandro Mazzola rivela le combine ai Mondiali del 1970 e del 1974, e Gianni Rivera dice di essere stato juventino e amico di Brera. Dalla ventenne Bebe Vio, che vince la medaglia d’oro paraolimpica con le sue braccia e gambe nuove, a Rita Levi Montalcini, intervistata il giorno del suo centesimo compleanno, Aldo Cazzullo costruisce una straordinaria galleria dei personaggi che hanno fatto la storia degli ultimi trent’anni. Dall’intervista rubata a Giulio Andreotti quand’era ancora al potere sino all’esilarante chiacchierata con Checco Zalone, si alternano sulla scena capi di Stato e uomini di spettacolo, Bill Gates e Renato Zero, Mario Vargas Llosa e Laura Pausini. Renzo Arbore e Pippo Baudo vanno insieme da Padre Pio che li tratta malissimo, Paolo Sorrentino rievoca per la prima volta l’incidente in cui morirono i genitori; Andrea Camilleri viene portato in trionfo dalla rete per il suo No al referendum, mentre Massimo Bottura subisce un linciaggio digitale; Edgardo Sogno rivela di aver davvero preparato un colpo di Stato, Dino Zoff invita la Juve a rinunciare agli scudetti di Moggi; Ennio Morricone sente scoppiare la bomba di via Rasella, Alessandro Gassman rivendica le sue radici ebraiche; Bettino Craxi dice di voler morire ed essere sepolto in Tunisia, Umberto Bossi torna in campo dopo l’ictus; Dolce&Gabbana spiegano come hanno raccontato ai genitori di essere gay, Renato Vallanzasca come è sopravvissuto alle botte dei secondini; Piercamillo Davigo lamenta che i politici non hanno smesso di rubare ma solo di vergognarsi, Giuliano Pisapia denuncia le torture ai no global di Genova; Franca Valeri racconta come ha beffato i nazisti, J-Ax come ha sconfitto la cocaina. Parlano grandi vecchi riservatissimi come Giovanni Bazoli e Gianluigi Gabetti, e blogger adolescenti da due milioni di seguaci; Beppe Grillo gocciolante dopo la traversata a nuoto dello Stretto, e gli eterni duellanti della sinistra italiana, demoliti da Francesco De Gregori; e poi Riccardo Muti e Renzo Piano, Paolo Conte e Paolo Poli, Carlo De Benedetti e John Elkann, Romiti e il cardinal Martini, Celentano e Jovanotti…

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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