Mi gira e rigira nel cervello, da giorni, questo motivo:
“Così vai via. Non scherzare, no.”
La prima cosa che ho pensato quando ho letto la notizia. E con me, penso, migliaia di altri, che hanno affittato questa canzone per descrivere lo sgomento.
Sì, perché di questo si tratta. Sgomento. “E adesso”? Senza l’accento. Non quel “È adesso” che abbiamo cantato, urlato, saltato per anni.
Ha ragione chi ha detto – lo prendo in prestito – “La mia vita si divide in due segmenti: prima del 20/1/2025 e dopo”.
Fino ad allora, sapevamo di poter combattere la nostalgia a fine spettacolo con un antidoto: la certezza che un altro incontro sarebbe arrivato.
Da oggi, ci sfascia il cuore (cit) uno smarrimento mai provato. Perché – appunto – di mal d’amore si tratta.
Una dichiarazione – l’abbandono dei concerti – che tra l’altro in moltissimi tentiamo di accogliere e persino di apprezzare.
Come non comprendere il desiderio di finire in bellezza. Già, perché gli ultimi spettacoli, dalle carezze e i bassi dei Dodici Note Solo, al tour epico e michelangiolesco di A Tutto Cuore, hanno raggiunto punte di assoluta bellezza. Come non condividere il timore di non essere perfetto, giusto, a tempo con il suo tempo, come vuole essere lui. Come non capire il non volersi misurare di nuovo – anche ora che non c’è più nulla da dimostrare – con le metriche, personali e non, del successo.
Ma questo è proprio quel caso in cui cuore e cervello non vanno d’accordo.
E il mio cuore, e tutti gli altri sensi e strumenti, sono in piena aritmia.
Perché – provo a spiegarlo per chi non sa – Claudio, come lo chiamiamo noi, senza cognome, non è solo un amatissimo artista. Per noi che lo abbiamo seguito (e inseguito!) è una persona elegante, colta, generosa, volto alla perfezione e gentile come ormai poche. È colui con cui siamo cresciuti e, per questo, fa parte della nostra famiglia allargata. È chi ci ha fatto esplorare le anse delle nostre emozioni e, attraverso note e parole, ha dato loro una voce e una consapevolezza. È quell’appuntamento con la bellezza che ci ha ispirato e motivato ad essere migliori e trovare un modo e un senso per andare avanti nelle nostre vite, malgrado tutto.
“Ti ricordi nel 1986 quando abbiamo tagliato in due, di corsa il prato dello stadio, per arrivare alle transenne”? “Ti ricordi, ieri l’altro, quando lo abbiamo aspettato al gelo fino all’1 e mezza di notte, per scambiarci un sorriso più da vicino”? Due ricordi distanti quaranta anni. Accomunati dallo stesso batticuore, dalla stessa passione. Il tempo non ci ha mai perduto.
E adesso?
Vorrei dirgli, io timida come lui, che non siamo pronti, anche se ha voluto prepararci, a fare a meno di lui. Che vorremmo tutti sederci al suo fianco, in silenzio, a lato del suo pianoforte e ascoltarlo per l’eternità. Che siamo tutti disposti a trasferirci a Lampedusa. Vorrei suggerirgli che c’è un’alternativa ai ciclopici spettacoli con cui si è misurato. Che qualsiasi cosa vorrà condividere con noi, noi – non il pubblico, il suo pubblico – lo ameremo sempre.
Anche, caro Claudio, per evitare di passare i prossimi decenni a rispondere ai migliaia di inviti – birre, cene, pizze e caffè – di cui il web è disseminato!
“Non perdiamoci di vista”, mago Claudio. Dacci un segno. Una piccola speranza che ancora una volta scoverai la voglia di reinventarti e di trovare un altro modo per incantarci, ancorassieme.
Martina
Cara Martina condivido il tuo pensiero, tutto ciò che hai espresso è ciò che sento e mi sento io dentro me, da quando ho appreso la notizia del ritiro del nostro Grande Mago Poeta Uomo, mi sono sentita morire, vorrei tanto non fosse vero, Claudio mi dà sempre l’energia e la forza di andare avanti, quando ho qualche momento negativo, basta ascoltarlo e tutto ritorna a splendere, grazie grande artista nessun altro come te❤️❤️❤️
Ciao, hai lasciato un messaggio che non possiamo non condividere in moltissimi e pensieri che provo nel profondo credendo nell’ultima dea per mia natura…in ogni caso, vada come vada, mi alzo in piedi, mi inchino e faccio un applauso lungo 73 anni!
W il Grande Incantatore per la vita
Non credo ci siano altri artisti che possano vantare questo amore che viene tributato a Claudio..non a caso ci definiamo “rimbaglioniti” perchè incantati da quest’uomo e dalle sue opere d’arte
Ecco che quell’orribile notizia ci lascia senza fiato, personalmente ho avvertito un senso di solitudine come quando una persona con cui hai condiviso una vita ti dice che se ne va troppo lontano
Poi ho pensato ” E ora che faccio..”..anche i miei viaggi organizzati in funzione di quegli appuntamenti..una festa, un rito
E come dici bene tu Martina, la malinconia che assale quando il Mago ci saluta passa solo al pensiero che un altro incontro ci sarà
E invece…niente sarà più come prima..
