All’inizio c’è la voce, tutto parte da qui, la voce è l’origine che si dona, l’erompere della vita che viene; è l’irruzione che apre la prima scena; è parola che crea, che rivela e che avvera. La parola prima si trova sempre posizionata nel dire, per questo è in opera, atto in esercizio, espressione che dice, La prima voce è meraviglia; è potenza e bellezza.
Nella musica di Claudio Baglioni risuona l’eco di una parola originaria, lampo che stupisce e rapisce, simbolo di una parola che unisce; parola che segue e crea alleanza, voce e parola che dicono la vita che avvolge e coinvolge.
Claudio con la sua voce ci ricorda che siamo voci in cammino, voci pensanti e appassionate, voci che lottano e corrono, voci che attendono e amano la vita.
La voce è il segno umano per eccellenza. La voce è sorta quando l’uomo ha guardato per la prima volta cielo, da allora le parole sono sacre e articolate, proferite e profetiche, declamate e cantate, innalzate e rilasciate e rilanciate. Le parole sono vibrazioni che scaldano e illuminano, designano e convocano, per questo le parole hanno bisogno dell’altro per essere dette assieme. La parola sta sempre nel dire, come parola da declinare e da coniugare, parola aperta e lanciata e che ritorna come risonanza. Per questo, la musica di Claudio diventa la parola che accenta e accende la nostra vita; parola che riconosciamo e assumiamo; la parola è eros e attrazione, assonanza si accorda con le nostre attese, La parola è luce sonora che illumina; è potente energia che comunica; è onda ammaliante che investe che fa sentire dentro un brivido grandioso.
La voce di Claudio è attraversata dal vibrare originario, traccia del suono della prima parola che continuamente si dice nelle immagine reali delle sue canzoni. Voce ed in-canto che sento e si scrive nel mio sentimento, per questo le sue parole diventano la mia voce.
La voce mi fa capire che la sonorità è l’anima delle parole; le parole si muovono e si intrecciano, il loro destino è essere in consonanza, per questo nelle parole è presente la musicalità della prima parola.
La voce di Claudio incarna la sonorità della vita, nelle sue diverse tonalità, alte da toccare il cielo e profonde da toccare i cuori. Voce come in-canto della vita, intrigante mistero di una voce che incrocia le nostre.
Per questo, siamo riflesso della musicalità della vita, siamo note; siamo segno in-musica; siamo esistenti senzienti, siamo sensibilità e senso; siamo energia sonora; siamo respiro e fiato; attori e spettatori di un magico spettacolo che Claudio ci fa sentire con la sua arte in dono. La musica ci fa capire e sentire che siamo immersi nella sonorità del mondo, che siamo intreccio di più voci, per questo siamo percezione ed emozione; siamo respiro e filamento. Siamo vibrazione fisica ed emotiva; siamo timbro e identità, siamo ritmo e movimento nel tempo; siamo melodia e organizzazione; siamo intervallo e pausa, siamo armonia che costruisce; siamo segni che rilanciano la musicalità della vita. Siamo musica dentro le nostre parole, siamo musica sempre.
Ascoltare la musica di Claudio è fare esperienza della mia sonorità, del mio esistere legato alle sonorità di tutte le vite, ai diversi toni e note che colorano la vita, ognuno con la propria intonazione, ognuno con la musica che batte dentro. Per questo sono sostanza sonora, ogni mio movimento è marcato dal segno della prima parola, dal quel vibrare che sento nel battito del mio cuore. Tutto questo vive in me, tutto rimbalza e si rinnova in modo nuovo.
Rivivo questo ogni volta che ascolto Claudio, ogni volta è la prima volta, l’inizio di uno straordinario viaggio, dove scopro un mondo nuovo, un modo di abitare il mondo. La musica è un affascinate cammino, un’entusiasmante corsa fatta con il battito del cuore e con il sorriso dei sogni, corsa che diventa suono e voce, fiato e poesia, mistero che sento che mi lega al brivido della prima parola.
Sandro De Bonis