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Esperienza straordinaria con Claudio Baglioni

Salve a tutti!

Voglio condividere con voi la straordinaria esperienza del concerto di Claudio Baglioni, tenutosi il 15 gennaio al Teatro dell’Opera di Roma.

Mi presento: sono Daniele, ho 19 anni e vengo da Manfredonia in Puglia. Lo scorso mercoledì nonostante diversi impedimenti tra cui anche problemi di salute, ho avuto la fortuna di essere a Roma per assistere al concerto “Piano di volo – Dodici Note SOLO Tris“.

Che dire? È stato un evento strepitoso, un vero e proprio viaggio verso un universo parallelo, dove tutto si trasformava in magia. Claudio, con pochi ma potenti strumenti e soprattutto con la sua voce impeccabile, è riuscito a trasmettere un’emozione unica. Era come volare, sospesi tra note e poesia.

Le emozioni? Ve le racconterò passo dopo passo.

RETRO DEL TEATRO

Erano le 17:00. Dopo una visita alle meravigliose terrazze di Santa Maria Maggiore, dove ammiravo Roma dall’alto ascoltando Claudio in diretta su RTL102.5, io e il mio amico ci siamo diretti verso il retro del Teatro dell’Opera.

Lì c’era una macchina nera. Ho pensato subito che potesse essere Claudio, ma si è rivelato un falso allarme. Nonostante tutto, il cuore mi batteva forte e le mani tremavano dall’emozione. Avevo con me un cartellone, che avevo realizzato personalmente, il libro “Altrove e qui” e dei pennarelli pronti per un autografo che sognavo di ottenere.

Abbiamo atteso fino alle 17:15, ma un imprevisto ci ha costretto a spostarci. Quando siamo tornati alle 18:00, Claudio era già in Teatro per le prove. Ce ne siamo accorti grazie a una TV in bianco e nero nel retro, che mostrava il palco: lì, in piedi tra i tre strumenti, c’era lui, completamente immerso nel suo mondo. Probabilmente si trattava di una telecamera di videosorveglianza.

FOYER DEL TEATRO, Ore 20:15

Appena entrato nel foyer del Teatro, il mio cuore batteva all’impazzata. L’emozione era così forte che qualche lacrima ha iniziato a scendere, anche se, con un po’ di fatica, sono riuscito a trattenerla.

Mi sono diretto subito allo stand di Maxdevilstore, dove ho acquistato la fascia ufficiale del tour. Max è stato incredibilmente gentile: non solo ha apprezzato il cartellone che avevo creato, ma mi ha anche scattato una foto con esso e l’ha pubblicata sui canali social. Un gesto semplice, ma che mi ha riempito il cuore di gioia.

Grazie di cuore, Max! ❤️

POSTAZIONE:

La mia postazione era il palchetto laterale 5, fila 1, posto 3. Quando sono arrivato, ho trovato persone davvero gentili e accoglienti. Accanto a me c’era una signora di Roma, così cortese da scattarmi una foto dal palchetto con lo sfondo del magnifico Teatro. Dietro di me, una signora di Reggio Emilia mi ha fatto i complimenti per la mia giovane età e la passione per Claudio Baglioni.
Abbiamo scambiato qualche parola, e ho spiegato di far parte di un gruppo di ragazzi giovanissimi, tra i 17 e i 24 anni, che condividono la passione per Claudio attraverso il canto e la musica.
Le signore erano entusiaste e felicissime di vedere come la musica possa unire generazioni così diverse da nord a sud Italia.
È stato un momento davvero speciale, che ha reso l’esperienza ancora più indimenticabile.

MAGIA DEL CONCERTO

Ore 21:01, l’intro al pianoforte di Uomo di varie età inizia a suonare, lo stesso utilizzato per lo spettacolo “In questa storia che è la mia” realizzato nello stesso luogo. Già in quel momento, le lacrime iniziavano a scendere.

Subito dopo entra Claudio, il capitano della serata. L’outfit è stupendo, proprio come nella locandina aggiornata il 4 dicembre 2024. Saluta il pubblico, posa le mani sul pianoforte e subito inizia la magia: “Uomo di varie età” apre la serata, seguita da “Dieci dita”. Quando è partita “Le vie dei colori”, brano che non mi aspettavo, il teatro si è trasformato: luci colorate illuminavano ogni angolo, rendendo l’atmosfera calda e magica.

A seguire, “Gli anni più belli” e “Notte di note, note di notte”. La voce di Claudio era fenomenale, le luci blu e gli effetti laser creavano un’atmosfera unica. Le lacrime scendevano copiose sulle mie guance. Nel Teatro si era creata pura magia indescrivibile. Poi è arrivata “Acqua nell’acqua”, una sorpresa inattesa e carica di emozione, seguita da “Acqua dalla luna” e “Dodici note”. Sul ritornello alzavo il cartellone verso Claudio e spalancavo le braccia verso di lui.