Irradiata di bellezza da una mirabile visione, un puntino sul palco; fecondata di piacere al suono della tua voce, ad ogni concerto. Esempio da seguire per tutta la vita, resa meravigliosa dalla colonna sonora che hai scritto per lei ogni giorno.
Cantami o Diva, ancora e ancora. Nessuno è pronto per sapere di non poter più emozionarsi, e commuoversi dei tuoi dolci frutti freschi, live.
Davvero,
Annalisa
Avevo 10 anni quando decisi che lo Zecchino d’Oro non era roba per me… io ascoltavo lui che divenne il mio educatore personale.
Si Claudio, mi hai educata al garbo ed allo stile non solo delle parole, al rispetto, alla calma durante le tempeste più nere della mia giovanissima anima e da allora ho soltanto due certezze nella mia vita costellata presto, troppo presto, di solitudini e dolori: Dio e Clau(dio)… entrambi eterni.
“E tu” Claudio, che inconsapevolmente sei stato mio Amico, Fratello, Padre, Compagno, non puoi lasciarmi così, hai una grande responsabilità verso tutti quelli che ti amano e poi, non puoi rinnegare te stesso:
“fino alla fine
fino a che si può
e fino al confine
fino all’ultimo
fino alla fine del tempo
fino a che ce n’è ancora un po’
e fino alla fine di tutto
fino allora tu
tienimi con te”.
F.
Al solo pensiero di non vederti più sul podio sto male .Sei stato,sei e sarai il mio cantante preferito ,sono innamorata di te e di ogni tua singola canzone.Ti prego non andar via ,senza di te che faremo , piccolo grande amore .
Condivido il pensiero di Martina bellissima lettera Claudio resterà sempre nei nostri cuori e le sue canzoni sono immortali speriamo ci regali ancora qualche momento della sua vita comunque nulla cancellerà ciò che ha fatto speriamo gli giungano questi messaggi
Avevo 12 anni quando uscì “QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE” nel 1972..
Mi innamorai subito di ‘Con tutto l’amore che posso” che è ancora la mia canzone.
Maestro mi hai accompagnata dai 12 anni ai 63 di adesso.
Quanto vicino mi sei stato… ed ogni canzone un ricordo, un ‘amore da ricordare.. e ricantaci ancora che IL SOGNO È SEMPRE. Maestro..sempre….
Grazie da tutti noi…grazie da me Maestro, grazie da me a te, con tutto l’amore che posso..
Isolina
Isolina è il titolo di una sua canzone, esattamente del 1970, lato B del 45 giri di un’altra canzone che è quella più famosa NOTTE DI NATALE…
Sei e sarai sempre il mio cantante preferito ti seguo da quando avevo 12 anni ora ne ho 47 le tue canzoni sono meravigliose ho visto molti concerti e ti prego ripensaci non andare via.
Io lo seguo da quando avevo 12 anni ho visto 16 concerti a Milano uno più bello del altro. Non mi stancherei mai di ascoltare le sue meravigliose canzoni. Uno anche in stampelle in piazza duomo perché purtroppo avevo fatto un incidente molto pesante. Mi piacerebbe molto poterti conoscere e fare una foto con te.
Sono una Baglioniana…dai tempi della seconda liceo…io sono del ’58…timida malinconica Claudio esprimeva tutto cio’che avevo dentro di me e non avevo la capacita’poetica di tradurre i miei sentimenti le mie emozioni nelle splendide canzoni che lui e’riuscito a scrivere e cantare.Mi sono piaciute le prime canzoni della mia adolescenza ma mi piacciono anche e soprattutto le sue canzoni(poesie)attuali nella sua maturita’…ha scandito ogni momento della mia vita e le sue canzoni/poesie sono sempre con me.
Cara Martina io non sono brava con le parole a differenza del grande Mago ma tu sei riuscita a dire quello che avevo nel cuore.
Claudio non ci lasciare non posso pensare ad un futuro senza le tue parole…i tuoi sorrisi..i tuoi sguardi durante i concerti…anche quando ti arrabbi con noi perché siamo un po’ indisciplinati
Antonella
Non te ne andare poeta del mio cuore…. la vita è adesso, il sogno è sempre. Non scendere mai dal ring!!!!
Martina, nel tuo messaggio accorato per Claudio,ci siamo tutti noi,che gli abbiamo voluto,gli vogliamo,gli vorremo sempre bene,perché, come lui ci ha insegnato:
la vita è adesso e, finché vivremo,grazie a lui: impareremo che per morire ci basterà un tramonto.
Condivido pienamente. Claudio ha dato voce ai nostri cuori, tu alla nostra paura del domani senza lui… Lo seguo da 54 anni, non perdo un suo concerto da 40 anni… E adesso? Non smettere di trasmettere Claudio e, in qualunque modo t’inventerai…… non perdiamoci di vista!