Standing ovation per Claudio Baglioni al Rossetti di Trieste
Oltre tre ore di concerto per 24 canzoni che ripercorrono una lunga e fortunata carriera. Accolto calorosamente dai fan, Claudio Baglioni trascina il suo pubblico anche al Teatro Rossetti – dove mancava da ventidue anni – seconda tappa in Friuli Venezia Giulia del tour “Dodici note solo”, partito il 24 gennaio scorso da Roma e che lo porta a girare l’Italia in 71 teatri della penisola.
Un concerto che sembra un autoritratto. Tra parole e canzoni Baglioni racconta di sé e delle sue canzoni con una voglia mai vista prima, come lui stesso ammette, a causa dell’ inattività forzata di questi ultimi due anni. Un concerto che è un viaggio metaforico, attraverso le stagioni della sua vita fatta di passato presente e futuro, simbolicamente rappresentati dai tre pianoforti, unici suoi compagni in questo viaggio (le tre caravelle le chiama lui), con cui attraversa il mare della musica.
In gran forma, affabile ed empatico charmant come sempre, l’artista romano dalla battuta sempre pronta nonostante la sua timidezza, offre una carrellata scegliendo alcune delle più belle composizioni, riarrangiate, delle sue 320 canzoni: da quelle che lo hanno reso famoso, vere e proprie pietre miliari della canzone italiana, alle più recenti. Apre con Solo, Io dal mare, Strada facendo… e la serata subito si infiamma in una corrispondenza di amorosi sensi, direbbe il Foscolo, con il suo pubblico a riprova, se mai ce ne fosse bisogno che sa farci ancorata sognare grazie alla sua voce inconfondibile e alla capacità di guardare con occhio romantico e positivo alle esperienze della nostra vita. Immancabile la standing ovation finale e le rose rosse regalategli da una sua ammiratrice.
Si replica in regione il 23 aprile al teatro Verdi di Pordenone.
Biglietti ancora in vendita su Ticketone, info su www.friendsandpartners.it e www.azalea.it