50 anni al CentroIn evidenza

Un ragazzo di pianura a caccia della sua poesia

Claudio Baglioni conclude il suo tour al Mandela Forum di Firenze

La mia mente ritorna al 16 Ottobre 2018, primo concerto del tour di Al Centro ed all’occasione (a tarda notte) di parlare con lui, proiettarsi ad una serie di 50 concerti, ma anche al suo impegno per il Festival di Sanremo..

Tutti qui i miei sogni di essere un mago e di correre il vento mai pago..

Mi sono emozionato visibilmente (nonostante mia moglie da tre ore cantava con lui, urlandomi nell’orecchio destro) al momento finale, quando ha fatto il bilancio del suo tour.. per poi proporre in acustico Tutti qui! Perchè stare in tour per così tanto tempo e con una carovana variegata di persone (numerosa, ben assemblata, passionale, con la splendida regia teatrale di Claudio Peparini) non è una cosa semplice: il mio album di esperienze in questo senso, prevede di tutto … dalle fughe d’amore alle espulsioni, dai clamorosi abbandoni ai guai più impensabili… ne ho viste anche io di cose, quando ero al seguito di tour europei di famose rockstar!

Esser riusciti a portare uno spettacolo come In Centro in tanti luoghi, rendendo soddisfatti tutti i fans non è cosa semplice: il livello altissimo della coreografia e dei suo interpreti, fa coppia con un artista sempre all’altezza della situazione, attorniato da un fior fiore di musicisti. Veder concludere questo tour mettendosi da solo al pianoforte, è stato un gesto semplice, ma ha reso piena di pathos una atmosfera che ha visto anche noi tra il pubblico più protagonisti: io stesso mi sono ritrovato una mano gialla da agitare, quando è partita Strada facendo.

Ora arriveranno i numeri e si scoprirà se siamo vicini al mezzo milione di spettatori, ma è la qualità che mi piace sottolineare: quando a notte inoltrata del 16 Ottobre ho avuto modo di dirgli la mia (definendo il suo show addirittura democratico), non immaginavo che avrei assistito all’atto conclusivo di questo suo percorso. Anche lo show di ieri sera è stato perfetto, anche se alcuni arrangiamenti troppo funky soul (evidenziati dal ruolo dato ai fiati) nella prima parte non mi hanno convinto appieno: forse musicalmente era stato più centrata l’essenzialità data a molte canzoni nella prima parte del tour… forse!

Ma noi (figli di Maresciallo Maggiore dei Carabinieri) è notorio che siamo fatti così: testoni e sempre alla ricerca di novità..

Braccia aperte verso un grande interprete: se lo merita!

Giancarlo Passarella per MusicalNews

The Godfather

The Godfather [Il Padrino] - Dietro questo nickname si cela il nostro fondatore e amministratore unico TONY ASSANTE, più grigio ma MAI domo. Il logo (lo chiedono in molti) è il simbolo dei FANS di Elvis Presley (Cercate il significato in rete).

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