Ciao a tutti/e.
Mi chiamo Emanuele ed ho 20 anni.
Vorrei condividere con voi la mia esperienza al concerto di Claudio tenutosi il 07/10/2023 all’Arena di Verona durante il tour “aTUTTOCUORE”.
Sono partito da casa (Cuneo) alle 08.30 circa di sabato mattina con poco meno di quattro ore di viaggio ad attendermi. Dopo una sosta a Sirmione, mi metto nuovamente in viaggio verso Verona per arrivare nell’albergo in cui ho soggiornato alle 15.30 circa.
Mi riposo per un po’ nella stanza, per poi dirigermi verso l’Arena; al mio arrivo noto già svariate persone in Piazza Bra e ne approfitto per acquistare immediatamente la maglia ufficiale del tour Nell’attesa visito il centro di Verona e, dopo una rapida cena, alle 19.00 circa aprono i cancelli. Passo i controlli di sicurezza e, dopo aver fatto scansionare il mio biglietto, una guardia mi informa che sarei stato riposizionato in una fila più vicina al palco.
Dunque, vengo accompagnato ad un altro ingresso, dove trovo due ragazze dello staff estremamente disponibili che mi accompagnano al mio posto. È incredibile: sono esattamente sotto al palco; scatto qualche foto e, nell’attesa, incontro altri/e fan con cui avevo già avuto modo di scambiare due parole negli scorsi concerti.
20:55: dagli altoparlanti si sentono gli ultimi avvisi che, come al solito (giustamente), ricordano di spegnere i cellulari e di non utilizzare il flash per le fotografie, fino a che, alle 21.03 entra in scena CLAUDIO. Egli apre il concerto con “E tu come stai?”, per poi proseguire con “Dagli il via”, “Acqua dalla luna” e “Con tutto l’amore che posso” (eseguita con le sue vocalist).
In seguito, Claudio prosegue, senza sosta tra un brano e l’altro, con “Quante volte”, “Un po’ di più”, “Gli anni più belli”, “Domani mai”, “Quanto ti voglio”, “Fammi andar via”, “Niente più” ed “E adesso la pubblicità”. Dopo l’ultimo brano di questo elenco Claudio inizia a parlare del nostro cuore con una splendida riflessione in cui racconta come gli è venuto in mente di scrivere una canzone che potesse fare da sigla al tour, intitolata per l’appunto “A tutto cuore” dicendo che è un regalo per tutte le persone che hanno deciso di regalargli del tempo.
Lo show prosegue con “Mal d’amore”, “W l’Inghilterra”, un medley composto da “Sono io”, “Cuore di aliante” e “Uomo di varie età”. Si continua con “Le ragazze dell’est”, “Uomini persi” (una delle mie canzoni preferite in assoluto), “Noi no” e un altro medley composto da “Amori in corso”, “Un nuovo giorno o un giorno nuovo” e “Con voi”.
Successivamente, Claudio sale le scale che portano in cima al palco dove è stato posizionato un pianoforte; Claudio si siede e racconta che la prima volta che ha avuto occasione di suonare un pianoforte davanti al pubblico lo ha fatto con “questa canzone”, ossia “Questo piccolo grande amore”. Al termine dell’esecuzione del brano, Claudio torna nella parte bassa del palco ed esegue “Dodici note”, “Io sono qui” ed un medley composto da “Amore bello” e “Sabato pomeriggio”. Lo spettacolo prosegue con “Porta portese”, “Avrai”, “Io me ne andrei”, “Mille giorni di te e di me”, “Via”.
Prima dell’esecuzione di “Via”, con molta tranquillità e con l’approvazione degli addetti alla sicurezza e (anche se indirettamente) di Claudio, io e le altre persone sedute nelle prime file raggiungiamo il sottopalco. In seguito, Claudio prosegue con “E tu”, “Strada facendo” ed infine “La vita è adesso”.
Non sembra vero, ma è già passata la mezzanotte, Claudio saluta sulle note di “A tutto cuore” e scherza dicendo che non vorrebbe andarsene da lì. Prima di uscire dall’Arena, mi fermo ancora qualche minuto e colgo l’occasione per scattare una foto con Roberto Pagani, musicista che accompagna Claudio nei suoi tour ormai da parecchio tempo.
È stato un concerto meraviglioso e mi sembra persino riduttivo definirlo solamente concerto; per l’ennesima volta Claudio ha superato ampiamente le mie aspettative (che con lui sono sempre molto alte). È incredibile come riesca ogni volta a farci stare ogni volta con lo sguardo fisso sulla scena senza distoglierlo nemmeno per un secondo.
Grazie Claudio per la splendida serata che mi hai fatto vivere e grazie di cuore per avermi salutato dal palco dato che, come dici tu: “Nella prima fila ci sono sempre le stesse persone”.
A presto Clà,
Emanuele
“Ma il mistero è come smettere di abbatterti
E competere ed insistere a scommettere
Ripeterti di aver voluto sempre batterti
E ammettere che hai vissuto
A tutto cuore”
https://www.instagram.com/emanuele.vernetti/
Di seguito le foto scattate da Emanuele:
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Caro Emanuele, che un ragazzo di 20 anni sia così attento ed entusiasta rispetto all’arte di Claudio Baglioni è una cosa che mi commuove; perché certamente l’epopea degli anni ’70 e ’80 del nostro grandissimo Cla non puoi averla vissuta in modo contemporaneo, come noi più older. Claudio è una miniera inesauribile di bellezza, inventiva, classe, educazione. La sua musica è meravigliosa e sempre avanti così come i testi. Auguro a te di vederlo molte altre volte e bravo! Massimo da Modena
Ciao a tutti. premetto che sono contenta per questo ragazzo che abbia potuto vedere il concerto addirittura dalla prima fila……ma resto comunque sempre delusa per me stessa che nonostante fossi in sesta fila(non è così facile riuscire ad avere queste prime file) e non essere riuscita ad avvicinarmi al palco neanche gli ultimi cinque minuti grazie alla sicurezza che solo dalla parte in cui ero io è stata irremovibile…..questa volta purtroppo sono felice di aver visto questo concerto …ovviamente lui è e sarà sempre il mio grande artista….ma delusa per questo fatto. Peccato….
Peccato che per i disabili non sia stato lo stesso. Posizionati nei corridoi laterali ad un certo punto non hanno più visto nulla a causa della maleducazione delle persone della platea che si sono alzate e non si sono più sedute fino alla fine del concerto. Spero che di questo Claudio Baglioni sia informato in modo da fare qualcosa per le prossime volte. È diritto di tutti poter godere di questo meraviglioso concerto.
Questa sarebbe stata la cosa giusta da fare, dare la possibilità ai disabili di stare sotto al palco e non creare caos e ingiustizia. Avevo commentato la lettera di Emanuele ma non so perchè il mio commento non è stato accettato … eppure chiedevo solo che chi ha avuto questo privilegio ammettesse che non è stato corretto verso tutti gli altri … amarezza su amarezza …
Ciao Nunzia e ciao a tutti,
Nunzia ti ho scritto in privato per spiegarti i motivi della non approvazione del tuo post.
Li ripeto anche qui..vi chiedo un piacere: evitiamo polemiche almeno sotto questo articolo che è di condivisione di un’emozione di Emanuele.
Per tutto il resto ci sono tanti altri articoli, dove sott potete scrivere e dire quello che volete. Anzi chi vuole vedersi pubblicato uno scritto al riguardo, ci scriva in privato su wop@doremifasol.org e vi daremo il giusto spazio.
Grazie
Max