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#StaseraAcasaDiLuca – Sono Vivo e Sono Qui

Credo che “sono vivo e sono qui” possa essere un bello slogan per queste giornate: qui da noi al nord Italia siamo stati letteralmente invasi da una bomba di calore infernale, per cui è bene che ci guardiamo allo specchio e urliamo a noi stessi che, nonostante il caldo, siamo vivi e siamo qui!

Sono vivo e sono qui anche io Luca, che da tre settimane e passa non mi sono più fatto sentire sulla rubrica e su Doremifasol. In questi giorni ho completato gli ultimi tre esami della mia carriera universitaria, corretto e consegnato la tesi, e sono pronto per la laurea in Filologia moderna, scienze della letteratura, del teatro e del cinema che conseguirò circa a metà del prossimo luglio.

A proposito di questo, come vi avevo anticipato, pubblicherò a breve la mia tesi di laurea, che parlerà ancora una volta di Claudio, dal titolo Nel segno del film, nel segno della canzone: la situazione italiana. I casi di Claudio Baglioni e di Nanni Moretti. Nel capitolo di Claudio parlerò del suo rapporto con il cinema ricostruendo una breve storia delle sue primissime apparizioni televisive e cercando di dimostrare quanto e come il cinema abbia influenzato la sua produzione artistica in canzone.

In particolare analizzerò le trasposizioni dell’album Questo piccolo grande amore (1972; 2009 il suo remake Q.P.G.A.) nell’omonimo film del 2009, diretto da Riccardo Donna, e nel FilmOpera diretto da Duccio Forzano, pubblicato nel 2010, parlerò ancora di scrittura cinematografica ed analizzerò in particolare il rapporto tra lingua, canzone e cinema in Io sono qui. Spero tanto che questo lavoro vi possa interessare. Nel frattempo, vi annuncio che dalla mia tesi triennale e pure da questa magistrale dovrebbero venire alla luce due libri, per illustrare meglio i risultati a cui sono giunto dopo le ricerche. Ma, detto questo, la ricerca non si ferma qui! Io sono vivo e sono qui, ed ora sono pronto per iniziare un nuovo viaggio con voi nel mondo della performance baglioniana, come vi avevo anticipato un mese fa!

N.B. Tra le altre cose che ho fatto in questo mese, ho tenuto insieme al professor Paolo Jachia una lezione al corso di laurea magistrale in Comunicazione professionale e multimediale, all’interno del corso di Forme di poesia in musica, il cui responsabile è Roberto Vecchioni: in questa lezione ho proposto un metodo di approccio per un analisi linguistica della forma-canzone, che ho applicato confrontando due brani d’amore di due diversi cantautori: Ogni canzone d’amore, 2018, di Roberto Vecchioni (l’argomento del corso monografico di quest’anno è proprio la poetica e la produzione di Vecchioni stesso) e Fotografie, 1981, di Claudio Baglioni. A breve scriverò anche il testo di questa lezione, così potrò condividerla con tuti voi!