“Amori in corso” capolavoro eseguito divinamente, mentre “Con tutto l’amore che posso” mi ha travolto di emozione: ascoltarla a Roma l’ha resa ancora più magica. Ho pensato al Maestro Danilo Minotti e a Claudia Arvati, la storica corista di Claudio, la cui voce da angelo dava profondità al brano.

RIPOSATE IN PACE.

Ci mancate tantissimo

“Un po’ di più” ha avuto un arrangiamento superlativo, mentre “Signora delle ore scure” è stata eseguita con intensa emozione. “Tienimi con te” mi ha lasciato senza fiato e, a fine brano, ho urlato: “Claudio, tienici con te!”. “Pioggia blu”, ormai iconica, ha fatto cantare tutto il teatro a squarciagola.

“Domani mai” con i suoi effetti laser ha regalato un momento unico. Poi è arrivata “Quei due”, brano straordinario che ha riempito la sala di brividi e lacrime. “Fotografie” si è conclusa con un acuto finale da 20 secondi, lasciandoci senza parole. “Mal d’amore” e “Mai più come te” hanno portato struggimento e intensità, accompagnate da giochi di luci meravigliosi.

Poi “Quante volte” e “In un’altra vita”: pura poesia. Sul finale di quest’ultima, Claudio si è un po’ confuso dall’emozione, ma lo abbiamo perdonato subito. Lacrime e brividi ovunque per un attimo mi è mancato il respiro, emozione fortissima.

Ad un certo punto, Claudio è uscito per un attimo e, al ritorno, con una semplice chitarra, ci ha regalato “Strada facendo”: un momento di lacrime, brividi e cuori all’unisono.

Il primo medley è stato travolgente: “Dagli il via, Vivi, Noi no, Un giorno nuovo o un nuovo giorno”. Tutti cantavamo e muovevamo le braccia a ritmo. Il secondo medley: “Sono io, E adesso la pubblicità, Io me ne andrei, Io sono qui”, è stato un crescendo di energia.

Claudio ha poi raccontato di essere passato da Via Barberini, ricordando il padre Riccardo e la madre Silvia. Le lacrime non smettevano di scendere: i genitori sono il nostro tutto, da ringraziare sempre.

Poi è stata la volta dei grandi classici: “Solo, E tu, Questo piccolo grande amore”, cantata da tutto il teatro come un unico coro. “Amore bello e E tu come stai” hanno riempito di emozione ogni angolo della sala.

Claudio è uscito ancora una volta per pochi secondi, ma al suo ritorno ha regalato “Mille giorni di te e di me”, eseguita divinamente. Le parti alte sono state cantate dal pubblico con immensa passione. “Avrai”, brano magico, l’ho ascoltato in religioso silenzio, lasciandomi andare alle lacrime.

Infine, “La vita è adesso”: un’esplosione di energia, con tutti che applaudivano, saltavano e piangevano. Il mio cartellone si muoveva su e giù. Non sono andato sotto il palco per rispetto di chi aveva la prima fila.

Il concerto si è concluso con Claudio in grande forma, ironico e divertente, tra aneddoti e battute: la storia del filo (o meglio, del “pelo”), del riflesso e della tonalità sbagliata di “E tu” ci hanno fatto ridere e sentire ancora più vicini a lui.

A Clà, ti amiamo per tutto questo.
Sei un fenomeno ❤️❤️❤️❤️

POST CONCERTO (RETRO TEATRO)

Dopo il concerto, io e il mio amico ci siamo diretti nel retro del teatro, sperando di vedere Claudio da vicino. L’attesa è stata emozionante: nonostante la mia giovane età, mi sono sentito parte di una grande famiglia. Ho fatto amicizia con tanti fan, tra risate, battute e momenti di gioia condivisa. Una signora, girandosi verso di me, mi ha detto scherzando: “Che fai, ti arrendi?” E io ho risposto con decisione: “Nooo! Resterò qui per Claudio fino alla fine!”

Alle 1:33, Claudio è uscito e ci ha salutati da dietro il cancello di vetro. Purtroppo non è potuto venire in mezzo a noi, ma ci ha regalato un momento speciale facendo dei “grattini” sul vetro, sorridendo e salutandoci con affetto.

Poi è salito in macchina insieme a Rossella.

Quando l’auto si è avvicinata, ho alzato il mio cartellone. Claudio l’ha visto, mi ha indicato, salutandomi con un sorriso che porterò per sempre nel cuore.

Anche se non sono riuscito a stringergli la mano, a chiedere un autografo sul cartellone o a parlargli del nostro gruppo di giovani ammiratori della sua arte, sono felice e soddisfatto di aver vissuto una serata magica e unica.

A Clà, ci vediamo il 15 marzo a Milano, e poi in altre tappe! Spero davvero di poterti incontrare da vicino. È uno dei miei sogni più grandi.

La vita è adesso e soprattutto

IL SOGNO È SEMPRE.

Quello nel cerchio ero io

Grazie di cuore a Clà ❤️❤️❤️❤️❤️

Daniele 19 anni

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