Credo che sia vivo e sia qui anche Claudio: lo abbiamo sentito cantare ai Winds Music Awards (che ora hanno cambiato nome) all’Arena di Verona, e ora lo immaginiamo o al riposo o al lavoro. Personalmente, mi è capitato di leggere sui social in questo periodo di “pausa” tantissimi commenti “contro” Claudio, contro questo suo “essere sparito” inerente questo periodo. Certo, dalla fine del tour Al Centro ad oggi non abbiamo avuto molte notizie di lui, ma non riesco a capacitarmi di come questo possa essere un problema. Così come non riesco a capire il gusto un po’ gratuito della polemica che viene fuori quando non c’è nulla a cui pensare e quando Claudio non ci dà alcun argomento per poterci confrontare su di lui. Innanzitutto, la perenne angoscia del nuovo album. Intendiamoci, chi non vorrebbe un nuovo album? La musica è in fondo una sottospecie di droga che serve per scappare dalla quotidianità, e la passione per un artista fa sì che di questa droga ne abbiamo bisogno quasi quotidianamente, e che quella che abbiamo non ci basta mai (e ne avremmo di musica da riascoltare nel caso del nostro Claudio, e da riascoltare ancora e ancora….). Poi, la classica querelle tra commercio e qualità di un prodotto. Francamente, questo discorso credo ormai sia piuttosto superato: la qualità di un prodotto di qualunque tipo non va contro la sua commercializzazione, ma si valuta a parte, indipendentemente, a maggior ragione quando si parla di prodotti culturali, che appunto sono prodotti, per cui sono fatti per essere venduti, oltre che per portare avanti istanze artistiche. Per cui, ho letto polemiche e discussioni su Con Voi e sulla sua bassa qualità, ma ho letto perfino polemiche su altri dischi più quotati (perfino su Io sono qui!!!!). Spero con la mia tesi di offrirvi un tentativo di uno sguardo un po’ diverso: non è compito del critico lodare o non lodare un’opera, o, nel caso per esempio del film Questo piccolo grande amore, dire che è bello o che è brutto (questo lo può dire chiunque, non un critico), ma piuttosto metterne in luce elementi in modo attento e accurato. Per cui io nella tesi parlerò sì di “inconsistenza filmica” del film, ma renderò conto anche dell’interessante e originale lavoro di passaggio dalla forma dell’album a quella del film, mettendo in evidenza tutte le strategie attuate. Insomma, non solo “è bello”, ma è il “come” che deve interessare un approccio critico. Questo lo dico per tutti coloro che sul web si sentono critici, ma in realtà impostano solo un discorso di gusto. Che, intendiamoci, è IMPORTANTISSIMO nel caso della musica (e dei prodotti culturali, e perfino dell’arte): non andrei mai a sentire un concerto di un artista che di gusto non mi piace, così come non vedrei mai un film che non mi piace, né una mostra di un artista che non mi piace; o meglio, potrei vedere la mostra, leggere un libro, vedere un film o ascoltare un concerto ANCHE se un artista non mi piace, potrei farlo per cultura (e, anzi, ben venga questo), ma la “cultura” in questi termini rientra nel campo del critico, non per forza nel campo del fruitore libero, che spesso segue (giustamente) criteri di gusto. Il gusto dunque non va demonizzato, ma non va confuso con il giudizio critico. Infine, ho perfino letto una polemica sull’ultima raccolta Una storia vera, Live dall’Arena di Verona che concluderà il progetto dei dischi del Corriere della Sera: chi si lamenta per l’ennesimo live, chi si lamenta perché “non fa l’album nuovo e fa sti progetti inutili”, chi perché il live sarà “finto” come Capitani coraggiosi, chi perché lo staff non fa alcuna pubblicità su questo disco. Aldilà delle singole questioni, credo che il punto sia uno: una raccolta di un giornale NON è una produzione legata all’artista, ma è una specie di “delega” che l’artista dà a quel giornale per realizzare una serie di prodotti. Quando questi prodotti ci interessano (vedi i Dvd usciti con la Gazzetta, che ci hanno fatto “godere per le loro chicche”), va tutto bene, quando non ci interessa, non va bene quasi niente.

Claudio è vivo ed è qui, alla facciazza nostra e di tutte le polemiche e discussioni. Magari sta registrando, magari è al mare, magari sta facendo qualcosa che noi non ci aspettiamo per nulla. Francamente, spero si stia godendo un po’ di riposo dopo il tour. Certo, non è andato a lavorare in fabbrica, né comunque ha una vita poco agiata come invece hanno tanti in Italia (e nel mondo), ma credo che un po’ di riposo se lo meriti; questo è quello che auguro a tutte le persone a cui voglio bene, e Claudio è uno di queste. Un artista, ma anche un uomo. Un binomio che lui stesso ha sempre valorizzato, e che, nel caso mio (e credo anche nel caso vostro), valga più che mai sempre.

E voi, siete vivi e siete qui?

Luca

 

Luca Bertoloni

Nato a Pavia nel 1987, professore di Lettere presso le scuole medie e superiori, maestro di scuola materna di musica e teatro e educatore presso gli oratori; svolge attività di ricerca scientifica in ambito linguistico, sociolinguistico, semiotico e mediologico; suona nel gruppo pop pavese Fuori Target, per cui scrive i brani e cura gli arrangiamenti, e coordina sempre a Pavia la compagnia teatrale amatoriale I Balabiut; è inoltre volontario presso l’oratorio Santa Maria di Caravaggio (Pv), dove svolge diverse attività che spaziano dal coro all’animazione.

3 Commenti

  1. Complimenti Luca per i tuoi esami e in bocca al lupo per la laurea ! Ho letto con piacere e condivido tutto spero anch’io che Claudio si stia concedendo il suo meritato riposo , auguro a te e al nostro artista una serena estate …a presto ❤

  2. Caro LUCA COMPLIMENTI PER I 3 esami fatti e in bocca al lupo viva il lupo per la LAUREA SICURAMENTE SUPERERAI TUTTO…..NOI SIAMO CON TE ….UN ABBRACCIO DALLA SICILIA

    1. Complimenti vivissimi……grz per l’amore ed interesse che hai per Claudio(persone fantastica e SPECIALE) il nostro poeta prrferito…..LUCA SERENO NATALE A TE E FAMIGLIA un abbraccio dalla SICILIA

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